RUCELLAI, Giulio
Daniele Edigati
– Nacque a Firenze il 31 maggio 1702 da Cinzia Tantucci di Siena e da Paolo Benedetto, discendente di un’antica famiglia nobile fiorentina, non più dotata di grandi [...] che fortunata, anche se gli valse la dedica della Locandiera di Carlo Goldoni. Si segnalano in particolare la commedia Il misantropo a caso maritato (Bologna 1748) e la traduzione dell’opera citata di Addison The drummer.
La sua vastissima biblioteca ...
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GARBOLI, Cesare
Raffaele Manica
Nacque a Viareggio il 17 dicembre 1928, sesto figlio (dopo cinque sorelle) di Antonio, ingegnere nato a Intra, in Piemonte, ma di origini lombarde, e di Carolina D’Antoni, [...] di Opere di Natalia Ginzburg, ordinate dall’autrice. Sempre nel 1986 iniziò a collaborare con la Repubblica e tradusse il Misantropo per la regia di Carlo Cecchi al Nicolini di Firenze. L’anno seguente scrisse su Carlo Cassola e su Franco Fortini ...
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BONCOMPAGNI LUDOVISI, Baldassarre
Vincenzo Cappelletti
Nacque a Roma il 10 maggio 1821, secondogenito di don Luigi, principe di Piombino, e di Maria Maddalena Odescalchi. Tra gli studiosi che ebbero [...] - anche al tempo della presa di Roma e dell'annessione della città allo Stato unitario. Ebbe fama di carattere originale e di misantropo, e fu prodigo del suo per gli studi ma anche per scopi caritatevoli. Prescelto nel '47 fra i trenta che furono ...
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CAJUMI, Arrigo
Felice Del Beccaro
Nato, di famiglia modenese, a Torino il 22 ott. 1899 da Catullo e da Imelda Zironi, iniziò gli studi di ragioneria, avendo quali insegnanti di materie letterarie A. [...] una rapida apertura su di un mondo intimo tenuto gelosamente segreto.
Negli anni giovanili, aveva tradotto dal Molière (Il misantropo, Torino 1924) e da Th. E. Lawrence (La rivoltanel deserto, Milano 1930), nonché da G. L. Strachey; commentò le ...
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BOIARDO, Matteo Maria
Fiorenzo Forti
Nacque a Scandiano, castello del Reggiano, quando il Sole appariva nella costellazione dei Gemelli (son. 78), quindi fra il 21 maggio e il 21 giugno, nel 1441 o, [...] dagli antichi amici e riportato alla ricchezza da Giove, si vede rifiorire intorno la folla dei parassiti, ma, fattosi "misantropo", li scaccia, è ampliata con un prologo posto in bocca allo stesso Luciano e complicata con una vicenda di tipo ...
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ALFIERI, Vittorio
Mario Fubini
Nacque in Asti il 16 genn. (non 17, come è detto nella Vita) 1749 da Antonio Alfieri e da Monica Maillard de Tournon: fu battezzato col nome dell'avo materno Vittorio [...] a cui tanto doveva rimanere ignoto della civiltà e più delle esigenze del tempo e della nazione.
«Impaziente per natura, misantropo per orgoglio, passeggiò per l’Italia come per un cimitero, senza intendere la voce segreta che usciva da quel silenzio ...
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misantropo
miṡàntropo agg. e s. m. (f. -a) [dal gr. μισάνϑρωπος, comp. di μισο- «miso-» e ἄνϑρωπος «uomo»]. – Di persona che prova un sentimento di odio, di antipatia, di avversione per il genere umano, o che, in senso più ampio, ha carattere...
misantropia
miṡantropìa s. f. [dal gr. μισανϑρωπία; v. misantropo]. – Avversione verso la società, che si manifesta nella ricerca della solitudine e nel rifiuto scontroso di ogni forma di socialità: è un atteggiamento dovuto sia a disprezzo...