Giurista e uomo politico inglese (Londra 1757 - ivi 1818), di origine francese. Avvocato di grande fama, come giurista sostenne, influenzato dalle dottrine del liberalismo europeo e dall'amicizia con V. [...] Mirabeau, J. Bentham e lord H. Lansdowne, la mitigazione dei rigori del diritto penale inglese e una giusta proporzione delle pene alla gravità dei reati: riforme (tra le quali l'abolizione della pena di morte in alcuni casi) che ottenne alla Camera ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
L’antico regime: tradizione e rinnovamento
Pietro Costa
Che cosa intendere per ‘antico regime’?
Per chi non avesse familiarità con le periodizzazioni abitualmente impiegate dalla storiografia, l'espressione [...] e il ‘nuovo’, fra l’Europa antecedente e l’Europa successiva alla Rivoluzione, non è così netta come Mirabeau sembrava credere: sarà Alexis de Tocqueville a mostrare magistralmente le continuità soggiacenti nonostante lo spartiacque del 1789. Se poi ...
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MALLERE, Ignazio Donaudi conte delle
Vincenzo Sorella
Primogenito di Giovanni Pietro Donaudi e Serafina Moccafi, nacque a Torino il 15 genn. 1744. La famiglia, originaria di Barcelonnette nell'alta [...] . Invece l'attrazione del movimento fisiocratico, di cui pur non ignorava l'Ami des hommes di V. de Riqueti, marchese di Mirabeau e probabilmente gli articoli di Fr. Quesnay per l'Encyclopédie, fu su di lui molto ridotta. Egli ne contestò il nucleo ...
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Parlamento
Augusto Barbera
di Augusto Barbera
Parlamento
Una difficile definizione
Il termine 'parlamento' comprende realtà spesso fra loro non coincidenti, che variano sia nel corso delle diverse [...] era stato infatti votato dall'Assemblea Costituente il 67 novembre del 1789 per vietare l'incarico ministeriale a Mirabeau, incarico che avrebbe rafforzato il governo di Luigi XVI e indebolito l'Assemblea Legislativa.
VI. Spetta al parlamento ...
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LAMBERTENGHI, Luigi Stefano
Carlo Capra
Nacque a Milano il 26 dic. 1739 da Giovanni Francesco e Teresa Pogliaghi. Il padre, di nobile, ma non ricca famiglia di origine comasca e cugino del più noto [...] cose economiche, da J.-F. Melon a F. Véron de Forbonnais, da Montesquieu ad A. Genovesi, da G. de Ustariz al marchese di Mirabeau della Théorie de l'impôt.
Il 14 ott. 1767 P. Verri informava il fratello che il L. "ha avuto un posto di regio ufficiale ...
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Società primitive
Adam Kuper
Introduzione
Il termine 'primitivo' deriva dal latino primitivus, che significa 'primo in ordine di tempo'. In questa accezione è usato in varie lingue europee per indicare [...] 1989).Di fatto, l'idea di civiltà poteva anche essere utilizzata per criticare la decadenza delle società contemporanee. Mirabeau stesso aveva parlato di "falsa civiltà" e di "barbarie della nostra civiltà". Rousseau preferiva una condizione naturale ...
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La repubblica democratica di Baden è uno degli stati della Repubblica federale tedesca, tra i quali, in ordine di grandezza, tiene il quarto posto (kmq. 15.070,87). Le coordinate geografiche dei suoi punti [...] e fu in rapporti con Goethe, Gessner, Pfeffel, Forster, Schoepflin, Voltaire, Klopstock, Herder, Lavater, Jung-Stilling, con i fisiocratici Mirabeau e Du Pont de Nemours. Per l'abolizione della schiavitù della gleba (1783) il margravio divenne il ...
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Diritto
Bruno Paradisi
di Bruno Paradisi
Diritto
sommario: 1. Considerazioni preliminari. 2. Distinzione nella trattazione del diritto nel XX secolo. 3. Rapporto tra morale e diritto. 4. Il positivismo [...] politica fin dal 1792 in una celebre operetta giovanile di Karl Wilhelm von Humboldt, scritta sotto l'influsso del Mirabeau: Ideen zu einem Versuch, die Grenzen der Wirksamkeit eines Staates zu bestimmen.
Il diritto naturale, di cui il Kant ...
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GALIANI, Ferdinando
Silvio De Majo
Nacque a Chieti il 2 dic. 1728, da Matteo, regio uditore in quella città, e da Anna Maria Ciaburri.
Dopo aver seguito gli spostamenti professionali del padre a Lecce, [...] scritti del G. dopo il suo ritorno a Napoli. Nel 1770 scrisse un dialoghetto, Cela revient toujours au même, in cui Mirabeau (che probabilmente è in realtà d'Holbach) e Voltaire discutono se le "scarpe" (cioè le religioni) siano opera della natura o ...
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CONFORTI, Gian Francesco
Pasquale Villani
Nacque a Calvanico, un piccolo paese a pochi chilometri da Salerno, il 7 genn. 1743. Era il secondogenito di una modesta famiglia della piccola borghesia. Dimostrando [...] annullamento del placet regio e dell'exequatur, e respinge egualmente i libri di Voltaire di Mably, di Rousseau, di Raynal, di Mirabeau, di Bayle e così via.
Mably diffonde in tutte le sue opere sentimenti di uguaglianza e di libertà democratica ed è ...
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