Laurie, Hugh (propr. James Hugh Calum). – Attore britannico (n. Oxford 1959). Dopo gli studi di antropologia e archeologia a Cambridge, dall'inizio degli anni Ottanta ha lavorato per la televisione in [...] È con la serie televisiva House M.D. (2004-2012), in cui interpreta la parte del medico Gregory House, cinico e misantropo ma geniale, che L. ha ottenuto eccezionale notorietà. Per tale interpretazione ha ricevuto due Golden globe (2006 e 2007) e il ...
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Poeta (Roma 1791 - ivi 1863). Fondatore (1813) dell'Accademia Tiberina, per tutta la vita scrisse poesie in italiano, che, considerate sino a oggi come un'esperienza decisamente negativa dell'arte belliana, [...] d'impieghi che successivamente abbandonava, preoccupato anche soverchiamente di questioni economiche, negli ultimi tempi addirittura misantropo, bigotto, censore teatrale pedante, spaventato dagli eventi del 1848-49, intransigente sostenitore di quel ...
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Poeta inglese (Londra 1788 - Missolungi 1824). Discendente da una nobile e antica famiglia d'origine normanna, succedette (1798) nel titolo e nei beni del prozio. Nel 1803 concepì per Mary Anne Chaworth [...] di guida poetica dei paesi visitati, che al loro apparire (1812) ebbero improvviso e larghissimo successo. Nel pellegrino misantropo e ribelle il B. tracciò anche un autoritratto idealizzato. Lo stesso tipo si ritrova nelle novelle in versi: The ...
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BARTOLENA, Giovanni
Giorgio Di Genova
Nacque a Livomo, da antica e ricca famiglia, il 24 giugno 1866 (erroneamente alcuni riportano come data della sua nascita il 1869, altri il 1870). Nipote del pittore [...] chi mai fossero Ensor e Van Gogh.
Dopo la personale di Milano il B. continuò la sua esistenza di pittore solitario e misantropo, concludendola, povero e abbandonato, a Livorno il 26 febbr. 1942 nel letto d'un ospedale.
Subito dopo la sua morte ne fu ...
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Martóne, Mario. - Regista teatrale e cinematografico italiano (n. Napoli 1959). Dopo alcune prove sperimentali (Avventure al di là di Thule, Faust), fondò nel 1978 il gruppo teatrale Falso Movimento, proponendo, [...] della prosa di autori classici e contemporanei (Filottete, 1987; Rasoi di Enzo Moscato, 1991; Riccardo II, 1993; Il misantropo, 1995; I sette contro Tebe, in collab. con Andrea Renzi, 1996). Nel 1992 ha realizzato il suo primo lungometraggio ...
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Scrittore nederlandese (Batavia 1874 - Amsterdam 1946). Costretto a interrompere gli studî, s'interessò al teatro, frequentò gli ambienti letterarî e compì diversi viaggi, soggiornando a lungo in Italia [...] naturalismo. Nelle opere successive (De wereld een dansfeest "Il mondo una festa da ballo", 1937; De mensenhater "Il misantropo", 1941), si ripropone l'elemento romantico, e la realtà viene percepita da S. come multiforme e imperscrutabile. Postumi ...
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Commediografo greco (Atene 344-43 o 342-41 - ivi 293-92 o 291-90 a. C.). Figlio di un ricco cittadino, Diopeite, e nipote del commediografo Alessi. Sebbene la tradizione lo consideri scolaro di Teofrasto [...] 600 dell'Arbitrato. Di M. si possiede ora una commedia pressoché intera, in 969 versi, il Δύσκολος (o Μισάνθρωπος, il Misantropo), conservata in alcuni fogli di un codice papiraceo (forse della metà del 3º sec. d. C.) proveniente dalla collezione ...
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Swift, Jonathan
Margherita d’Amico
La satira spietata dell’umanità
Jonathan Swift è uno dei massimi scrittori di lingua inglese: la sua opera più celebre è il romanzo I viaggi di Gulliver, pubblicato [...] la carriera ecclesiastica.
Quanto all’impegno politico, Swift (sprezzante anticonformista, difensore dei deboli ma anche ambizioso e misantropo) in un primo periodo milita negli ambienti liberali whigs (liberalismo) poi se ne distacca per passare fra ...
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PIERO di Lorenzo Ubaldini
Serena Padovani
PIERO di Lorenzo Ubaldini (Piero di Cosimo). – Nacque a Firenze il 2 gennaio 1462 (stile moderno). Il nome Piero di Cosimo, con cui è conosciuto, deriva dal [...] e smentite rispetto all’immagine trasmessa dal Vasari, lasciando intravedere che Piero forse non era del tutto il bizzarro misantropo vissuto e morto in solitudine e abbandono, ma apparteneva invece a una famiglia di artigiani benestanti; e, almeno ...
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BORNACCINI, Francesco
Giovanna Piscitelli Gonnelli
Nacque ad Ancona il 5 maggio 1805. Nel 1810 si trasferì insieme con la famiglia a Roma, dove ebbe modo di seguire l'insegnamento musicale di S. Pascali, [...] il 26 ott. 1833, e per il Teatro Valle di Roma l'opera Idue incogniti (libretto di G. Ferretti tratto dal Misantropo di Kotzebue), rappresentata il 5 febbr. 1834. Chiamato a Trieste nel 1834, rimase in questa città per quattordici anni, durante i ...
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misantropo
miṡàntropo agg. e s. m. (f. -a) [dal gr. μισάνϑρωπος, comp. di μισο- «miso-» e ἄνϑρωπος «uomo»]. – Di persona che prova un sentimento di odio, di antipatia, di avversione per il genere umano, o che, in senso più ampio, ha carattere...
misantropia
miṡantropìa s. f. [dal gr. μισανϑρωπία; v. misantropo]. – Avversione verso la società, che si manifesta nella ricerca della solitudine e nel rifiuto scontroso di ogni forma di socialità: è un atteggiamento dovuto sia a disprezzo...