Leggi di scala
Luciano Pietronero
Le leggi di scala riguardano il comportamento di una struttura in funzione della scala da cui la si guarda. Per i sistemi regolari, sia matematici sia fisici e naturali, [...] sono state rappresentate dalla teoria classica dei network aleatori introdotta da Paul Erdos e Alfred Renyi nel 1959. Questo modello assume che ogni coppia di nodi nel network sia connessa in modo casuale con probabilità p, generando un network ...
Leggi Tutto
grandezza
grandézza [Der. di grande] [LSF] [MTR] Qualsiasi ente suscettibile di una precisa definizione quantitativa, quindi di misurazione, che s'introduce, con maggiore o minore aderenza alla realtà, [...] per poter tradurre in equazioni matematiche certi aspetti dei fenomeni o, se si vuole, per poter pervenire a un modello matematico dei fenomeni. ◆ [MTR] G. adimensionale, o adimensionata: g. fisica che risulta priva di dimensioni nel sistema di unità ...
Leggi Tutto
Sviluppo economico
Massimo Tommasoli
(App. III, ii, p. 880; IV, iii, p. 562; V, v, p. 368)
Le origini dell'attuale sistema internazionale di cooperazione allo sviluppo risalgono alla fine degli anni [...] negli opposti atteggiamenti (top-down, bottom-up) mette in evidenza la debolezza latente delle strutture della cooperazione. Nel modello top-down, l'esperto, sia esso un espatriato o un funzionario locale, si colloca in un ordine superiore (top ...
Leggi Tutto
Musicologia
Mario Baroni
Giovanni Giuriati
Antonio Serravezza
Franca Trinchieri Camiz
Definizione, origini e sviluppi istituzionali
di Mario Baroni
In prima approssimazione la m. può essere definita [...] ) che viene messa in atto quotidianamente, per es. nei fenomeni di comunicazione di massa. Una più compiuta elaborazione del modello di competenza musicale e della relativa teoria dei codici venne elaborata da Stefani in anni successivi e poi ripresa ...
Leggi Tutto
eta
èta [s.m. o f.] [LSF] Nome della lettera η (maiusc. Η) dell'alfab. gr., usata come simb. con vari significati. ◆ [FSN] (a) La lettera η indica una famiglia di mesoni leggeri senza sapore, di spin [...] isotopico I=0, numero quantico di spin J=0, parità P negativa, con un apice eventuale per distinguere due particelle che nel modello a quark appartengono essenzialmente all'ottetto o al singoletto di SU(3) (v. quark: IV 635 e); comprende i mesoni η ( ...
Leggi Tutto
macroscopico
macroscòpico [agg. (pl.m. -ci) Comp. di macro- e -scopico] [LSF] (a) In contrapp. a microscopico, di oggetto o sistema materiale che, per le sue dimensioni non piccolissime, può essere osservato [...] angolo non minore della normale acuità visiva, che è di circa 1'; (b) estensiv., di struttura concettuale (proprietà, modello, teoria, ecc.) riguardante il comportamento di un sistema materiale in una scala relativ. grande, sempre in contrapp. a una ...
Leggi Tutto
A. platonica
̕Ακαδήμεια o ̕Ακαδημία era il nome di una località poco distante da Atene, nei pressi della quale Platone verso il 387 a.C. iniziò il suo insegnamento; vi acquistò anche un terreno, da cui [...] ), la Fisico-matematica (1677) di Roma.
Sulla scia di quelle italiane sorsero le a. straniere: in Francia, sul modello della Crusca, l’Académie française di Richelieu, integrata poi dall’Académie des sciences di Colbert; in Inghilterra la scientifica ...
Leggi Tutto
telecomunicazioni, reti di
Nicola Nosengo
Dai cavi ai satelliti e ancora ai cavi
Le reti di telecomunicazioni sono strutture tecnologiche di grande complessità, che mettono in collegamento moltissimi [...] al numero di fruitori che si possono raggiungere. La prima rete moderna è stata quella telegrafica, che ha costituito il modello per la successiva rete telefonica, da cui poi si sono sviluppate le moderne reti telematiche e Internet
Strutture che ...
Leggi Tutto
mosaico
mosàico [(pl. -ci) Der. del lat. musaicum opus "opera sacra alle Muse", da Musae, le Muse protettrici delle arti] [LSF] Nome di dispositivi costituiti, come le tessere di un vero e proprio m., [...] disposti: per es., il m. fotoelettrico, costituito da elementi fotoelettrici disposti a matrice piana (→ fotomosaico), e, analogamente, il m. piezoelettrico (→ piezomosaico). ◆ [BFS] Modello a m. fluido: v. membrane biologiche: III 761 a. ...
Leggi Tutto
Il fenomeno urbano nel mondo greco
Oscar Belvedere
Luigi Caliò
Manlio Lilli
Luisa Migliorati
Il fenomeno dell'urbanizzazione: la nascita e lo sviluppo della polis
di Oscar Belvedere
Il dibattito [...] anni tra il 40 e il 32 a.C. circa. Verso la fine del I sec. a.C., poi, secondo un modello di derivazione siriaca, caratteristico di templi dedicati a divinità femminili (Artemide, Atargatis, e Artemide Azzanathkona), il pronao fu trasformato in ...
Leggi Tutto
modello
modèllo s. m. [lat. *modĕllus, dim. di modŭlus: v. modulo]. – 1. a. In genere, qualsiasi oggetto reale che l’artista si propone di ritrarre, o che un artigiano, un operaio abbia dinanzi a sé per costruirne un altro uguale o simile,...
modella
modèlla s. f. [femm. di modello]. – Donna che, come attività professionale, posa come modello per opere artistiche figurative o fotografiche, generalm. di nudo: fare la m.; essere la m. di un pittore, di uno scultore; fare da m. a...