FORNARI, Raffaele
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Roma il 23 genn. 1787 da Francesco e da Teresa Galli.
Lo Stato delle anime del 1788 conservato nell'Archivio storico del Vicariato di Roma qualificava [...] le truppe francesi restassero a Roma a protezione del papa re: un capolavoro di sagacia diplomatica ma anche di miopia politica, il cui effetto era quello di costringere lo Stato pontificio alla pura sopravvivenza. Molto comoda nella prospettiva del ...
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Nato a Trebisonda il 2 genn. 1403, probabilmente ricevette il nome di battesimo di Basilio. Di famiglia artigiana, venne affidato dai genitori al metropolita della sua città, Dositeo, e da questo venne [...] per la distruzione della nazione greca e non raffrena la sua amarezza per l'indifferenza e la miopia occidentali; talora, però, una stanca rassegnazione sembra essere il sentimento dominante. Tuttavia, nella sua corrispondenza ufficiale, scritta ...
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MALVEZZI, Virgilio
Clizia Carminati
Nacque a Bologna l'8 sett. 1595 da Piriteo, barone di Taranta e di Quadri, marchese di Castel Guelfo, senatore di Bologna, e da Beatrice Orsini, sua seconda moglie.
Compiuti [...] Vaticana, Chigi, Q.II.46, cc. 189-200), in cui con toni violenti si accusava la Catalogna di ingratitudine e di miopia, per non aver saputo vedere come la libertà possa convivere con la sudditanza alla monarchia.
Ripartito da Londra dopo un anno, il ...
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CARACCIOLO, Gianni (Sergianni)
Franca Petrucci
Nacque a Napoli molto probabilmente nel 1372 da Francesco detto Poeta, cavaliere aurato e ciambellano di Ladislao d'Angiò-Durazzo, del ramo dei Caracciolo [...] politica neghittosa, che precipitava il Regno sempre più nell'anarchia, nel pericolo, nell'indigenza, non occupandosi, con estrema miopia, che del suo immediato vantaggio personale. Diffusasi la voce dell'intenzione del papa di concedere il trono di ...
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COLA di Rienzo
Jean-Claude Maire Vigueur
Nacque a Roma nel rione Regola nell'aprile o maggio del 1313 da Lorenzo (Rienzo), taverniere, e da Maddalena, lavandaia. Apparteneva dunque ad una famiglia di [...] proseguirà la carriera politica nella seconda metà del XIV secolo, sotto regimi che in sostanza riproducono quello del 1347.
La miopia dell'Anonimo per ciò che riguarda la politica italiana di C. è ben nota e senza la corrispondenza sarebbe oggi ...
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CAMBRAY DIGNY, Luigi Guglielmo de
Raffaele Romanelli
Nacque a Firenze il 7 apr. 1820, unico figlio del conte Luigi e di Marianna Nencini. Avviato dal padre architetto agli studi tecnici, e condotto [...] , che provocò una replica del C. all'assemblea dei Georgofili il 6 genn. 1889), egli affermava che solo la miopia teorica dei protezionisti poteva farli preoccupare della costante passività della bilancia commerciale italiana e condurli per questo a ...
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miopia
miopìa s. f. [dal gr. μυωπία; v. miope]. – 1. In medicina, vizio di rifrazione dell’occhio, dovuto a particolari condizioni anatomiche oculari (abnorme curvatura della cornea o del cristallino o allungamento dell’asse anteroposteriore...
miope
mìope agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo myops myōpis, gr. μύωψ μύωπος, comp. di μύω «chiudersi» e ὤψ «occhio»]. – 1. Di occhio affetto da miopia; più comunem., di persona che ha gli occhi miopi: essere, diventare m.; sono fortemente...