LUSCHINO, Benedetto (Bettuccio)
Simone Ragagli
Nacque tra il marzo e il settembre del 1470 a Firenze, nel quartiere di S. Croce, nono figlio di Paolo di Matteo, anziano orafo, e di Domenica. Durante [...] , affrontati anche dal Savonarola nelle sue ultime due opere, composte nei giorni immediatamente precedenti la morte: i commenti ai salmi Miserere e In te Domine speravi. Anche il Fons vitae, che risale all'arco di tempo 1513-18, si presenta con ...
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FERRARESI, Adriano
Harula Economopoulos
Nacque a Roma da Luisa e da Filippo il 25 febbr. 1851; fin da giovane fu particolarmente interessato allo studio della letteratura e alla pratica della poesia [...] i soci appartenenti alla Associazione degli acquarellisti di Roma e alla sedicesima mostra della Società espose tre acquerelli Ifiori della Vergine, Miserere mei Deus e Costume del 1600 (Catal., Roma 1891, p. 14 nn. 127 s., p. 17 n. 163).
Oltre all ...
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CORSI (Corso), Giuseppe (detto anche Corso da Celano, il Celano, Celani)
Raoul Meloncelli
Nacque a Celano (L'Aquila) nel maggio 1630 (Natali), ma nessuna testimonianza diretta ha potuto finora convalidare [...] irta di difficoltà per i numerosi cambiamenti di tonalità, di ritmo e per la continua varietà delle modulazioni più ardite che misero in difficoltà i suoi rivali. La cantata dal titolo "Era la notte e lo stellato cielo" per soprano e basso continuo ...
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CORDANS, Bartolomeo
Giuseppe Radole
Nato a Venezia nel 1700 circa, entrò giovanissimo (1712) nell'Ordine dei francescani osservanti, dove, oltre agli studi umanistici, filosofici e teologici, portò [...] requiem a tre voci e organo; Requiem; Salmi pel Vespro della Domenica e Vespro di Natale a due voci e organo; Miserere; Introito di Pentecoste;mottetti vari.
L'elenco aggiornato delle opere dei C. è stato pubblicato da Albino Perosa, che ha tuttavia ...
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MAROTTA, Erasmo.
Anna Tedesco
– Nacque a Randazzo (presso Catania) da Francesco e da Salvuzza Svendroli il 24 febbr. 1576 e fu battezzato il giorno seguente nella chiesa parrocchiale di S. Nicolò (Policastro, [...] il 6 ott. 1641.
Oltre alle opere citate si conserva manoscritta la parte del tenore di alcuni brani appartenenti alla raccolta Miserere e Motteti per li venerdì di Quaresima (Palermo, Arch. della Casa professa dei gesuiti: Calagna) e il mottetto in ...
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POLI, Giuseppe Saverio
Antonio Borrelli
POLI, Giuseppe Saverio. – Nacque a Molfetta il 28 ottobre 1746, da Vitangelo ed Eleonora Corleo, in una famiglia benestante, originaria di Chioggia.
Compiuti [...] saggio sulla calamita e sulla sua virtù medicinale, Palermo 1811 e Napoli 1816; Traduzione in versi italiani del Miserere e del De profundis, Napoli 1824; De Pterotrachea observationes posthumae, in Atti del Reale Istituto d’incoraggiamento alle ...
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CAPOCCI, Gaetano
Enza Venturini
Nacque a Roma il 16 ott. 1811 da Paolo, impiegato all'impresa dei Lotti, e da Giacinta Botticelli. Seguì gli studi letterari nel seminario di Anagni, poi quelli filosofici [...] Recordare Domine a cinque voci [soprano, contralto, due tenori, basso] e coro, senza accompagnamento, il Christus, gli "improperi", i Miserere; unoa sei voci con coro a otto parti reali, scritto per la cappella Sistina, eseguito per la prima volta un ...
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Città della provincia di Bari, sul mare Adriatico, a 8 km. di distanza dal confine della Capitanata, che è per lungo tratto segnato dal fiume Ofanto, a SE. della cui foce sorge la città. Fino al 1927 è [...] , del sec. XIII, lavoro firmato da Simeone da Ragusa, abitante in Trani: Incola tranensis sculpsit Simeon Raguseus, Domine miserere. Nella lunetta, entro nicchie ad archetti centinati ed esili colonnine, a guisa di pentittico è un bassorilievo con la ...
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SCARLATTI, Domenico (Giuseppe Domenico). – Nacque a Napoli il 26 ottobre 1685, sesto di dieci figli di Antonia Anzalone e di Alessandro Scarlatti, musicista palermitano che l’anno prima si era trasferito [...]
Del considerevole incremento di composizioni ecclesiastiche che il servizio vaticano dovette comportare rimangono scarse tracce, in particolare due Miserere conservati nel fondo della cappella Giulia e forse il famoso Stabat mater a 10 voci (edito a ...
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mi (me, m', mee, mel, men)
Riccardo Ambrosini
1. Le forme oblique del pronome di I singol. comprendono quelle toniche, me, usata dopo preposizione tranne in un limitato numero di casi in alcuni dei quali [...]
Tra gli esempi più notevoli di me in sesta sede, in una cesura dal tono acuto e spesso retoricamente ricercata, si ricordi: If I 65 " Miserere di me ", gridai a lui; XLII 72 ingiusto fece me contra me giusto, e 151 Io fei gibetto a me de le mie case ...
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miserere
miṡerère s. m. e v. intr. [voce lat., 2a pers. sing. dell’imperat. di misereri «avere pietà»; quindi: «abbi pietà, abbi misericordia»]. – 1. s. m., invar. a. Nome di uno, il più noto, dei sette salmi penitenziali, così detto dalla...
miserabile
miṡeràbile agg. [dal lat. miserabĭlis, der. di miserari «avere pietà, commiserare»]. – 1. a. letter. Degno di essere commiserato per la sua triste sorte, per la sua infelicità, e sim.: avendo dinanzi agli occhi l’esempio m. di Prato...