SCUDO (scutum, σκύτος; cfr. sanscr. sku "coprire"; per altre denominazioni v. sotto)
G. A. Mansuelli
L'uso dello s., non documentato fino a tutto il neo-eneolitico, è attestato a partire dall'Età del [...] lo s. a pelta, come nel Vaso dei Guerrieri di Micene, e anche lo s. piccolo rotondo. Il grande s. bilobato minoico-miceneo corrisponde alla descrizione di quello omerico. Nei poemi omerici lo s. è generalmente indicato col nome di ἀσπίς. Gli s ...
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colonna
Fabrizio Di Marco
Il simbolo dell'architettura classica
La colonna è un elemento costruttivo dell'architettura e svolge di solito una funzione di sostegno, anche se a volte può essere utilizzata [...] sostenevano altre strutture in legno per il tetto. Colonne in legno vennero impiegate in Mesopotamia e nella civiltà minoico-micenea: per simulare la pietra, erano ricoperte di stucco dai colori brillanti. La derivazione della colonna dalla natura ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Alle origini della civilta greca: Minoici e Micenei
Anna Lucia D’Agata
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Civiltà minoica, civiltà micenea [...] a Creta alla fine della fase neopalaziale porranno fine a quello che è stato più volte definito come l’apogeo della civiltà minoica. E si tratta di devastazioni che non sono dovute a cause naturali, come un terremoto, ma a fattori umani. I siti più ...
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Vedi AFFRESCO dell'anno: 1958 - 1994
AFFRESCO (ν. vol. Ι, p. 100)
L. Vlad Borrelli
I progressi nelle conoscenze tecnologiche dei materiali antichi, un rilevante incremento degli scavi e alcune eccezionali [...] della plasticità dell'intonaco.
Il puro intonaco di calce viene usato contemporaneamente sulle pareti e sui pavimenti a partire dal Medio Minoico IB/IIA. A Thera il sottile strato di calce, applicato sulla parete trattata con calce e paglia, è stato ...
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OREFICERIA (fr. orfèvrerie; sp. orfebrería; ted. Goldschmiedekunst; ingl. goldsmith's work)
Pericle DUCATI
Maria ACCASCINA
Ugo NEBBIA
Attilio INVERNIZZI
Giovanni VACCA
Antichità. - Già nell'età neolitica [...] tratte spille, la cui capocchia è a forma di fiore con petali aperti; è uno dei primi segni della tendenza dell'arte minoica alle forme vegetali.
Altri esemplari di oreficeria dei primi tempi sono un ornato da Tirea a Berlino e una "salsiera" da ...
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SALA
Bruno Maria Apollonj
. Le sale si possono classificare sia riguardo alla loro forma: rettangolare, quadrata, circolare, ellittica; sia secondo la destinazione: sale da ballo, sale d'armi, sale [...] a Cnosso ritroviamo nell'appartamento di rappresentanza del sovrano la sala "del trono", che si fa dai più risalire al periodo minoico II. Del medesimo palazzo di Cnosso va rammentata la cosiddetta sala delle "doppie asce" divisa in due parti da una ...
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SCHEMATA (σχῆματα, gestus)
I. Jucker
Senofonte (Mem., 3, 10) ci presenta Socrate a colloquio con Parrasio e con lo scultore Kleiton (Policleto?) e, parlando dell'arte; egli dimostra loro che il carattere [...] -orientali con un braccio levato: H. Frankfort, Art and Arch. of the Ancient Orient, Londra 1954, tav. 58 c; 95. Nelle divinità minoiche con il braccio disteso nella teofania: M. P. Nilsson, Geschichte der griech. Rel., i, Monaco 1955, tav. 13, 2 e 4 ...
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TESORI
E. Cruikshank Dodd
Nel linguaggio archeologico viene definito "tesoro" (ingl. hoard, ted. Schatzfund, fr. trésor) un complesso di oggetti in metallo pregiato, ritrovati casualmente o in regolari [...] . Il termine non ha rapporto alcuno con l'appellativo di "tesoro" dato ad alcune tombe a thòlos (v.) della civiltà minoico-micenea (v.), né col termine thesauròs (v.), col quale si indicano gli edifici costituenti i donarî delle singole città-stato ...
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PITHOI a rilievo
N. M. Kontoleon
La lunga e interessante storia della ceramica a rilievo, cominciata già in epoca preistorica, assume un particolare risalto in Grecia nel periodo geometrico e orientalizzante [...] .
Il rilievo qui è molto più piatto, con forti incisioni per la rappresentazione dei dettagli; nell'epoca anteriore la tradizione minoica era ancora molto vivace, come mostra il frammento con toro. Nei vasi cretesi a rilievo, molto spesso si usa il ...
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(gr. Κῶς) Isola della Grecia (282 km2 con 30.000 ab. ca.), nel Mar Egeo, la maggiore, dopo Rodi, del Dodecaneso (Sporadi Meridionali), prospiciente le coste dell’Asia Minore. Ha un’ossatura di rocce scistose [...] tracce cospicue del Neolitico (4° millennio a.C.), un insediamento dell’età del Bronzo (2200 a.C.) e una città del Tardo Minoico (1550-1450), che si estese nel periodo miceneo, con cimiteri a tombe a camera e ricco corredo funerario. Nel 366 a.C ...
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minoico
minòico agg. [der. del lat. Minos -ōis, gr. Μίνως -ωος «Minosse»] (pl. m. -ci). – Propr., relativo a Minosse, il mitico re di Creta. Si usa soprattutto nell’espressione civiltà minoica, la civiltà cretese pre-ellenica fiorita nel 3°...
tardo
agg. [lat. tardus]. – 1. Lento, che avviene, agisce o opera in un tempo piuttosto lungo, eccessivo: procedere, alzarsi, spostarsi con movimenti t.; Solo e pensoso i più deserti campi Vo mesurando a passi tardi e lenti (Petrarca); riferito...