Scrittore e teologo (n. in Svevia 808 o 809 - m. attraversando la Loira 849). L'opera di V. ha connotazione al tempo stesso poetica e teologica e soprattutto sotto quest'ultimo aspetto venne letta dai [...] Versus de imagine Tetrici sopra la statua di Teodorico portata da Carlomagno da Ravenna ad Aquisgrana; scrisse anche vite di santi, in prosa o in versi, rielaborando storie e racconti più antichi. Ebbe il soprannome a causa della sua miopia. ...
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Anatomia e medicina
Organo di senso per la ricezione degli stimoli luminosi, che vengono trasmessi ai centri nervosi dando origine alle sensazioni visive.
Anatomia comparata
Invertebrati
Molti Invertebrati [...] un oggetto all’infinito possono formare il loro fuoco al di là della retina (ipermetropia), o davanti a essa (miopia). Nell’o. normale, l’angolo di campo corrispondente alla visione distinta, cioè corrispondente al formarsi dell’immagine sulla fovea ...
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INNOCENZO VIII, papa
Marco Pellegrini
Giovan Battista Cibo nacque a Genova nel 1432 da Aronne (Arano) e da Teodorina De Mari.
Dopo avere seguito il padre, giusdicente, in varie città d'Italia, il Cibo [...] sommo pontefice con il nome di Innocenzo VIII.
Paffuto in viso e di carnagione bianchissima, I. VIII soffriva di miopia e aveva salute cagionevole: durante il suo pontificato cadde continuamente vittima di violenti attacchi di febbre, e già nella ...
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CICCONE, Michelangelo
Maria Aurora Tallarico
Nacque a Morro presso Notaresco (Teramo) il 17 genn. 1751 da Domenico Francesco e da Romilda Ferrigni di Pescara, secondogenito di sei firatelli, di cui [...] in luoghi diversi; e mentre Sebastiano riuscì a sottrarsi alla cattura, il C., forse anche a causa della sua forte miopia, fu più facilmente arrestato dopo solo due giorni; non gli valse a salvarlo l'avere nell'esercito sanfedista il fratello ...
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FORNARI, Raffaele
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Roma il 23 genn. 1787 da Francesco e da Teresa Galli.
Lo Stato delle anime del 1788 conservato nell'Archivio storico del Vicariato di Roma qualificava [...] le truppe francesi restassero a Roma a protezione del papa re: un capolavoro di sagacia diplomatica ma anche di miopia politica, il cui effetto era quello di costringere lo Stato pontificio alla pura sopravvivenza. Molto comoda nella prospettiva del ...
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Il concilio Vaticano II e l'Italia
Giovanni Turbanti
Nel giugno 1966, davanti all’assemblea dei vescovi italiani riuniti per la prima volta pochi mesi dopo la conclusione del concilio,Paolo VI rilevava [...] sorta di handicap culturale, di provincialismo, di disinteresse per la dimensione universale della Chiesa. Ma questa miopia dipendeva anche dall’atteggiamento, dall’approccio burocratico alla risposta, quasi mero adempimento di un atto dovuto, che ...
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Nato a Trebisonda il 2 genn. 1403, probabilmente ricevette il nome di battesimo di Basilio. Di famiglia artigiana, venne affidato dai genitori al metropolita della sua città, Dositeo, e da questo venne [...] per la distruzione della nazione greca e non raffrena la sua amarezza per l'indifferenza e la miopia occidentali; talora, però, una stanca rassegnazione sembra essere il sentimento dominante. Tuttavia, nella sua corrispondenza ufficiale, scritta ...
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L'ETÀ CONTEMPORANEA
La prima metà dell'Ottocento. Orientamenti generali: principi e realtà Il ritorno di Pio VII a Roma, il 24 maggio 1814, fu accompagnato dal sincero entusiasmo dei Romani, tutt'altro [...] svolto in essa da alcuni gruppi, la scarsa unione fra il clero locale e la gerarchia, l'intrecciarsi di tanti interessi opposti, la miopia di molti fedeli e di parte del clero. La Santa Sede ebbe in quegli anni ottimi nunzi, da Czacki a Ferrata, e fu ...
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I cattolici e la scuola pubblica tra conflitti e partecipazione
Luciano Pazzaglia
Lo Stato italiano è sorto, com’è noto, dallo sviluppo dello Stato sabaudo nell’intreccio con il più ampio movimento [...] lavoratrici, ormai consapevoli dell’importanza della scuola come strumento di mobilità sociale. Taluni studiosi hanno lamentato la miopia delle forze politiche del centro-sinistra le quali, trascurando la situazione propizia del momento, non seppero ...
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Gregorio IX
Ovidio Capitani
Ugolino dei conti di Segni nacque in Anagni, in data che deve essere collocata verso il 1170, contrariamente a quanto si è pensato (1140!); sempre ad Anagni dovette ricevere [...] controllo della stessa s'era decisamente spostato verso il papa e riconoscendo che il Comune bolognese, peccando di miopia politica nell'opporsi alle esortazioni anche pressanti che venivano dalla Curia, sembra che si debba riconsiderare la valenza ...
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miopia
miopìa s. f. [dal gr. μυωπία; v. miope]. – 1. In medicina, vizio di rifrazione dell’occhio, dovuto a particolari condizioni anatomiche oculari (abnorme curvatura della cornea o del cristallino o allungamento dell’asse anteroposteriore...
miope
mìope agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo myops myōpis, gr. μύωψ μύωπος, comp. di μύω «chiudersi» e ὤψ «occhio»]. – 1. Di occhio affetto da miopia; più comunem., di persona che ha gli occhi miopi: essere, diventare m.; sono fortemente...