BOETHOS (Βόηϑος)
L. Laurenzi
2°. - Scultore di Cartagine, figlio di Apollodoros. A Efeso, nel 1912, fu trovata una base di statua con l'iscrizione di età romana Βόηϑος ᾿Απολλοδώρου Καρχηδόνιος ἐποίει [...] di cui esiste un certo numero di repliche, è stato connesso con l'immagine di un bimbo descritto da Eroda nel IV Mimo come esistente nel santuario di Asklepios a Coo.
Taluno ha anche pensato ch'esso fosse quello famoso di Plinio collocato nel portico ...
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TETIMIMO
G. Traversari
Spettacolo di mirni o coreografie in acqua. Il vocabolo è stato recentemente ricavato da alcuni versi di Marziale, il quale, parlando appunto di queste singolari rappresentazioni, [...] ., Claud., xxi, 12, 14), il t. che mai, a quanto ci consta, assunse forma letteraria, come invece il vero e proprio mimo, ebbe larga diffusione nella tarda antichità.
Venivano sceneggiati miti che avessero a che fare con l'acqua, come quello di Ero e ...
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Vedi CARICATURA dell'anno: 1959 - 1994
CARICATURA
G. Becatti
La caricatura è una forma d'arte che nasce dalla forzatura intenzionale di alcuni elementi o aspetti del soggetto per un effetto comico con [...] fabula palliata e togata di Nevio, di Terenzio, di Afranio, Titinio, Atta, fiorisce l'atellana con Silla e si sviluppano il mimo con Cesare e poi la pantomima e spettacoli d'arte varia durante l'Impero, sia nella letteratura con la satira basata sull ...
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TIMARCHOS (Τίμαρχος, Timarchus)
P. Moreno
1°. - Figlio di Prassitele, ateniese, scultore attivo tra il IV ed il III sec. a. C.
Plinio ne pone l'acmé alla cxxi Olimpiade (296-293 a. C.) insieme a quella [...] ultimo si può forse identificare con l'altare sulla terrazza mediana del santuario (v. kephisodotos, 2°), ma è noto soprattutto da un mimo di Eronda, dove si ha l'impressione che si parli dei figli di Prassitele come di persone ancora viventi: il che ...
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OSTRAKA
V. Bartoletti
L. Guerrini
Red.
Con la parola ὄστρακον i Greci indicavano il guscio della testuggine e le conchiglie, ed anche, per estensione, altri oggetti di forma incavata e rotonda come [...] -624); 1148 (epigr. sulla patria d'Omero); 1149 (verso omerico); Th. Reinach, in Mél. Perrot, Parigi 1903, p. 291 ss. (framm. di mimo); H. R. Hall, in Class. Rev., XVIII, 1904, p. 2 ss. (Eurip., Phoen., 105-118, 128-139); P. Jouguet-G. Lefebvre, in ...
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Vedi MYRINA dell'anno: 1963 - 1963
MYRINA (Μύρινα)
D. Burr Thompson
Una piccola citta sulla costa occidentale dell'Eolide. È situata vicino alla foce del fiume Pythikos (il moderno Kondura-Çai), tra [...] offerte sepolcrali, non mostrano associazioni con la morte, ma derivano i loro tipi dalla religione, dal teatro e dal mimo, dall'arte maggiore, dalla pittura di genere, dalla vita quotidiana e dalla caricatura, ma già dai tempi ellenistici sembra ...
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ATTORE
P. E. Arias
Almeno da quando Tespi (Marm. Par., 534) concentrò l'attenzione del pubblico sul valore vivo della personalità umana nel dialogo, il personaggio destinato ad essere il protagonista [...] ai mosaici di Dioskourides (v.) di Napoli, ad un'interessante lucerna ateniese sormontata da tre statuette di attori di mimo. Strettamente legato alla commedia antica è il costume fliacico, mentre nelle statuette bronzee o fittili romane è conservata ...
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INCUBO
G. Becatti
− Personificazione dell'i. febbrile, di natura demoniaca, che è attestato nella letteratura greca. Sembra che venga identificato con Ephialtes, che assume varie forme nel nome ᾿Εºιαᾒλτης, [...] aus Olympia, Berlino 1880, p. 14; G. Loeschke, in Arch. Anz., 1881, c. 40; A. Oliveri, Frammenti della commedia greca e del mimo nella Sicilia e nella Magna Grecia, in Collana di studî greci, IX, Napoli 1947, p. 113, n. 78 (70 K), n. 81 (73 ...
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L'architettura pubblica e del potere del mondo greco, etrusco-italico e romano
Giorgio Rocco
Basileia e palazzi
Molto spesso all'architettura viene demandata una funzione rappresentativa i cui risvolti [...] soprattutto con la diffusione del pantomimo e del mimo che proprio in età augustea ebbero una prima . d.C., sia per il progressivo abbandono della commedia a favore del mimo e della pantomima, sia per l'affermazione di munera e venationes, oltre ...
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mimo1
mimo1 s. m. [dal lat. mimus, gr. μῖμος dal tema di μιμέομαι «imitare, rappresentare imitando»]. – 1. a. Particolare forma di commedia basata sulla rappresentazione realistica e buffonesca della vita, sviluppatasi come genere teatrale...
mimo2
mimo2 s. m. [dal nome lat. scient. del genere Mimus, che è dal lat. class. mimus «attore» (v. la voce prec.)]. – Nome con cui sono indicati la maggior parte degli uccelli appartenenti alla famiglia dei mimidi. La specie più nota è il...