La parola chiave di questo volume è territori: termine dai molteplici significati disciplinari, qui viene utilizzato come sinonimo di spazio limitato da confini, socializzato, vissuto; di luogo fisico [...] rilevanti. Alla segregazione contribuì anche la scelta dei ceti sociali agiati di distinguersi socialmente riservando per sé il meno intensivo nel tempo. L’obiettivo della multistagionalità mira a combinarsi con la capacità di offrire elementi ...
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FERDINANDO III di Asburgo Lorena, granduca di Toscana
Nidia Danelon Vasoli
Nacque a Firenze, il 6 maggio 1769, secondogenito maschio di Pietro Leopoldo, granduca di Toscana e di Maria Luisa di Borbone, [...] diretto alla pubblica autorità o al sovrano tende o direttamente mira a sconvolgere la società e l'ordine pubblico". Anche in alla gravissima situazione economica ed al malcontento crescente dei ceti popolari, specie delle città, ove il costo della ...
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Demagogia
Luciano Canfora e Giorgio Fedel
Nel mondo antico e moderno
di Luciano Canfora
Nel mondo antico e moderno Invano si cercherebbe una chiara e univoca indicazione del significato negativo del [...] per il modo in cui i nuovi politici, provenienti dai ceti bassi, praticano la δημαγωγία.
Limpida riprova di ciò la platonica contro la retorica come pseudoscienza del politico mira appunto a denunciare il carattere ingannevole della parola ...
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Legalità, principio di
Pier Paolo Portinaro
Introduzione
Principio di legalità è un'espressione tecnica del linguaggio giuridico, in base alla quale si designa la subordinazione dei poteri pubblici [...] legge prende forma proprio nel corso delle battaglie dei ceti contro la prassi accentratrice dei principi che rivendicano accanto rigorosamente procedurale la sovranità popolare, questo approccio mira a riportare sotto controllo l'intero apparato ...
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Lucio Caracciolo
Che cosa è il Medio Oriente? Dove comincia e dove finisce? Domande non retoriche. Nel primo decennio di questo secolo abbiamo assistito infatti al dilatarsi e allo scomporsi di un’area [...] periferie). A tali divisioni si aggiunge la tradizionale tensione fra ceti urbani e rurali. Sullo sfondo, la questione curda, di ferro’) rappresenta l’ultimo ‘anello’ di questa rete e mira a contrastare il lancio di razzi a corta e media gittata in ...
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Femminismo
Chiara Saraceno
Introduzione
Il femminismo nasce dalla presa di coscienza di una asimmetria, di una disuguaglianza tra i sessi a livello sociale. È quindi innanzitutto una denuncia di tale [...] in mente la diversa situazione delle donne dei ceti medi, che desideravano accedere a un lavoro decente negativo: l'egalitarismo all'origine è una politica abolizionista. Non mira a eliminare tutte le differenze, ma un particolare insieme di ...
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DE RUGGIERO, Guido
Renzo De Felice
Quarto figlio di Eugenio e di Filomena d'Aiello, nacque a Napoli il 23 marzo 1888. L'ambiente famigliare in cui visse era tipica espressione di quella borghesia umanistica [...] invece avvenuto in me in modo del tutto laterale", avendo di mira una "filosofia come finalità che trascende infinitamente in valore i mezzi funzione e che avesse ben chiaro che i ceti medi costituivano il campo d'azione decisivo per realizzare ...
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Gian Paolo Calchi Novati
Il mancato contagio dal Nord Africa
La grande slavina che partendo dalla Tunisia ha sconvolto gli assetti del potere nel Nord Africa è rimasta sostanzialmente confinata alla regione [...] Mali. I cosiddetti ‘volontari’ di Gheddafi furono presi di mira dai ribelli e dopo il crollo del regime continuarono a metropoli. Era il risultato della maggiore influenza dei ceti medi interessati alla democrazia come conclusione o premessa dell ...
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Guicciardini, Francesco
Emanuele Cutinelli-Rendina
L’uomo pubblico e lo scrittore segreto
Nacque a Firenze il 6 marzo 1483, terzo dei cinque maschi di Piero (→), padre amato «più ardentemente che non [...] nell’elemento aristocratico, chiudendosi all’integrazione di nuovi ceti sociali e rendendosi con ciò inidonee a correre l «scrittore». L’infastidita critica di G. ha anzitutto di mira la fonte stessa delle ‘regole’ machiavelliane, ossia l’inflessibile ...
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Thomas Ruttig
Afghanistan
«Allah akbar!»
Il regime dei talebani
di Thomas Ruttig
10 marzo
I talebani, gli integralisti musulmani che controllano il 90% dell'Afghanistan, annunciano di aver portato a termine [...] parte di un'operazione di ingegneria sociale su vasta scala che mira a liberare l'Afghanistan da ogni influenza straniera, sia essa ' una riforma agraria incontrò l'ostilità dei ceti islamici tradizionalisti, peraltro contrari alla penetrazione ...
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titanio2
titànio2 s. m. [lat. scient. Titanium, nome (tratto da quello dei Titani figli di Urano e di Gea) attribuitogli nel 1795 dal chimico ted. M. H. Klaproth che l’aveva scoperto nel 1789]. – 1. Elemento chimico di simbolo Ti, peso atomico...