Ballerino e mimo (n. Firenze 1782); esordì (1796) come secondo ballerino, quindi primo ballerino sulle principali scene italiane, poi, lasciata la danza, dal 1814 primo mimo; infine (1833-63) maestro di [...] mimica nella scuola di ballo della Scala ...
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BERETTA, Caterina
Anna Migliori
Nata a Milano l'11 nov. 1828, fu avviata alla danza dal padre, mimo di professione. La sua formazione artistica avvenne alla scuola della Scala, diretta da A. Huss, che [...] improntava il suo insegnamento alla tecnica più severa, mirando al raggiungimento di un'agilità acrobatica e conferendo invece minore importanza alla grazia e all'affinarsi delle qualità espressive delle ...
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COPPINI
Dario Ascarelli
Famiglia di ballerini e coreografi i cui componenti si sono avvicendati per diverse generazioni, dalla seconda metà del Settecento in poi, dapprima sulle scene dei teatri veneziani [...] in cui si affermava che "il ballo del Cortesi del 15 aprile Fior di Maria s'ebbe esito di furore. Antonio, il mimo per eccellenza, vi riscosse plausi e chiamate".
La data di nascita di Antonio viene fissata dallo Schmidl all'anno 1806 e ciò potrebbe ...
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FORNAROLI, Lucia (Cia)
Paola Campi
Nacque a Milano il 16 ott. 1888 da Giovanni e da Santina Volonté. Compì gli studi di ballo presso la scuola di danza del teatro alla Scala di Milano e, dopo brevi esibizioni [...] compagnia di Anna Pavlova. Nel 1918, alla riapertura della Scala, tornò a Milano per la prima esecuzione assoluta della commedia mimo-sinfonica Il carillon magico di R. Pick-Mangiagalli, per la coreografia di Grassi e la direzione di T. Serafin. La ...
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BOCCI, Giuseppe
Daniela Ricci
Nacque a Firenze nel luglio 1782. Dedicatosi presto allo studio della danza, cominciò a ballare all'età di quattordici anni e fu secondo ballerino nei più importanti teatri [...] la sua successiva attività presso il Teatro alla Scala di Milano, che mentre il Cambiasi - insieme con il Regli - lo registra sempre come mimo, secondo il Gatti il B. è indicato tra i mimi solo raramente (la prima volta il 26 dic. 1823 ne I vecchi ...
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Ballerina e coreografa italiana di origine ungherese (n. Budapest 1926). Compiuti gli studî di danza con F. Nádasy e S. Berczik, seguì poi corsi di perfezionamento in Francia e negli USA. Dopo aver esordito [...] ). Di formazione identica a quella di Susanna E., è sua sorella Martha (n. Budapest 1931) che, oltre a interpretare ruoli nei suoi balletti, ha curato la scuola di mimo e coreografia al Teatro Stabile di Torino, ma ha lasciato l'attività nel 1963. ...
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CECCHETTI, Enrico
Alessandra Ascarelli
Nacque a Roma il 21 giugno 1850 da Cesare e da Serafina Casagli, in una famiglia di ballerini, coreografi e maestri di ballo.
Il padre, Cesare, nato a Civitanova [...] . Fu quella la sua ultima recita.
Morì a Milano il 13 nov. 1928.
La figura del C., sia come ballerino e mimo sia come pedagogo, si inserisce perfettamente in quel modo di concepire il balletto comunemente definito "classico", dove il sentimento e l ...
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GALZERANI, Giovanni
Roberto Staccioli
Nacque a Porto Longone, l'attuale Porto Azzurro, nell'isola d'Elba, intorno al 1788-89.
Di famiglia benestante e di distinta posizione sociale, poté intraprendere [...] Longone. Nel 1808 circa tornò a Napoli dove entrò in contatto con Gaetano Gioia del quale eseguì, sia come mimo, sia come assistente alla coreografia, parecchi balli.
A Napoli ebbe inizio anche la sua carriera ufficiale: scritturato dall'impresa ...
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(v. ballo, V, p. 989; App. II, I, p. 352; balletto, App. IV, I, p. 224)
Nella danza come arte del movimento, quindi nell'accezione più ampia ed estesa della parola rispetto al termine b. (che è solo una [...] danza di sala (tango, rock, ragtime, ecc.) si sono avvicendate nei b. di J. Robbins e di B. Fosse. L'ondata del mimo è approdata nel pieno degli anni Cinquanta con la scuola di E. Decroux, sviluppatasi poi con il grande contributo stilistico di M ...
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mimo1
mimo1 s. m. [dal lat. mimus, gr. μῖμος dal tema di μιμέομαι «imitare, rappresentare imitando»]. – 1. a. Particolare forma di commedia basata sulla rappresentazione realistica e buffonesca della vita, sviluppatasi come genere teatrale...
mimo2
mimo2 s. m. [dal nome lat. scient. del genere Mimus, che è dal lat. class. mimus «attore» (v. la voce prec.)]. – Nome con cui sono indicati la maggior parte degli uccelli appartenenti alla famiglia dei mimidi. La specie più nota è il...