Regista teatrale italiana (n. Milano 1948). Formatasi con il mimo Jacques Lecoq, esordì come attrice al Piccolo Teatro di Milano. Con F. Parenti fondò (1972) il Salone Pier Lombardo, poi divenuto Teatro [...] Franco Parenti. Sviluppando uno stile registico essenziale, imperniato sull'approfondimento della parola e sulla verità incarnata dall'attore, ha realizzato numerosi spettacoli da testi di G. Testori (Ambleto, ...
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SCARLATTI, Domenico (precisamente Giuseppe Domenico, detto dai contemporanei anche Mimo)
Sebastiano Arturo Luciani
Musicista, figlio del precedente, nato a Napoli il 26 ottobre 1685, morto a Madrid il [...] 23 luglio 1757 in una casa della Calle de Leganitos, parrocchia di S. Martino. Compì gli studî musicali col padre che era maestro della Real Cappella, e nel 1702 lo accompagnò a Firenze, alla corte del ...
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Platel, Alain
Platel, Alain. – Coreografo belga (n. Gand 1959). Proveniente dalla scuola del mimo e fondamentalmente autodidatta nel campo della formazione coreutica, ha costruito un percorso creativo [...] che si avvale della collaborazione di artisti professionisti e dilettanti, nel quadro di una rielaborazione dell’estetica postmoderna basata essenzialmente sugli stilemi del teatrodanza. Attivo principalmente ...
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Scrittore arabo, che verso il 1010 d. C. compose nell'Iraq una specie di mimo (hikāya), narrante la giornata d'un parassita di Baghdād, Abū l-Qāsim: opera appesantita da sfoggio di erudizione, ma notevole [...] per realismo descrittivo ...
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Attore (Le Havre 1800 - Parigi 1876); esordì nei teatri minori e fu ai Funambules come mimo. Nel 1823 all'Ambigu ottenne un grande successo nell'Auberge des Adrets, dramma patetico che trasformò in un'esilarante [...] commedia imperniata sul personaggio di Robert Macaire, impudente imbroglione; il tipo da lui creato divenne popolare e ispirò poi a H. Daumier una celebre serie di disegni (1840-41) sui cinici uomini d'affari ...
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Regista svizzero (n. Erlenbach, Zurigo, 1951). Dopo studi musicali, frequentò a Parigi la scuola di teatro del mimo J. Lecoq; compositore di musica per alcuni teatri di Amburgo, Vienna, Stoccarda, nel [...] 1988 si stabilì a Basilea, dove allestì Stägeli uf, Stägeli ab, juhee! (1991), originale commemorazione dei settecento anni della Confederazione Elvetica. Anarchico osservatore dei comportamenti umani, ...
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Musicista (Firenze 1632 - Parigi 1687). Giunto in Francia giovanissimo entrò al servizio di Luigi XIV come ballerino e mimo, e poi come sovrintendente della musica e compositore di corte. Fu il riformatore [...] al servizio di Luigi XIV. Presto si rese celebre, prendendo parte ai balletti di corte, per il suo talento di danzatore, mimo e cantante buffo e nel 1653 fu nominato "compositore strumentale della camera del re". Scriveva per i balletti di corte non ...
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BERETTA, Caterina
Anna Migliori
Nata a Milano l'11 nov. 1828, fu avviata alla danza dal padre, mimo di professione. La sua formazione artistica avvenne alla scuola della Scala, diretta da A. Huss, che [...] improntava il suo insegnamento alla tecnica più severa, mirando al raggiungimento di un'agilità acrobatica e conferendo invece minore importanza alla grazia e all'affinarsi delle qualità espressive delle ...
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Forma di teatro-danza indiana, originaria (17° sec.) dello Stato merid. del Kerala. È una combinazione di canto, recitazione, mimo, danza, musica e attinge, per i soggetti, ai grandi cicli epici indiani [...] (Ramayana e Mahabharata). Il k. è interpretato soltanto da uomini; grande importanza è attribuita al trucco e ai costumi, molto complessi e connotati da un profondo significato simbolico ...
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Rush, Geoffrey (propr. Geoffrey Roy). – Attore australiano (n. Toowoomba, Queensland, 1951). Laureatosi in letteratura all’università del Queensland, ha studiato mimo all’École internationale de Théâtre [...] di Jacques Lecoq a Parigi, ha iniziato a recitare in teatro prima di debuttare sul grande schermo nel 1981 in Hoodwink. Attore eclettico, ha raggiunto il successo con l’interpretazione del pianista in ...
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mimo1
mimo1 s. m. [dal lat. mimus, gr. μῖμος dal tema di μιμέομαι «imitare, rappresentare imitando»]. – 1. a. Particolare forma di commedia basata sulla rappresentazione realistica e buffonesca della vita, sviluppatasi come genere teatrale...
mimo2
mimo2 s. m. [dal nome lat. scient. del genere Mimus, che è dal lat. class. mimus «attore» (v. la voce prec.)]. – Nome con cui sono indicati la maggior parte degli uccelli appartenenti alla famiglia dei mimidi. La specie più nota è il...