Vizio di rifrazione dell’occhio, dovuto ad abnorme curvatura della cornea o del cristallino o allungamento dell’asse anteroposteriore dell’occhio, per cui i raggi luminosi provenienti da oggetti a grande distanza vanno a fuoco su un piano anteriore alla retina, sulla quale invece si formano immagini sfocate e diffuse. La m. può essere: assiale (da prevalente allungamento del bulbo oculare); di curvatura ...
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Vizio rifrattivo dell’occhio per il quale, ad accomodazione rilassata, il secondo fuoco non cade, come in quello normale o emmetropico, sulla retina: il punto remoto quindi non è più all’infinito, ma a [...] una distanza finita, davanti (miopia) o dietro (ipermetropia) l’occhio. L’a. può derivare da difetti di struttura del cristallino (difetto o eccesso di convergenza) o da una malformazione del globo oculare. ...
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stafiloma Ectasia, estroflessione, sfiancamento di una porzione della parete oculare. Frequentemente, se fa trasparire il tessuto uveale pigmentato, assume un colorito ora bruno ora bluastro, più o meno [...] cupo. L’ectasia interessa nella maggior parte dei casi la cornea (s. corneale) oppure la sclera (s. sclerale). Una forma particolare, primitiva, è lo s. posteriore, che interessa il polo posteriore del bulbo e si accompagna per lo più a miopia. ...
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(X, p. 139; App. II, i, p. 579; III, i, p. 366; IV, i, p. 427; V, i, p. 619)
Gli orientamenti alla fine del Novecento
di Filippo Asole
Nessuna definizione può rendere l'idea del salto di qualità che la [...] ).
Oculistica
Lenti impiantabili al posto del cristallino (per cataratta), laser 'a eccimeri' per foto-ablazione della cornea (nella miopia fino a 15 gradi), bisturi ad acqua (surijet), sono tutte conquiste recenti. L'ultima si riferisce al trapianto ...
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Unità di misura della convergenza di un sistema ottico centrato, in particolare di una lente, avente distanze focali uguali. È definita come la convergenza di una lente che ha la distanza focale di 1 metro. [...] distanza focale f (una lente avente f=20 cm ha una convergenza di 5 d.).
In oculistica la convergenza in d., o numero delle d., di una lente si assume a misura dell’entità del vizio di rifrazione (miopia o ipermetropia) che la lente può correggere. ...
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Membrana vascolare dell’occhio interposta tra retina e sclerotica (anche detta membrana coroidea). Perforata posteriormente dal nervo ottico, termina poco davanti all’equatore dell’occhio, continuandosi [...] uomo che nella donna. La coroidite è un processo infiammatorio della c., in forma essudativa, spesso legato a miopia ( coroidite miopica) o a cause generali (anemia, alcune malattie infettive); nella forma suppurativa, assai più grave, interessa per ...
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(o oftalmologia) Ramo specialistico della medicina che studia la patologia dell’organo della vista e dei suoi annessi.
Le origini dell’o. sono assai antiche e corrispondono alle prime osservazioni di [...] . Lenti impiantabili in sostituzione del cristallino (per cataratta), laser a eccimeri per fotoablazione della cornea (nella miopia fino a 15 gradi), bisturi ad acqua (surijet), sono importanti conquiste. Un approccio innovatore di grande prospettiva ...
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In anatomia, membrana trasparente che riveste l’estremità anteriore del globo oculare. La sua zona periferica (limbo) continua con la sclerotica, nella quale è incastrata a guisa di vetro d’orologio.
La [...] , quali la cheratomileusi, la cheratofachia e l’epicheratofachia. La cheratomileusi, che consente di correggere efficacemente la miopia, l’ipermetropia e l’astigmatismo, consiste nella lavorazione al tornio di un lembo corneale autologo congelato ...
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Membrana nervosa che costituisce la tunica interna dell’occhio e si estende dal nervo ottico all’orifizio pupillare.
Anatomia
Anatomia umana. Nella r. si distinguono tre porzioni: una posteriore (porzione [...] può essere primitivo o secondario. La forma primitiva, che colpisce prevalentemente i soggetti in età presenile con marcata miopia e con alterata vascolarizzazione della periferia retinica, è dovuta a una rottura della r. attraverso cui il vitreo ...
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Anatomia e medicina
Organo di senso per la ricezione degli stimoli luminosi, che vengono trasmessi ai centri nervosi dando origine alle sensazioni visive.
Anatomia comparata
Invertebrati
Molti Invertebrati [...] un oggetto all’infinito possono formare il loro fuoco al di là della retina (ipermetropia), o davanti a essa (miopia). Nell’o. normale, l’angolo di campo corrispondente alla visione distinta, cioè corrispondente al formarsi dell’immagine sulla fovea ...
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miopia
miopìa s. f. [dal gr. μυωπία; v. miope]. – 1. In medicina, vizio di rifrazione dell’occhio, dovuto a particolari condizioni anatomiche oculari (abnorme curvatura della cornea o del cristallino o allungamento dell’asse anteroposteriore...
miope
mìope agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo myops myōpis, gr. μύωψ μύωπος, comp. di μύω «chiudersi» e ὤψ «occhio»]. – 1. Di occhio affetto da miopia; più comunem., di persona che ha gli occhi miopi: essere, diventare m.; sono fortemente...