CELLI, Angelo
Arnaldo Cantani
Marina De Marinis
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Nacque a Cagli (Pesaro) da Cristoforo e da Teresa Amatori il 25 marzo 1857. Di modeste condizioni, rimase presto orfano e poté proseguire gli studi [...] la malaria in Italia, in Ann. di medicina navale, XIII [1907], pp. 585-605). Particolare interesse rivolse alle modalità di somministrazione del chinino ai bambini, indicandone la forma migliore nel tannato di chinina in cioccolatini, che fu presto ...
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AMANTEA, Giuseppe
Tullio Manzoni
Nato a Grimaldi, in provincia di Cosenza, il 24 marzo 1885 da Francesco Saverio e da Maria Nigro, dopo gli studi liceali seguendo la famiglia si trasferì a Roma, ove [...] ) mediante stricninizzazione di aree sensoriali (ad esempio, visiva e uditiva) e stimolando l'animale con stimoli di modalità appropriata (stimoli fotici o acustici). In questo caso il clono si manifesta dapprima a carico dei muscoli correlati ...
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CESARIS-DEMEL, Antonio
Mario Crespi
Nacque a Verona il 2 agosto del 1866 da Pietro e da Maria Borsa. Studiò medicina e chirurgia nell'università di Torino, dove si laureò nel 1890. Fin da studente aveva [...] megacariociti, in Arch. per le scienze med., XXXVIII [1914], pp. 351-365; Sulla funzione piastrinopoietica dei megacariociti e sulla modalità della loro penetrazione in circolo, in Pathologica, VII [1915], pp. 317-322; Le piastrine, in Arch. per le ...
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DI CRISTINA, Giovanni
Giuseppe Armocida
Nacque il 12 sett. 1875, da Pietro e da Maria Antonia Pincitore, a Palermo, ove nel 1902 si laureò in medicina e chirurgia. Si dedicò già da studente a studi [...] proposto nel 1913 da A. Castellani, ma nel 1914 il D. e il Caronia fissarono le dosi proporzionate all'età e le modalità di applicazione nella via di somministrazione endovenosa. Dal 1915 al 1929 vennero curati circa 450 casi con il 90% di guarigione ...
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DE SANCTIS, Carlo
Alberto Zanobio
Nacque il 4 maggio 1888 a Ficulle allora in provincia di Perugia (oggi prov. di Terni) da Sante e da Ersilia Ottaviani, di origine umbra. Conseguì il diploma di laurea [...] avrebbe dovuto comprendere ogni deviazione dell'individuo da un comportamento socialmente adeguato, in quanto questa era la modalità espressiva di una anormalità psichica: per questo egli sosteneva che la criminalità era una forma di patologia ...
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MALAN, Edmondo (Edmondo Dino Raul)
Antonia Francesca Franchini
Nacque a Torino il 22 marzo 1910 da Arnaldo, clinico otorinolaringoiatra dell'ateneo torinese, e da Maria Edmea Hahn, entrambi di formazione [...] aumento delle richieste, a dover fronteggiare complessi problemi organizzativi riguardanti soprattutto le liste d'attesa e le modalità di prelievo e di trapianto degli organi, in considerazione anche dell'esperienza maturata da altri Paesi, nel ...
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PETRONI, Alessandro Trajano
Elisa Andretta
PETRONI (Petronio, Petrone), Alessandro Trajano. – Nacque intorno al 1510 a Civita Castellana da Francesco, membro di un’altolocata famiglia locale. Sposò [...] , II, 1567, pp. 1-215).
I primi sei libri sono incentrati sulle origini e le cause del morbo (I), le sue modalità di trasmissione, sui metodi per diagnosticarlo e i criteri su cui fondare una prognosi (II), sulla terapia (III) e in particolare sull ...
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BENEDETTI, Alessandro
Mario Crespi
Nato a Legnago intorno al 1450, studiò medicina sotto la guida di A. Benivieni e di G. A. Merula, laureandosi a Padova nel 1475. L'educazione classicistica e il desiderio [...] di sezionare: di tale malattia, che probabilmente distinse dalla blenorragia, mise in luce la natura infettiva e le modalità di contagio (peraltro, senza addebitare alle truppe francesi la colpa di averla introdotta in Italia, ma parlandone come ...
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ERCOLANI, Giovanni Battista
Alessandro Porro
Nacque a Bologna il 27 dic. 1817 (secondo alcune fonti 1819) dal conte Filippo e dalla contessa Rosalba de' Lisi. Attratto dagli studi naturalistici, all'età [...] fu l'aver definito un tipo anatomico di placenta valido per tutti i mammiferi e aver formulato l'ipotesi di un'unica modalità di nutrizione del feto. Alla difesa delle sue teorie sulla genesi placentare e sulla separazione fra vasi fetali e sangue ...
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LIVI, Carlo
Giuseppe Armocida
Nacque a Prato l'8 sett. 1823 da una famiglia di commercianti. Completò gli studi superiori nella città natale, dapprima presso il collegio Cicognini, poi al seminario, [...] Brierre de Boismont che aveva criticato un passo di questo lavoro rivendicante a V. Chiarugi la priorità delle nuove modalità di assistenza ai folli generalmente attribuita a Pinel, il L. rispose con un lungo e documentato articolo comparso dapprima ...
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modalita
modalità s. f. [der. di modale2]. – 1. Modo particolare di essere, di presentarsi (di un fatto, di un fenomeno, di un rapporto); si usa per lo più al plur.: stabilire le m. della consegna; spiegare le m. d’impiego dell’apparecchio;...