FABRI, Luigi
Antonella Ferri
Pochissime sono le notizie sulla vita di questo incisore romano, del quale però rimane almeno un nutrito numero di stampe con le relative matrici. Nacque presumibilmente [...] la trasposizione del modello pittorico nello schema grafico, della collaborazione di disegnatori di talento quali Tommaso Minardi, Ferdinando Cavalleri, Giacomo Conca, Francesco Giangiacomo, Pietro Savorelli e Teodoro Mancini.
Tra le sue incisioni ...
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GUGLIELMI, Paolo
Francesca Franco
Nacque a Roma nell'ottobre 1804 (Monti, p. 4). Grazie allo zio Cesare Signorini, amante di antichità e collezionista d'arte, poté seguire i corsi regolari di pittura [...] maggiori del pittore (Miraglia, 1995, pp. 35 s., 613 s.), realizzata da diversi autori sotto la direzione artistica di T. Minardi e la supervisione di B. Thorvaldsen, V. Camuccini e L. Durantini.
Sempre per la Calcografia il G. realizzò i disegni ...
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COLLINA (Collina Graziani), Giovanni
Monica Manfrini Orlandi
Nacque a Faenza il 28 agosto 1820 da Giacomo e da Pasqua Galanti. Giovanissimo, nel 1832 fece le sue prime esperienze in campo ceramico alla [...] -laboratorio dei Ballanti-Graziani erano conservati numerosi modelli in gesso ispirati a disegni di Tommaso Minardi (Golfieri, 1975): questi, guida-simbolo di tanti artisti contemporanei, specialmente faentini, dovette influenzare sensibilmente la ...
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LANDI, Gaspare
Stefano Grandesso
Nacque a Piacenza il 6 genn. 1756 da Ercole e da Maria Francesca Rizzi, secondo di cinque fratelli. Nonostante l'appartenenza del padre al nobile casato piacentino dei [...] suo ultimo dipinto, in Strenna piacentina, 1895, pp. 9-15; A. Tadolini, Ricordi autobiografici…, Roma 1900, pp. 62-65; E. Ovidi, Tommaso Minardi e la sua scuola, Roma 1902, pp. 33-35, 224-226; S. Fermi, Alcune lettere inedite di G. L., in Boll. stor ...
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FIDANZA, Raffaele
Federica Bocci
Nacque a Matelica (prov. di Macerata) il 10 dic. 1797 da Giuseppe, titolare delle più importanti fabbriche di pannilana della cittadina, e Petronilla Conti. Dopo i primi [...] di Nostro Signore di L. Carracci, Ebe di Raffaello, Gesù nel sepolcro del Veronese e S. Francesco d'Assisi di T. Minardi.
Secondo le testimonianze dell'Angelucci (1890, p. 136), lo studio del F. era sovente frequentato da committenti stranieri: ne fa ...
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BOSCO, Giovanni Bartolomeo
Bruno Di Porto
Nato a Torino il 7 genn. 1793, da famiglia aristocratica, mostrò fin da fanciullo sorprendente abilità nei giuochi di prestigio. Nel 1812 partecipò alla campagna [...] B. ossia il diavolo color di rosa, Milano 1894; M. Seldow, Les illusionnistes et leurs secrets, Paris 1959, pp. 81-84; W. Minardi, L'arte di ingannare il prossimo per divertirlo, in Il Messaggero, 14 aprile 1960; Enc. Ital., VII, p. 546; Diz. del ...
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BETTINI, Amalia
Ada Zapperi
Nacque a Milano il 15 ag. 1809 da Giovanni e Lucrezia Morra, attori drammatici. Educata a Napoli in un collegio francese, ne usci a tredici anni per darsi all'arte comica: [...] nel 1842, la B. si ritirò per sempre dalle scene, all'età di trentatrè anni, per unirsi in matrimonio con Raffaele Minardi, al quale il Belli dedicò il sonetto intitolato Ar sor come se chiama,traboccante di amarezza e di malcelata ostilità verso il ...
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PANEBIANCO, Michele
Davide Lacagnina
– Nacque a Messina il 30 dicembre 1806 da Cosimo e Caterina De Bartolo.
Allievo di Letterio Subba alla scuola di pittura del Regio Collegio carolino nella città [...] Milano, dove conobbe Francesco Hayez e Luigi Sabatelli, Venezia e Roma. Qui l'artista entrò in contatto con la pittura di Tommaso Minardi e la scultura di Berthel Thorvaldsen e di Pietro Tenerani, cui nel 1859 fece dono di una Fuga in Egitto. La più ...
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FATTORI, Giovanni
Dario Durbè
Nacque a Livorno il 6 sett. 1825 (non il 25 di quel mese, come l'artista ebbe una volta a dichiarare, o nel 1828, come egli stesso ripeté due volte, anche se esitante). [...] migliore anzi "l'unico artista" della città. Questi, venticinquenne appena, e fresco della frequentazione a Roma della scuola di T. Minardi da lui seguita con lode, teneva a Livorno dal 1838 circa una scuola privata presso l'Accademia dei Floridi in ...
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PALAGI, Pelagio
Francesco Franco
PALAGI, Pelagio. – Figlio di Baldassarre Michele Francesco e di Giuliana Raffanini (Collina - Poppi, 1996, p. 259) nacque a Bologna il 25 maggio 1775 (per motivi ignoti, [...] in quegli anni erano presenti personalità della statura di Canova e Ingres, che certamente, insieme a Tommaso Minardi, protagonista del futuro movimento purista, influenzarono la pittura dell’artista bolognese negli anni successivi. A Roma iniziò ...
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purismo
s. m. [dal fr. purisme, der. di puriste «purista»]. – 1. Dottrina linguistica che rifiuta e condanna con intransigenza i neologismi e ogni tipo di apporto da altre lingue o dialetti, e propone di rifarsi al modello autorevole e indiscusso...
georadar
s. m. inv. Radar sensibile alle onde elettromagnetiche riflesse dal sottosuolo terrestre, che permette di rilevare le differenti stratificazioni accumulatesi in profondità. ◆ «In perfetto accordo con la Soprintendenza archeologica...