I miserabili
Stefano Della Casa
(Italia 1947, 1948, prima parte Caccia all'uomo, seconda parte Tempesta su Parigi, bianco e nero, 185m); regia: Riccardo Freda; produzione: Carlo Ponti per Lux; soggetto: [...] che vede i rivoluzionari invadere le piazze di una Parigi sapientemente ricostruita sul piazzale del Centro Sperimentale. I miserabili mostra la tipica grande cura della Lux Film nelle ricostruzioni e nei costumi, e fu la prima produzione importante ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Tommaso Braccini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le trasformazioni sociali ed economiche dell’Europa nel corso del Seicento contribuiscono [...] capelli e barba alla francese: ai due lati gli pendevano due lunghe trecce come code di cavallo, e aveva la barba così miseramente acconciata e spelacchiata che solo pochi peli si salvavano tra la bocca e il naso: così pochi che si faceva fatica a ...
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Les misérables (I miserabili) Romanzo in tre volumi (1862) dello scrittore francese V. Hugo (1802-1885).
La trama, ricca di personaggi e di episodi come quella di un poema, si svolge negli ambienti più [...] ; e più tardi a Parigi, l'amore di Cosetta e di un giovane rivoluzionario, Mario, che viene salvato da Valjean.
Dal romanzo sono stati tratti numerosi adattamenti teatrali e cinematografici, tra i quali si ricorda il film I miserabili di R. Freda. ...
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Personaggio letterario del romanzo Les misérables (I miserabili, 1862) dello scrittore francese V. Hugo (1802-1885); è il poliziotto che per anni insegue Valjean. Quando questi, durante la fuga successiva [...] all'arresto, gli risparmia la vita, dilaniato tra il senso del dovere e il debito di riconoscenza, si toglie la vita ...
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Attrice italiana (n. Milano 1934). Interprete sensibile di personaggi fragili e sentimentali, è diventata popolare attraverso due sceneggiati televisivi, Il mulino del Po (1963) e I miserabili (1965). [...] Tra le sue interpretazioni teatrali: Arlecchino servitore di due padroni di C. Goldoni (1955, regia di G. Strehler); Le notti bianche di F. Dostoevskij (1964); L'amica delle mogli di L. Pirandello (1968); ...
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Nato il 6 maggio 1851 a Courtenay, morto l'11 febbraio 1925 a Parigi. Volontario nella guerra del 1870, poi impiegato, frequentò con simpatia umana i miserabili, i rifiuti sociali della metropoli francese, [...] ne ricercò e rivelò la vita, l'anima, il gergo; fu il loro cantore amaro e pietoso. Poeta, musicista, poi interprete, lasciato l'impiego, diede fama leggendaria alla taverna dello Chat noir, creando la ...
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Scrittore ucraino (Velykyj Kut, Cherson, 1880 - Mougins, Cannes, 1951); fu espulso dall'univ. per la sua attività rivoluzionaria. Nelle sue opere, vietate dalla censura sovietica, descrisse con piglio [...] impressionistico e arguto umorismo la vita dei rivoluzionarî, dei miserabili e della classe operaia (Dysarmonija "Disarmonia", 1906; Velykyj Moloch "Il grande Moloch", 1907; Brechnija "La menzogna", 1910; Čorna pantera i bilyj vedmid "La pantera nera ...
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SALVEZZA, Esercito della (Salvation Army)
Organizzazione di tipo militare, fondata per scopi religiosi e sociali da William Booth (v.). Il Booth, un metodista seguace dei movimenti revivalisti (v. risveglio), [...] nel 1865, coadiuvato dalla moglie Caterina Mumford, una missione cristiana a Whitechapel, uno dei quartieri più popolari e miserabili di Londra. I convertiti erano riuniti in piccoli gruppi, strettamente sorvegliati da un fiduciario del Booth. Il ...
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Genna, Giuseppe
Gènna, Giuseppe. – Scrittore e blogger (n. Milano 1969). Ha cominciato la sua carriera come poeta e redattore della rivista Poesia negli anni Novanta del 20° secolo. Attivista culturale [...] in Internet, fondatore della rivista online I Miserabili e animatore della webzine Carmilla, ha esordito come narratore con spy stories e noir (Catrame, 1999; Nel nome di Ishmael, 2001). Nel 2004 ha pubblicato con V. Evangelisti e il gruppo Wu Ming 1 ...
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miserabile
miṡeràbile agg. [dal lat. miserabĭlis, der. di miserari «avere pietà, commiserare»]. – 1. a. letter. Degno di essere commiserato per la sua triste sorte, per la sua infelicità, e sim.: avendo dinanzi agli occhi l’esempio m. di Prato...
miserando
miṡerando agg. [dal lat. miserandus, gerundivo di miserari «avere compassione»], letter. – Che desta profonda commiserazione o è tale da meritarla, di solito con riferimento a cosa o a condizione: condurre una vita m.; fare una m....