I saluti hanno la funzione pragmatica di mediare il rapporto con l’altro, aprendo e chiudendo diversi tipi di scambi comunicativi con l’uso integrato di più codici (verbale, gestuale, prossemico).
La componente [...] , oltre che nella scelta del ➔ registro più opportuno in rapporto al destinatario, anche nell’oscillazione tra modello conversazionale e modello epistolare.
Una formula di saluto in apertura è prassi comune negli sms (frequentissimo il ciao), dove ...
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CLARICIO, Girolamo
Francesca Romana De' Angelis
Nacque a Imola intorno al 1470. Secondo le ipotesi di Dionisotti si recò a Pavia e a Milano, dove iniziò la formazione culturale e dove probabilmente [...] Boccaccio non viene ridotto a repertorio linguistico o stilistico ma diviene, nei termini della sua interpretazione, modello complessivo di riferimento.
La tensione dimostrativa, nella rilettura dell'Ameto e dell'Amorosavisione, appare identica, pur ...
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Stato dell’Europa centrale, confina a N con la Danimarca, a E con la Polonia e la Repubblica Ceca, a SE e a S con l’Austria, a SO e a O con la Francia, la Svizzera il Belgio e il Lussemburgo, a NO con [...] a Praga (B. Spranger) e di P. Candid a Monaco. In campo architettonico, accanto a una superficiale ripresa di modelli italiani, sorge uno stile rinascimentale tipicamente tedesco che trova la sua espressione più alta nel castello di Heidelberg, nella ...
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PIANIFICAZIONE LINGUISTICA
Gaetano Berruto
Per p.l. s'intende l'insieme degli interventi compiuti da stati o istituzioni al fine di modificare uno o più aspetti della situazione linguistica in un paese [...] del 19° secolo, con la scelta da parte di A. Manzoni del toscano parlato dai Fiorentini colti contemporanei come modello da adottare per l'unificazione linguistica del nostro paese e con i successivi provvedimenti ministeriali per la diffusione di ...
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WOLF, Friedrich August
Giorgio Pasquali
Filologo, nato a Hainrode presso Nordhausen il 15 febbraio 1759, morto (durante un viaggio) a Marsiglia l'8 agosto 1824. Nel 1777 riuscì, nonostante le resistenze [...] e collegato in un'unità artificiale canti separati tramandati fino allora a memoria da scuole di rapsodi, immaginate sul modello delle scuole di bardi inventate per gli antichi Celti dal Macpherson (v. ossian). L'originalità dei Prolegomena è scarsa ...
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Il saggio programmaticamente intitolato Dialettologia toscana (Giacomelli 1975) inaugura una serie di ricerche che applicano i metodi della dialettologia allo studio delle parlate in un territorio generalmente [...] , uno riferibile alle aree più meridionali della regione. Ragioni storiche e linguistiche impediscono la diffusione di un modello regionale di riferimento e di un italiano regionale davvero unitario, che possa essere messo a confronto con quello ...
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Le interrogative dirette sono frasi indipendenti (come negli esempi 1 e 2) o principali (es. 3) che contengono una domanda:
(1) hai dormito bene?
(2) quando vieni?
(3) pensi che Carlo abbia ragione?
Nella [...] del Trecento, venne accolta in modo generalizzato dagli scrittori italiani dei secoli successivi, intenzionati a far proprio il modello offerto dalla lingua di ➔ Dante, ➔ Francesco Petrarca e ➔ Giovanni Boccaccio, e declinò dall’uso italiano scritto ...
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La Campania non è un’area uniforme dal punto di vista linguistico (Radtke 1997; De Blasi 2006a), poiché nessun dialetto (nemmeno il napoletano, parlato a Napoli e nei dintorni) ha mai raggiunto lo status [...] Cesare Capaccio, «Archivio storico per le province napoletane» 7, pp. 537-538.
Del Tufo, Giovanni Battista (2007), Ritratto o modello delle grandezze, delitie e meraviglie della nobilissima città di Napoli, a cura di O.S. Casale & M.T. Colotti ...
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Il linguaggio della cortesia è l’insieme delle strategie, norme e convenzioni verbali adottate da una comunità per contenere la conflittualità e favorire l’armonia nell’interazione comunicativa. In quanto [...] a quell’ideale di urbanitas che già nel medioevo si riproponeva nelle formule di discorso e norme di composizione epistolare fornite dai modelli di ars dictandi e ars aregandi (Held 2005). In questi ultimi, l’eredità classica si combina con i valori ...
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L’equivalente in unità monetarie di una unità di bene o servizio; più in generale, valore di scambio di un bene in termini di qualsiasi altro bene.
Secondo la definizione recepita dal diritto privato, [...] a praticare.
P. ombra (o p. di conto)
P. che non si forma sul mercato, ma è calcolato in base a un modello economico; nell’ambito di un’economia pianificata è il p. calcolato secondo criteri economici pur in assenza di reali atti di scambio; nell ...
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modello
modèllo s. m. [lat. *modĕllus, dim. di modŭlus: v. modulo]. – 1. a. In genere, qualsiasi oggetto reale che l’artista si propone di ritrarre, o che un artigiano, un operaio abbia dinanzi a sé per costruirne un altro uguale o simile,...
modella
modèlla s. f. [femm. di modello]. – Donna che, come attività professionale, posa come modello per opere artistiche figurative o fotografiche, generalm. di nudo: fare la m.; essere la m. di un pittore, di uno scultore; fare da m. a...