artiglieria
Jean-Louis Fournel
Jean-Claude Zancarini
È ben noto che l’apparente disinteresse di M. per il ruolo dell’a. è uno degli argomenti spesso adoperati per rimproverargli una visione erronea [...] in Italia, pochissimi capitani e condottieri sono stati ammazzati dall’a. (cita solo due casi, quello del conte Lodovico della Mirandola e quello del duca di Nemours: II xvii 31). La sua conclusione è dunque chiara:
se gli uomini non dimostrano ...
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SPADA, Leonello
Enrico Ghetti
– Nacque a Bologna nel 1576; la data si ricava dall’epitaffio posto nel duomo di Parma in occasione della sua morte, avvenuta il 17 maggio 1622 all’età di quarantasei [...] di s. Pietro di Caravaggio (Mazza, 2008, p. 330); il Concerto, che Camillo Pamphilj ereditò nel 1743 dal cardinale Ludovico Pico della Mirandola, e fu poi ceduto ai Borghese (De Marchi, 2014, p. 237); il Cristo alla colonna e il David di Dresda ...
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MANFREDI, Astorgio
Isabella Lazzarini
Secondo di questo nome; signore di Faenza con i fratelli Guido Antonio (sino al 1448) e Gian Galeazzo (sino al 1466), nacque l'8 dic. 1412 da Gian Galeazzo e da [...] Ordelaffi, signori di Forlì; nel dicembre 1451 si celebrarono a Faenza le nozze fra Gian Galeazzo e Parisina di Niccolò della Mirandola; nel gennaio 1452 il M., con i primi due figli, Carlo (II) e Galeotto, si recò a Bologna ad accogliere Federico ...
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CORELLA (Coreglia, Coriglia, da Valenza), Miguel (Micheletto, Michelotto)
Franca Petrucci
Benché qualche storico abbia sostenuto, erroneamente, l'origine veneta, nacque in Spagna, a Valenza, da Juan [...] papa, che ne affidò al figlio il comando. Mentre il Valentino si recava a Roma, il suo esercito, al comando di Ludovico della Mirandola, di Ugo di Moncada e del C., rimase ad assediare Ceri, castello degli Orsini, che cadde l'8 aprile. Nel giugno il ...
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CAMBI, Bartolomeo (Bartolomeo da Salutio)
Adriano Prosperi
Nato a Socana, nel Casentino, il 3 apr. 1558 da Giacomo e Camilla, contadini, gli venne imposto il nome di Grazia. Trascorse l'infanzia fra [...] C. nella sua battaglia contro gli ebrei era la richiesta dell'istituzione dei ghetti; nella predicazione tenuta subito dopo a Mirandola egli trattò in maniera particolare di questo argomento e riuscì a ottenere che venisse creato un ghetto.
La tappa ...
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PISA, da
Alessandra Veronese
PISA, da. – I da Pisa traggono origine da due banchieri perugini, Matassia di Sabato e suo figlio Vitale, attivi con certezza almeno dal 1393 nella città toscana (dove a [...] di preziosi codici e protettori di insigni studiosi (come Yohanan Alemanno, maestro di ebraico di Giovanni Pico della Mirandola); ebbero relazioni con intellettuali cristiani (come il giurista Bartolomeo Sozzini, docente presso lo Studio pisano). L ...
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libertà
Stefano De Luca
La possibilità di scegliere il proprio destino
Il problema della libertà, nella cultura occidentale, è stato affrontato da due prospettive diverse: quella religioso-metafisica [...] destino. Nell’Orazione sulla dignità dell’uomo (1486) – che è considerata il ‘manifesto’ dello spirito rinascimentale – Pico della Mirandola immagina che Dio si rivolga ad Adamo nei seguenti termini: «Non ti ho dato né un posto determinato, né un ...
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MONTAGNANA, Bartolomeo
Franco Bacchelli
MONTAGNANA, Bartolomeo. – Nacque a Padova probabilmente verso il 1380 da Giacomo, un chirurgo appartenente a una famiglia originaria di Granarolo Mantovano trasferitasi [...] patria dopo gli studi a Padova stavano curando. Tra i clienti del M. si contano infatti, per esempio, la contessa della Mirandola (consilia 81 e 218 della silloge del 1476), il conte del Palatinato Ludovico (cons. 16), Enrico cancelliere del duca di ...
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mito
Dal gr. μῦϑος «parola, discorso, racconto, favola, leggenda». Nel pensiero filosofico il termine indica, già dall’antichità, il racconto fantastico che non prevede dimostrazione e in questo senso [...] ragione permettendole di innalzarsi verso livelli ulteriori di conoscenza, si ha con il neoplatonismo di Ficino e Pico della Mirandola. Nel commento ai testi di Platone, Ficino (In Convivium, 15-17; In Phaedrum, 2-4) dedica cospicue riflessioni alla ...
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BRANDOLINI, Tiberto (Tiberto da Forlì, Tiberto da Bagnacavallo)
Peter Partner
Figlio del condottiero Brandolino Conte Brandolini di Bagnacavallo, dovette nascere nel primo ventennio del secolo XV. Nel [...] a Cremona, e che accolse con favore la sua defezione e ne stabilì i termini. Il B. si portò poi a Mirandola, mentre la moglie e i figli avevano abbandonato il territorio veneziano. Nel giugno del 1453 si unì apertamente agli Sforzeschi collaborando ...
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mir1
mir1 s. m. [voce russa (pron. ‹m’ir›), propr. «mondo»]. – Forma di organizzazione sociale e politica autonoma, radicata nella tradizione agricola della Russia antica e giunta con adattamenti e modificazioni sino all’epoca moderna: era...
mir2
mir2 s. m. – Tipo di tappeto persiano, considerato tra i migliori della produzione iraniana, lavorato fino al sec. 19° in una zona dell’Iran centro-occid. che comprende le località di Aḥmadābād e di Mirābād, nel distretto di Serabend...