LABIRINTO
F. Colalucci
Il concetto di l. giunse alla cultura medievale attraverso due differenti generi di fonti letterarie dell'Antichità: da una parte il mito del l. costruito da Dedalo per il re [...] il primo esemplare noto (Vienna, Öst. Nat. Bibl., 2687, c. 1r): si tratta di un tipo di l. che amplia il modello cretese aggiungendo quattro spire alle sette in cui si snoda il corridoio; il senso di questa modifica si spiega probabilmente con l ...
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BOJANA
A. Tschilingirov
Fortezza medievale bulgara posta immediatamente a S di Sofia alle falde del monte Vitoša.Caposaldo strategicamente importante per l'accesso alla piana di Sofia, B. viene citata [...] di costruzione (1845-1882), quando, sul lato occidentale, venne addossato un ulteriore edificio quadrato a due piani. Il modello della chiesa offerta dal sebastocratore Kalojan - la scena è dipinta nell'atrio al piano terreno - documenta la struttura ...
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(XIII, p. 9)
Disegno architettonico. - Nell'ambito di un rinnovato riconoscimento del valore del d., inteso come conoscenza ed espressione, e di un ritrovato piacere del disegnare, inteso come invenzione [...] che non è altro, quanto all'architettura, che il principio e la fine di quell'arte, perché il restante, mediante i modelli di legname tratti dalle dette linee, non è altro che opera di scalpellini o muratori".
L. B. Alberti precisa ancora meglio la ...
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TOURS
H.L. Kessler
(lat. Caesarodunum)
Città della Francia centrale, capoluogo del dip. Indre-et-Loire (coincidente con l'antica prov. di Turenna), posta sulla riva sinistra della Loira, in corrispondenza [...] il De re coquinaria di Apicio (Roma, BAV, Urb. lat. 1146), forse per lo stesso regale destinatario. Da questi modelli classici i miniatori di T. svilupparono una caratteristica forma di iniziale, composta di ampie fasce decorate, una versione della ...
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GRANGIA
P. F. Pistilli
Con il termine g. si indicano le strutture medievali per il lavoro destinate, nella funzione di aziende agricole e pastorali (curtes grangiarum), allo stoccaggio di derrate, alla [...] turriformi o fortificate, tipiche della Linguadoca e del Rossiglione (Fontcalvi, Pujols, Gaussan), si aggiunge una varietà di modelli determinata da particolari esigenze di lavoro e condizioni ambientali, come per es. la grange d'eau di Hautecombe ...
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INCHCLERAUN
R. Stalley
(Inis Clothran nei docc. medievali)
Isola oggi disabitata nel lago Lough Ree, nella contea di Longford, in Irlanda, nel Medioevo sede di un monastero fondato da s. Diarmaid nel [...] . L'introduzione della regola agostiniana nell'antico monastero, quale mezzo per migliorarne la disciplina, segue un modello comune nell'Irlanda del tempo; la comunità sopravvisse fino alla soppressione dei monasteri irlandesi, avvenuta nel 1541 ...
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MREN
M.A. Lala Comneno
Sito archeologico della Turchia orientale che reca scarsissime tracce di una città un tempo fiorente, in località Mırını-Karabağ, nei pressi del villaggio di Düzgeçit (vilayet [...] degli angeli, del coevo mondo bizantino, ma anche e soprattutto della vicina cultura sasanide, che appare quale modello iconografico globale nell'impostazione delle scene, nell'aspetto degli animali e delle piante, nei costumi dei personaggi storici ...
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Complesso architettonico destinato al culto islamico e all’insegnamento religioso, in origine anche usato come luogo di riunione e di dibattito.
La m. deriverebbe la sua forma architettonica dalla casa [...] da una sala quadrata cupolata, sull’asse del miḥrāb. Lo schema si trasformò poi in organismi coperti da cupole; sul modello di S. Sofia di Costantinopoli e di altri edifici bizantini trasformati in m., consistettero in una grande sala poligonale o ...
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FONDAZIONI (XV, p. 611; App. II, 1, p. 958; III, 1, p. 652. Vedi anche Geotecnica, App. II, 1, p. 1030; Terreni, Meccanica dei, App. II, 11, p. 983; App. III, 11, p. 946)
Carlo Viggiani
Teorie e metodi [...] . Tali metodi sono in parte basati sull'uso di coefficienti semiempirici, ricavati per lo più a mezzo di sperimentazione su modelli in scala ridotta.
Importante è la distinzione fra la rottura generale e la rottura per punzonamento (fig.1); quest ...
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CANDELABRO
C. Barsanti
Il termine c. (lat. medievale candelabrum, cereostata, cerostatum) designa un sostegno di grandi dimensioni per candele o ceri, la cui tipologia veniva di norma adottata - sia [...] , come del resto un analogo esemplare di bronzo conservato a Parigi (Mus. de Cluny; Caillet, 1985, nr. 149), da uno stelo modellato a guisa di colonna con capitello corinzio su un piede in forma di calice esagonale rovesciato con tre zampe ferine. A ...
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modello
modèllo s. m. [lat. *modĕllus, dim. di modŭlus: v. modulo]. – 1. a. In genere, qualsiasi oggetto reale che l’artista si propone di ritrarre, o che un artigiano, un operaio abbia dinanzi a sé per costruirne un altro uguale o simile,...
modella
modèlla s. f. [femm. di modello]. – Donna che, come attività professionale, posa come modello per opere artistiche figurative o fotografiche, generalm. di nudo: fare la m.; essere la m. di un pittore, di uno scultore; fare da m. a...