BENEDETTINI
B. Baroffio
Monaci seguaci di s. Benedetto che, vivendo in comunità, costituirono la prima vera e propria forma organizzata di vita monastica occidentale, basata sull'osservanza alla Regola. [...] 14°), comparvero ancora grandi cantieri, come quello dell'abbazia di Westminster (costruita dal 1245 al sec. 15°) e dei priorati 30, 1987, pp. 227-244; F. Alessio, Conservazione e modelli di sapere nel Medioevo, in La memoria del sapere, a cura di ...
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CHIOSTRO
P.F. Pistilli
Con il termine c. si indica nell'architettura monastica e in quella canonicale lo spazio a corte che si trova chiuso tra l'edificio di culto e l'organismo residenziale, fornito [...] , a iniziare dalle fondazioni canonicali, si era introdotto il modello della statua-colonna desunto dalla grande scultura dei portali protogotici secolo nel c. dell'abbazia londinese di Westminster nel tratto di ambulacro a collegamento del transetto ...
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LIMOGES
D. Thurre
(lat. Augustoritum; Lemovicum, Urbs Lemovicum, Urbs Lemovicina, Lemovica, Lemovicae, Lemovicas nei docc. medievali)
Città della Francia occidentale, capoluogo del dip. Haute-Vienne, [...] formule acquisite, con scarsa inventiva, e a riprodurre in serie i modelli a fini di lucro. Tra il 1210 e il 1230 la materia Royaumont, poi trasferite a Saint-Denis; nell'abbaziale di Westminster si trova la figura giacente di Guillaume de Valence ( ...
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BESTIARIO
E.J. Grube
Si definisce b. stricto sensu - contrariamente all'applicazione diffusa ma non strettamente scientifica di questo termine nella storiografia attuale - una compilazione didattica [...] per la corte, per la cattedrale e per il palazzo di Westminster all'epoca di Enrico III. Nel 1237 la Painted Chamber del palazzo secc. 13° e 14° l'approccio all'interpretazione dei modelli si fa sempre più libero, a favore di accentuati interessi ...
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CAPPELLA
C. Bozzoni
Dal lat. tardo capella (diminutivo di capa 'veste'), nome dato, nel palazzo dei re merovingi, al luogo dove era collocata e venerata la cappa di s. Martino, sulla quale veniva prestato [...] , speciali c. assiali sono quasi sempre presenti. Anche nel progetto di ricostruzione secondo il modello francese dell'abbazia di Westminster (1245) venne conservata una c. assiale costruita venticinque anni prima, in seguito sostituita dalla ...
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BERNARDO di Chiaravalle, Santo
B. Baroffio
Nato nel 1090 a Fontaines-lès-Dijon, presso Digione, da famiglia della piccola nobiltà, dopo aver compiuto i suoi studi presso i Canonici regolari di Saint-Vorles [...] pluvia".Alcune rappresentazioni tarde della Vera effigies ritraggono B. con il modello della sua abbazia, o di una abbazia, tra le mani, es. il mottetto polifonico frammentario conservato a Londra (Westminster Chapter Lib., 33327, del 1300 ca.); in ...
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NORMANNI
G. Zarnecki
Popolazioni (danesi, svedesi, norvegesi) che nell'Alto Medioevo abitavano l'Europa settentrionale, note anche con il nome di Vichinghi.Il termine Vichinghi, utilizzato per definire [...] Gli inglesi non ignoravano del tutto il nuovo stile, poiché l'abbazia di Westminster, fondata dal re Edoardo il Confessore (1042-1066), era in qualche misura modellata su Jumièges, il cui abate Roberto Champart venne designato vescovo di Londra (1044 ...
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CALIARI, Paolo, detto il Veronese
Cecil Gould
Figlio di Gabriele, "spezapedra" come suo padre Piero, e di una Caterina, nacque a Verona nel 1528: in un doc. del 1529 infatti viene indicato come di un [...] -353(considera una piccola tela del Los Angeles County Museum modello per le portelle interne dell'organo di S. Sebastiano; ibid., pp. 333 s. (la Resurrezione ora nella cappella del Westminster Hospital); L. Venturi, Un'opera inedita di P. Veronese, ...
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COSMATI
E. Bassan
Denominazione convenzionale con la quale si indicano gli artefici romani impegnati, nei secc. 12° e 13°, in lavori in marmo di prevalente carattere scultoreo-decorativo e architettonico, [...] quale il caso dei C. nell'abbazia di Westminster a Londra (negli ultimi anni sessanta il marmoraro con bibl.); P. Montorsi, Su alcuni leoni di Vassalletto che derivano da un modello egiziano, ivi, pp. 655-667; F. Gandolfo, Assisi e il Laterano, ...
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CRESPI, Giovanni Battista, detto il Cerano (anche Cerrano e Serrano)
Marco Rosci
Figlio di Raffaele, la mancanza del documento di nascita ne rende incerta, oltre che la data (di cui si tratta in seguito), [...] Pascual de Aragón; Varsavia, Muzeum Narodowe; National Westminster Bank, Banbury, con scritta sul retro "Il Torino 1979, p. 310 nota 16 -), sulla base e sui modelli del fervido momento creativo del 1610 prosegue nel decennio successivo l'attività ...
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penultimatum
s. m. (iron.) Nel linguaggio giornalistico, con riferimento alle relazioni o alle trattative tra forze o esponenti politici, una minaccia di ultimatum fatta per ottenere in cambio qualche vantaggio o concessione. ♦ I commenti...