Medico e naturalista svedese (Råshult 1707 - Uppsala 1778), riformatore della nomenclatura e fondatore della moderna sistematica, ideò il metodo di classificazione che adotta la nomenclatura binomia, assegnando [...] importanti nei settori della nosologia, della farmacopea e della clinica: elaborò una classificazione delle malattie sul modello di quella naturalistica (Genera morborum, 1759, pubbl. in Amoenitates academicae, VI, 1763), si occupò rigorosamente di ...
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Economia
L’espressione c. economica è stata usata in una pluralità di significati per indicare situazioni dei mercati con aspetti negativi e gravi difficoltà, sia di natura temporanea sia di natura persistente. [...] . come problema della c. della sociologia (e delle altre scienze sociali) nel quadro di una c. più generale dei modelli di razionalità scientifica. Questo approccio è seguito, con metodi e risultati diversi, da almeno tre correnti di pensiero: a) per ...
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Medico (n. Isola di Coo, 460 a. C. circa - m. 370 a. C. circa). Praticante e maestro di medicina in Atene e in Tessaglia, I. fu, secondo la testimonianza di quasi contemporanei come Platone e Aristotele, [...] oltre che dietetico. In questo senso, la medicina ippocratica ha costituito per lunghi secoli (a partire da Platone) un modello di riferimento sia metodologico che deontologico. Già a partire dal 3° secolo a. C., la medicina avrebbe cominciato a ...
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NOSOGRAFIA
Giovanni Federspil
Con il termine n. si indica la descrizione delle malattie. La scienza basilare della medicina − la patologia − abbisogna, come ogni altra scienza naturale, di una terminologia [...] (1707-1778) concepì la prima classificazione moderna dei vegetali e degli animali (Systema naturae, 1735), e da questa presero modello. Ai medici, infatti, cominciò ad apparire evidente che, come le piante e gli animali si possono distinguere e ...
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Vaccino
Stefano Vella
Marina Giuliano
(App. V, v, p. 719)
La necessità di sviluppare nuovi v. efficaci contro patogeni virali, batterici e parassitari costituisce uno tra i principali obiettivi della [...] sono la velocità della replicazione virale e la grande variabilità del virus HIV. Inoltre, non disponiamo di un modello ideale nel quale la malattia sia sufficientemente simile a quella umana per provare i diversi approcci vaccinali. D'altra ...
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LANCISI, Giovanni Maria
Cesare Preti
Secondo di due figli, nacque a Roma il 26 ott. 1654 da Bartolomeo e da Anna Maria Borgianni. La madre morì nel darlo alla luce e il neonato fu affidato dal padre [...] , IV, 3, Venezia 1704), compendiava almeno due delle maggiori convinzioni dei razionalisti: la fede nella sostenibilità di un modello unico di prova e la certezza della derivabilità di scelte terapeutiche da dati anatomico-fisiologici.
Risale al 1696 ...
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Rene
Gabriella Argentin
Giulio A. Cinotti
Il rene è un organo proprio dei Vertebrati, che assicura l'eliminazione dall'organismo (attraverso un complesso meccanismo di filtrazione glomerulare e riassorbimento/secrezione [...] scorie metaboliche. Alla complessità degli adattamenti che garantiscono lo svolgimento di queste funzioni, si contrappone l'unicità del modello strutturale che ne sta alla base. Fatta eccezione per alcuni animali, quali per es. le Spugne, le attinie ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Ulisse Aldrovandi
Alessandro Ottaviani
La figura di Ulisse Aldrovandi, «il più enciclopedico degli enciclopedici» (C. Singer, A short history of scientific ideas, 1959; trad. it. 1961, p. 195), ha acquistato [...] romana. In quel frangente l’incontro con Giovio e Rondelet poté almeno indirettamente rivelarsi utile alla esemplificazione di un modello a un tempo virtuoso ed esente da rischi, in cui le istanze critico-metodologiche della stagione umanistica si ...
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Forma
Harry Manelli
Manfredo Massironi
Forma (dal latino forma, greco μορϕή) indica in linea generale l'aspetto esteriore con cui si configura ogni oggetto corporeo o fantastico o una sua rappresentazione. [...] morfologiche e dei limiti dell'ontogenesi. Un contributo notevole allo studio dei cambiamenti morfogenetici è stato dato dai modelli topologici sviluppati da R. Thom (1972) e L. Wolpert (1969). Thom ha introdotto il concetto di stabilità strutturale ...
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Memoria immunologica
Jonathan Sprent
David F. Tough
È noto ormai da molto tempo che la prima esposizione a un agente infettivo determina spesso in un organismo la capacità di salvaguardarsi per tutta [...] i numerosi studi sperimentali e le molte ipotesi avanzate, non vi sono ancora dati sufficienti per corroborare l'uno o l'altro modello. Sia per le cellule B sia per le cellule T non si ha una chiara idea della loro origine e della loro relazione ...
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modello
modèllo s. m. [lat. *modĕllus, dim. di modŭlus: v. modulo]. – 1. a. In genere, qualsiasi oggetto reale che l’artista si propone di ritrarre, o che un artigiano, un operaio abbia dinanzi a sé per costruirne un altro uguale o simile,...
modella
modèlla s. f. [femm. di modello]. – Donna che, come attività professionale, posa come modello per opere artistiche figurative o fotografiche, generalm. di nudo: fare la m.; essere la m. di un pittore, di uno scultore; fare da m. a...