KOTZEBUE, August von
Drammaturgo tedesco, nato a Weimar il 3 maggio 1761, morto a Mannheim il 23 marzo 1819, pugnalato dallo studente Karl Sand. Studiò a Weimar, Jena, Duisburg, mostrando presto - a [...] dialogo, ruoli pieni di efficacia) e i molti difetti, nel suo primo dramma Menschenhass und Reue (1789; il protagonista diventa misantropo, perché tradito dalla moglie; ma questa, a sua volta abbandonata dall'amante, espia il suo peccato con una vita ...
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PIERO di Lorenzo Ubaldini
Serena Padovani
PIERO di Lorenzo Ubaldini (Piero di Cosimo). – Nacque a Firenze il 2 gennaio 1462 (stile moderno). Il nome Piero di Cosimo, con cui è conosciuto, deriva dal [...] e smentite rispetto all’immagine trasmessa dal Vasari, lasciando intravedere che Piero forse non era del tutto il bizzarro misantropo vissuto e morto in solitudine e abbandono, ma apparteneva invece a una famiglia di artigiani benestanti; e, almeno ...
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BORNACCINI, Francesco
Giovanna Piscitelli Gonnelli
Nacque ad Ancona il 5 maggio 1805. Nel 1810 si trasferì insieme con la famiglia a Roma, dove ebbe modo di seguire l'insegnamento musicale di S. Pascali, [...] il 26 ott. 1833, e per il Teatro Valle di Roma l'opera Idue incogniti (libretto di G. Ferretti tratto dal Misantropo di Kotzebue), rappresentata il 5 febbr. 1834. Chiamato a Trieste nel 1834, rimase in questa città per quattordici anni, durante i ...
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Stoppa, Paolo
Nicola Fano
Attore teatrale e cinematografico, nato a Roma il 16 giugno 1906 e morto ivi il 2 maggio 1988. Fornito di uno straordinario talento espressivo e dotatissimo dal punto di vista [...] una dimensione umana dimessa e malinconica: con De Sica in Miracolo a Milano (1951), dove ha l'ingrato ruolo di un misantropo disperato, quindi in Stazione Termini (1953), in L'oro di Napoli, nell'episodio Pizze a credito, accanto a Sophia Loren, in ...
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BRERA, Giovanni
Claudio Rinaldi
BRERA, Giovanni (Gianni)
Nacque a San Zenone al Po, in provincia di Pavia, l’8 settembre 1919, da Carlo (1878-1945), sarto, e Maria Ghisoni (1882-1942). Ultimo di cinque [...] 1945) e tradusse tre commedie di Molière, che furono pubblicate con un suo saggio due anni più tardi (Molière, Il misantropo, Tartufo, L'avaro, con saggio critico introduttivo di G. B., trad. it. di G. Brera, Milano 1947).
Della propria esperienza ...
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LA ROCHEFOUCAULD, François, duca de La R., principe di Marcillac
Diego Valeri
Scrittore francese, nato il 15 settembre 1613 a Parigi, ivi morto il 17 marzo 1680. L'autore delle Réflexions ou Sentences [...] , che s'inizia appunto con la pubblicazione delle Maximes (1665), è di raccoglimento e quasi di solitudine; il misantropo che, filosofando, non aveva concesso grazia neppure al sentimento dell'amicizia, vive ora, nella realtà, una bella amicizia ...
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Famiglia di pittori olandesi. Pieter, detto Bruegel il Vecchio, nacque tra il 1526 e il 1531 forse nel Brabante settentrionale, secondo altri a Capine nei dintorni di Brée; morì nel 1563. Della sua infanzia [...] Griet (coll. Meyer van den Berg), Gesù che porta la croce (Vienna), l'Adorazione dei magi (National Gallery), il Misantropo (Napoli), il Censimento di Betlemme (Bruxelles), la Conversione di S. Paolo (Vienna), Il paese di Cuccagna (coll. Kaufmann a ...
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Letterato e moralista francese, nato il 6 aprile 1741 presso Clermont (Alvernia), morto a Parigi il 13 aprile 1794. Figlio di padre ignoto, fu ammesso al beneficio di una borsa di studio nel collegio parigino [...] che lo tormentò per tutta la vita, si deve tener conto, non meno che della sua nascita, per spiegarsi lo spirito di misantropia che domina nelle sue opere più personali. Collaborò, per aver di che vivere, a un Vocabulaire français, e con una Épitre d ...
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MOLIÈRE, Jean-Baptiste Poquelin
Ferdinando Neri
Nato a Parigi verso la metà di gennaio 1622 (fu battezzato il giorno 15, col nome di Jean; quello di Jean-Baptiste gli fu dato dopo la nascita di un altro [...] fino alle soglie del dramma, effigiando le sue creature più serie, i suoi tipi veramente immortali: il Tartufo, Don Giovanni, il Misantropo. Il primo e l'ultimo, sorti dopo una lunga elaborazione, da un profondo impegno di tutto il genio del M ...
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DANDOLO, Milly
Giovanna Romei
Nacque il 4 genn. 1895 a Milano, nell'agiata famiglia di un chirurgo di origine veneta Alessandro, e di Elvira Janna. Studiò infatti a Castelfranco Veneto e poi in collegio [...] storia di due fratellini partiti alla ricerca del padre disperso in guerra e raccolti da un vecchio, ricco misantropo che si fa conquistare dall'innocenza dei fanciulli. L'impronta cattolica diventa a volte manichea in alcune delle novellette ...
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misantropo
miṡàntropo agg. e s. m. (f. -a) [dal gr. μισάνϑρωπος, comp. di μισο- «miso-» e ἄνϑρωπος «uomo»]. – Di persona che prova un sentimento di odio, di antipatia, di avversione per il genere umano, o che, in senso più ampio, ha carattere...
misantropia
miṡantropìa s. f. [dal gr. μισανϑρωπία; v. misantropo]. – Avversione verso la società, che si manifesta nella ricerca della solitudine e nel rifiuto scontroso di ogni forma di socialità: è un atteggiamento dovuto sia a disprezzo...