Drammaturgo e poeta inglese (Stratford-upon-Avon 1564 - ivi 1616). Terzo degli otto figli dell'agiato commerciante di pellami John (che ricoprì cariche pubbliche a Stratford durante il regno di Maria la [...] non permette all'uomo di integrarsi nella comunità. Altrettanto isolato è il protagonista di Timon of Athens, il misantropo, archetipo rinascimentale ricavato da una pagina di Plutarco, che s'impone come figura michelangiolesca, sbozzata e non finita ...
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DRAGHI, Antonio
Raoul Meloncelli
Nacque a Rimini tra il 17 genn. 1634 e il 16 genn. 1635 come risulta dal certificato di morte conservato nella cattedrale di S. Stefano a Vienna, datato 18 genn. 1700.
Scarsissime [...] musica (libr. N. Minato, 22 nov. 1695, con arie di Leopoldo I, musica di balli di Hoffer, ms. 16017); Timone misantropo, dramma per musica (libr. anonimo. carn. 1696, musica dei balli di Hoffer); Le Piramidi d'Egitto, trattenimento musicale (libr. N ...
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L'Ottocento: matematica. Babbage e le origini del calcolo automatico
John Fauvel
Babbage e le origini del calcolo automatico
Il calcolatore elettronico programmabile, nella sua forma attuale, è figlio [...] ha originato una gran varietà di commenti. Lo scrittore americano Thomas M. Smith, per esempio, afferma: "Il misantropo britannico Charles Babbage fu un innovatore spettacolare, ma un fallimento dal punto di vista ingegneristico. Le macchine che egli ...
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RUCELLAI, Giulio
Daniele Edigati
– Nacque a Firenze il 31 maggio 1702 da Cinzia Tantucci di Siena e da Paolo Benedetto, discendente di un’antica famiglia nobile fiorentina, non più dotata di grandi [...] che fortunata, anche se gli valse la dedica della Locandiera di Carlo Goldoni. Si segnalano in particolare la commedia Il misantropo a caso maritato (Bologna 1748) e la traduzione dell’opera citata di Addison The drummer.
La sua vastissima biblioteca ...
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GARBOLI, Cesare
Raffaele Manica
Nacque a Viareggio il 17 dicembre 1928, sesto figlio (dopo cinque sorelle) di Antonio, ingegnere nato a Intra, in Piemonte, ma di origini lombarde, e di Carolina D’Antoni, [...] di Opere di Natalia Ginzburg, ordinate dall’autrice. Sempre nel 1986 iniziò a collaborare con la Repubblica e tradusse il Misantropo per la regia di Carlo Cecchi al Nicolini di Firenze. L’anno seguente scrisse su Carlo Cassola e su Franco Fortini ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Elisabetta Bartoli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il teatro francese conserva nell’arco di tutto il Seicento una straordinaria vitalità: [...] tragico e d’altronde il suo genio consiste proprio nel non conferire una dimensione univoca ai suoi personaggi: nel caso del Misantropo, ad esempio, è difficile negare che una parte della simpatia di Molière vada ad Alceste, il protagonista, e al suo ...
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BONCOMPAGNI LUDOVISI, Baldassarre
Vincenzo Cappelletti
Nacque a Roma il 10 maggio 1821, secondogenito di don Luigi, principe di Piombino, e di Maria Maddalena Odescalchi. Tra gli studiosi che ebbero [...] - anche al tempo della presa di Roma e dell'annessione della città allo Stato unitario. Ebbe fama di carattere originale e di misantropo, e fu prodigo del suo per gli studi ma anche per scopi caritatevoli. Prescelto nel '47 fra i trenta che furono ...
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CAJUMI, Arrigo
Felice Del Beccaro
Nato, di famiglia modenese, a Torino il 22 ott. 1899 da Catullo e da Imelda Zironi, iniziò gli studi di ragioneria, avendo quali insegnanti di materie letterarie A. [...] una rapida apertura su di un mondo intimo tenuto gelosamente segreto.
Negli anni giovanili, aveva tradotto dal Molière (Il misantropo, Torino 1924) e da Th. E. Lawrence (La rivoltanel deserto, Milano 1930), nonché da G. L. Strachey; commentò le ...
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RITRATTO
Eugenia STRONG
Giulio Carlo ARGAN
Giulio FARINA
Giovanni VACCA
. Antichità. - A noi moderni il ritratto si presenta come manifestazione individuale di vita; esso, come lo ha definito un [...] gruppo di Licurgo, offre un voluto contrasto col Sofocle lateranense, raffigura Euripide secondo la tradizione, che ne fa un misantropo amareggiato e arcigno, in continuo conflitto con l'ordine delle cose (Hekler, 89). Un altro aspetto del poeta, che ...
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Fu già definita (Aristot., Poet., 21; Cicer., Orat, 94; Quintil., IX, 2, 46) una metafora continuata; e veramente, a considerarla nei termini stretti, ha una fondamentale attinenza con l'espressione metaforica [...] Gelli (1498-1563) ci troviamo dinanzi alle imitazioni di Luciano, così spesso allegorizzante; le quali imitazioni, dal Timone il Misantropo del Boiardo a frequenti pagine dei giornali di Gasparo Gozzi (e in Francia si rammentino i Dialogues des Morts ...
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misantropo
miṡàntropo agg. e s. m. (f. -a) [dal gr. μισάνϑρωπος, comp. di μισο- «miso-» e ἄνϑρωπος «uomo»]. – Di persona che prova un sentimento di odio, di antipatia, di avversione per il genere umano, o che, in senso più ampio, ha carattere...
misantropia
miṡantropìa s. f. [dal gr. μισανϑρωπία; v. misantropo]. – Avversione verso la società, che si manifesta nella ricerca della solitudine e nel rifiuto scontroso di ogni forma di socialità: è un atteggiamento dovuto sia a disprezzo...