È termine recente, forse comparso per la pri ma volta, nel 1971, nel titolo di un volume dell'oncologo V.R. Potter: Bioethics: bridge to the future. L'autore l'intende come ripristi no di rapporti tra [...] Un requisito indispensabile rimane, comunque, la riduzione al minimo dei rischi per il paziente, attraverso un adeguato studio del modelloanimale, e la conformità alla regola del consenso volontario e cosciente del malato, o dei genitori nel caso si ...
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società Insieme di individui o parti uniti da rapporti di varia natura, tra cui si instaurano forme di cooperazione, collaborazione e divisione dei compiti, che assicurano la sopravvivenza e la riproduzione [...] sviluppa non tanto in base all’istinto, come avviene nelle s. animali, quanto attraverso un insieme di credenze e di rappresentazioni in senso lato culturali, comprendenti valori e modelli di comportamento. Di qui il nesso inscindibile tra s. umana e ...
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scienza Insieme delle discipline fondate essenzialmente sull’osservazione, l’esperienza, il calcolo, o che hanno per oggetto la natura e gli esseri viventi, e che si avvalgono di linguaggi formalizzati.
In [...] con l’uso del microscopio rivelò parti mai vedute di animali e vegetali. Con l’affermarsi del razionalismo cartesiano gran parte del linguaggio) e l’altro la logica formalizzata sul modello della matematica.
Dopo la nascita della meccanica newtoniana, ...
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Per I. si intende sia l’età della storia d’Europa compresa tra la conclusione delle guerre di religione del 17° sec. o la rivoluzione inglese del 1688 da un lato e la Rivoluzione francese del 1789 dall’altro, [...] , Buffon; mentre l’anatomia comparata e la tassonomia vegetale e animale – ancora rigidamente fissista nei suoi fondatori, J. Ray e philosophes e nella volontà di ricondurre la politica ai modelli esplicativi delle scienze. Voltaire dette l’avvio a ...
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spazio Sostantivo polisenso che designa in generale un’estensione compresa tra due o più punti di riferimento. Può essere variamente interpretato a seconda che lo si consideri dal punto di vista filosofico, [...] ’incidenza, il parallelismo, l’esistenza di parallelogrammi ecc. Un modello dello s. affine a 3 dimensioni è fornito dall’ordinario s probabilmente in rapporto alla reazione di stress subita dall’animale e, in qualche caso, al maggior assorbimento di ...
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In senso oggettivo, il complesso di norme giuridiche, che comandano o vietano determinati comportamenti ai soggetti che ne sono destinatari, in senso soggettivo, la facoltà o pretesa, tutelata dalla legge, [...] maltrattamenti nei confronti degli animali, la L. 189/2004 (➔ maltrattamento degli animali).
Il d. legge delle dodici tavole, fornì a lungo modelli ai d. europei ed extrauropei. Un primo modello si configurò in epoca repubblicana, con il ...
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Processo legato alla genesi di una modificazione (traccia mnestica) di un substrato, organico o non, attraverso il quale un determinato effetto persiste e diviene suscettibile di rimanifestarsi nel corso [...] posto in evidenza come allevando due gruppi di animali fin dalla nascita in condizioni ambientali completamente differenti vissuta. Schiettamente psicologistica, e anch’essa non estranea al modello del deposito, è la concezione esposta da B. Russell ...
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Filosofo greco (Atene 428 o 427 a. C. - ivi 348 o 347). Era di famiglia agiata e nobile; la tradizione racconta che gli era stato inizialmente imposto il nome del nonno, Aristocle, e che quello di Πλάτων [...] sua essenza e che cosa distingua un uomo da un cavallo. Modelli o criterî oggettivi e puramente intellettivi in base a cui poter pensare esistenze corporee, non soltanto umane, ma anche animali. Ogni esistenza è determinata dal comportamento morale ...
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Procedimento logico, mediante il quale si passa dalla considerazione di casi particolari a una conclusione universale.
Nel linguaggio scientifico, in genere, modificazione che determinate proprietà di [...] proporzioni, devono essere indotte verso un loro specifico destino.
Le molteplici prove sperimentali accumulate in modelli di sviluppo animali ha consentito di stabilire la natura chimica di varie sostanze che possono fungere da induttori. Molto ...
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simmetria
simmetrìa s. f. [dal gr. συμμετρία, comp. di σύν «con» e μέτρον «misura»]. – 1. Ordinata distribuzione delle parti di un oggetto (di un edificio, di una struttura, di un’opera d’arte, ecc.) tale che si possa individuare un elemento...
mimetismo
s. m. [der. di mimetico]. – 1. In zoologia e botanica, in senso stretto, il fenomeno adattativo (detto anche, con termine ingl., mimicry) per cui un organismo animale o vegetale (mimo) richiama l’aspetto o emette segnali (visivi,...