Les misérables (I miserabili) Romanzo in tre volumi (1862) dello scrittore francese V. Hugo (1802-1885).
La trama, ricca di personaggi e di episodi come quella di un poema, si svolge negli ambienti più [...] ; e più tardi a Parigi, l'amore di Cosetta e di un giovane rivoluzionario, Mario, che viene salvato da Valjean.
Dal romanzo sono stati tratti numerosi adattamenti teatrali e cinematografici, tra i quali si ricorda il film I miserabili di R. Freda. ...
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Personaggio letterario del romanzo Les misérables (I miserabili, 1862) dello scrittore francese V. Hugo (1802-1885); è il poliziotto che per anni insegue Valjean. Quando questi, durante la fuga successiva [...] all'arresto, gli risparmia la vita, dilaniato tra il senso del dovere e il debito di riconoscenza, si toglie la vita ...
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Scrittore ucraino (Velykyj Kut, Cherson, 1880 - Mougins, Cannes, 1951); fu espulso dall'univ. per la sua attività rivoluzionaria. Nelle sue opere, vietate dalla censura sovietica, descrisse con piglio [...] impressionistico e arguto umorismo la vita dei rivoluzionarî, dei miserabili e della classe operaia (Dysarmonija "Disarmonia", 1906; Velykyj Moloch "Il grande Moloch", 1907; Brechnija "La menzogna", 1910; Čorna pantera i bilyj vedmid "La pantera nera ...
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Scrittore greco (Creta 1861 - Atene 1920). Giornalista, autore di novelle e racconti d'ispirazione naturalistica ambientati nel mondo cretese (si segnala, anche per il sottile umorismo, ῾Ο Πατούχας, 1892; [...] trad. it. Patuchas, 1988), affrontò i temi del disagio urbano nel romanzo Οἱ ἄϑλιοι τῶν ᾿Αϑηνῶν ("I miserabili di Atene", 1895). Con Μιὰ πρώτη ἀγάπη ("Primo amore", 1920), di nuovo ispirato all'isola natale, sperimentò accenti di tenero lirismo e una ...
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Pseudonimo dello scrittore François Carcopino Tusoli (Nouméa, Nuova Caledonia, 1886 - Parigi 1958). Tra le sue opere si ricordano le prose narrative (Jésus-la-Caille, 1914; Scènes de la vie de Montmartre, [...] au quartier latin (1927), Nostalgie de Paris (1941), ecc. La sua opera è particolarmente notevole per l'acutezza con la quale analizza il mondo di criminali e di miserabili che rappresenta, giungendo a un'amara polemica contro la società borghese. ...
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VINNIČENKO, Volodimir
Scrittore ucraino, nato presso Cherson nel 1880 da famiglia contadina. Insegnò per qualche tempo all'università di Kiev, da dove venne allontanato per la sua attività rivoluzionaria [...] ricollegato varie volte, per motivi più che altro contenutistici, a quello di M. Gor′kij. Descrive la vita dei miserabili e dei vagabondi e cerca di destare una coscienza socialmente rivoluzionaria. Se una parte della sua produzione resta appesantita ...
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PALUMBO, Nino
Vincenzo Caporale
PALUMBO, Nino. – Secondogenito di Domenico, artigiano, e Gaetana Moscatelli, nacque a Trani il 15 aprile 1921.
All’età di undici anni si trasferì con la famiglia a Bari; [...] ginnasiali, presso il liceo Orazio della città. Tra i pochissimi libri cui ebbe accesso nell’adolescenza, si contano I miserabili, Il conte di Montecristo, I promessi sposi. Nel 1938, persistendo le difficoltà finanziare del padre, l’intera famiglia ...
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Scrittore romeno (Bolintinul-din-Vale 1819 - Bucarest 1872). Di cognome Cosmad, assunse quello di B. dal nome del villaggio natio. Durante i moti rivoluzionarî valacchi del 1848, cui prese parte attiva, [...] egli stesso in francese e fece stampare sotto il titolo Brises d'Orient (1866). È autore dell'epopea Traianida e del poema byroniano Conrad. Traduttore de I Miserabili, fu con Manoil (1855) e con Elena (1862) uno dei fondatori del romanzo romeno. ...
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Hugo, Victor
Anna Maria Scaiola
Il maestro degli intrecci e dei colpi di scena
La vita dello scrittore francese Victor Hugo ha coinciso, dal 1802 al 1885, con le vicende del secolo. Nelle sue opere, [...] poco colto. Ha allora orchestrato in una stessa opera vari piani di lettura. Per esempio, il lungo romanzo I miserabili ha un intreccio poliziesco (il commissario Javert segue le tracce dell'ergastolano evaso Jean Valjean che ha cambiato identità) ma ...
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miserabile
miṡeràbile agg. [dal lat. miserabĭlis, der. di miserari «avere pietà, commiserare»]. – 1. a. letter. Degno di essere commiserato per la sua triste sorte, per la sua infelicità, e sim.: avendo dinanzi agli occhi l’esempio m. di Prato...
miserando
miṡerando agg. [dal lat. miserandus, gerundivo di miserari «avere compassione»], letter. – Che desta profonda commiserazione o è tale da meritarla, di solito con riferimento a cosa o a condizione: condurre una vita m.; fare una m....