NESEUS (Νησεύς)
E. Paribeni
2°. - Scultore attivo in Attica - è detto residente in Melite (ἐν Μελίτῃ οἰκῶν) - sull'ultimo scorcio del V sec. a. C. È menzionato negli elenchi di pagamenti per la costruzione [...] dell'Eretteo fra i κηροπλάσται come autore di un modello per la decorazione bronzea dei lacunarî e come esecutore di alcuni di questi ornamenti da applicare al centro dei lacunarî marmorei del tempio (I. G., i ed.).
Bibl.: E. Gorham Stevens, The ...
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Pittore, scultore e stuccatore (Piacenza 1525 - ivi 1618). Allievo di G. Vasari, collaborò con questo in Firenze (1543) ad alcune pitture e a quelle della sagrestia di S. Giovanni a Carbonara a Napoli [...] (1544). M. ha tuttavia importanza soprattutto come stuccatore. Intorno al 1550 modellò in stucco il Crocefisso con la Vergine e il S. Giovanni e la Maddalena nella cappella Piccolomini della chiesa di Monte Oliveto. Venuto a Roma si perfezionò sotto ...
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FRANCESCO di Giovanni, detto Francione
Francesco Quinterio
Nacque a Firenze nel 1428 da Giovanni di Francesco, legnaiolo, e da Monna Lena; abitò nel quartiere di San Giovanni, "popolo" di San Pier Maggiore [...] iniziò i lavori per la villa di Poggio a Caiano e, secondo la testimonianza vasariana (IV, p. 270), "n'aveva fatto fare più modelli al Francione e ad altri", per poi però affidare l'incarico al Sangallo. Il Borsi (1989, p. 190) si è chiesto se non ...
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Architetto e intagliatore (Formigine fra il 1480 e il 1490 - Bologna 1559). A Bologna ha lasciato le sue opere migliori: ricordiamo il bel portico di S. Bartolomeo (iniziato nel 1515); un soffitto di legno [...] dorato e dipinto per una sala del palazzo dei Notai (1526); un modello ligneo di una delle porte di S. Petronio e un altro per l'intera chiesa a croce latina. Diresse, insieme con Antonio Morandi, la ricostruzione della chiesa di S. Procolo. ...
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Diplomatico e medaglista (n. prima del 1450 - m. dopo il 1504). Servì come diplomatico Carlo il Temerario (1472-77), Massimiliano d'Austria (1477-80), Luigi XI (1482-83); sotto Luigi XII e forse sino al [...] regno di Francesco I gli furono affidate parecchie missioni in Italia. Modellò medaglie per Carlo il Temerario (1475), per Antonio di Borgogna, per Massimiliano d'Austria e Maria di Borgogna (1477 e 1479). Con la sua opera che si rifà alla scuola di ...
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CISTERCENSI
M. Righetti Tosti-Croce
Ordine monastico le cui origini sono legate alla fondazione del novum monasterium sorto a Cîteaux (v.) in Borgogna nel 1098 per iniziativa di Roberto di Molesme, [...] ai profeti minori di s. Girolamo, del secondo quarto del sec. 12° (Troyes, Bibl. Mun., 191), è stato riconosciuto come il modello per un manoscritto di Fontenay e per uno di Morimond (Parigi, BN, lat. 1835A; lat. 15285), mentre un caso esemplare è ...
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Scultore francese (Mont-de-Marsan 1874 - Parigi 1946). Mosse dall'esempio di A. Rodin (Spleen, 1902), ma reagì poi presto all'impressionismo plastico tornando alla struttura e alla fermezza della forma, [...] delicato e sensibile delle superfici. I busti e le teste, che modellò in gran numero, sono tra le cose migliori della scultura contemporanea; nelle grandi figure (Atleta, 1923; Eva, 1925; Baccante, 1930; ecc.), dal sottile accento arcaico, D ...
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(IV, p. 631; App. I, p. 163)
L'arte e le tecniche artistiche dal dopoguerra a oggi. − La storia dell'a. e dei suoi procedimenti ideativi e tecnici nella seconda metà del Novecento, cioè dopo la terribile [...] di usare. L'immagine viene a coincidere con la materia non successivamente, ma al momento "preciso in cui la materia la modella; l'immagine e la dimensione non sono più definiti dallo schema tradizionale di forma e di composizione, ma dalla materia ...
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ANTICO
O. Grabar
Aggettivo sostantivato invalso nel linguaggio degli studi storico-artistici per designare globalmente elementi o procedimenti formali, iconografici, tecnici e anche presupposti ideologici [...] filosofica basata sulla mímesis della realtà naturale. La mímesis mutava di segno; non era più la realtà naturale a fungere da modello, ma le stesse opere d'arte dei grandi maestri, nelle quali vibrava una scintilla della mente divina. Quel mondo di ...
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BRACCIALETTO
P. Sticcotti
R. Pulinas
L'uso del b. è documentato fin dai tempi più remoti con l'introduzione dei metalli. Nel mondo egiziano e mesopotamico era portato tanto dagli uomini quanto dalle [...] in numerosi esemplari varianti solo nel numero delle emisfere, ha la sua più larga diffusione nel I sec. d. C. Altro modello noto alla oreficeria romana è quello a clava, che risulta composto da due lamine riunite, ricurve a forma di clava, segnate ...
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modello
modèllo s. m. [lat. *modĕllus, dim. di modŭlus: v. modulo]. – 1. a. In genere, qualsiasi oggetto reale che l’artista si propone di ritrarre, o che un artigiano, un operaio abbia dinanzi a sé per costruirne un altro uguale o simile,...
modella
modèlla s. f. [femm. di modello]. – Donna che, come attività professionale, posa come modello per opere artistiche figurative o fotografiche, generalm. di nudo: fare la m.; essere la m. di un pittore, di uno scultore; fare da m. a...