FINCO, Giuseppe Francesco (in arte Giuseppe Farinelli)
Nicola Balata
Nacque a Este (Padova) il 7 maggio 1769. Intraprese gli studi musicali nella città natale, con il maestro di cappella D. Lionelli, [...] il consenso del pubblico, né migliore fu il giudizio della critica, che non gli aveva mai perdonato la troppa stretta adesione al modello di D. Cimarosa (non a caso per lungo tempo è stato attribuito al Cimarosa il suo duetto "No, non credo a quel ...
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MARCHITELLI, Pietro (Petrillo)
Guido Olivieri
Nacque a Villa Santa Maria (presso Chieti) nel 1643 circa. Trasferitosi a Napoli nel 1657, entrò al conservatorio di S. Maria di Loreto, dove studiò con [...] Cène, erede dell'attività commerciale di Roger (Rasch).
Dal punto di vista formale le sonate del M. seguono il modello corelliano, imitandone in qualche caso gli spunti tematici. Tuttavia esse si caratterizzano per l'uso di un linguaggio armonico a ...
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DE ROSSI (Rossi), Giuseppe
Andrea Tulli
Frammentarie e lacunose sono le notizie su questo musicista nato a Roma verso la metà del XVII secolo. Non è tuttavia da escludere che qualche vincolo di parentela [...] alternarsi delle masse corali, ricorda da vicino il modello policorale del Benevoli ed in genere della grandiosità del per una o due voci, il D., pur attenendosi ai modelli riconosciuti della monodia sacra, amava ispirarsi a forme di vocalità di ...
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DOMINICETI, Cesare
Guido Ricci
Nacque a Desenzano del Garda (prov. di Brescia) il 12 luglio 1821.
Iniziò gli studi musicali nella cittadina natale e si trasferi poi a Milano, ove studiò composizione [...] estetici si rivelarono ben presto inadeguati a soddisfare il mutato gusto del pubblico italiano ormai definitivamente dominato dal modello di melodramma romantico imposto da Giuseppe Verdi.
Eccellente melodista, il D. fu spesso lodato come brillante ...
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GARSI (Garsi da Parma), Santino, detto anche Santino La Garsa e Valdes
Rossella Pelagalli
Nacque a Parma il 22 febbr. 1542 da Nicola e Maria Caterina; si ignora la data del suo trasferimento a Roma, [...] ). Dedicata al principe polacco K.S.R. Dusiacki, suo allievo a Padova, la raccolta mostra un'evidente dipendenza stilistica dal modello, anche se non riuscì a uguagliarne la spontaneità e l'originalità dell'ispirazione.
Fonti e Bibl.: H. Osthoff, Der ...
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LANDINI, Francesco (Francesco Cieco, Francesco degli Organi, Franciscus de Florentia)
Alessandra Fiori
Nacque a Fiesole nel 1335 circa, come documenta il pronipote e celebre umanista Cristoforo, da un [...] sua invenzione chiamato "syrena" e descritto come la combinazione di un liuto e di un "mezzo cannone" (un modello tipicamente italiano di salterio a forma trapezoidale).
Alcuni ritrovamenti archivistici documentano l'attività del L. - come organaro ...
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COSTA
Raoul Meloncelli
Famiglia di compositori napoletani attivi in Italia e in Inghilterra tra il XVIII e il XX secolo.
Capostipite della famiglia fu Pasquale, nato nella seconda metà del XVIII secolo [...] disciplina introdotta nel famoso teatro londinese gli valsero presto unanimi consensi da parte della critica che vide in lui il modello ideale di direttore capace ed autoritario (nel 1840 H. F. Chorley cosi commentò la sua nomina a direttore stabile ...
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GUAMI
Rossella Pelagalli
Famiglia di musicisti, originaria di Guamo di Capannori, in Lucchesia: il capostipite fu Giuseppe (Gioseffo), figlio di Domenico, nato a Lucca, ove venne battezzato il 27 genn. [...] differenziati dal lato armonico e ritmico, i mottetti di Giuseppe si discostano, nella forma a 8 o più voci, dal modello a doppio coro veneziano, manifestando nella scrittura compatta a cappella l'impronta del maestro fiammingo.
In ambito profano, l ...
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BALBIANI, Celestino
Silvana Simonetti
Nacque a Milano il 24 sett. 1880 da Natale, noto organaro. Appresa l'arte organaria dal padre, il B. poté poi valersi, insieme con il fratello Luigi (nato a Milano [...] di soddisfare queste esigenze e quelle delle chiese meno ricche con la costruzione di piccoli organi da studio e di un modello particolare, il "Frescobaldi", organo corale di tipo pratico, a due manuali, con 778 canne, registri di fondo di 16,8,4 ...
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CAVOS, Catterino (Caterino)
Claudio Casini
Figlio d'arte, nacque a Venezia il 30 ottobre del 1775.
Il padre Alberto fu attivo a Venezia dal 1775 come ballerino al teatro San Moisè, quindi come coreografo [...] recitativo, e vi si ristabiliva la conclusione tragica in luogo del lieto fine.
Gli ultimi lavori del C. ricalcarono i modelli del balletto e della "volšebnaja", ma la sua attività di compositore finì nel 1822. Continuò invece quella didattica (suoi ...
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modello
modèllo s. m. [lat. *modĕllus, dim. di modŭlus: v. modulo]. – 1. a. In genere, qualsiasi oggetto reale che l’artista si propone di ritrarre, o che un artigiano, un operaio abbia dinanzi a sé per costruirne un altro uguale o simile,...
modella
modèlla s. f. [femm. di modello]. – Donna che, come attività professionale, posa come modello per opere artistiche figurative o fotografiche, generalm. di nudo: fare la m.; essere la m. di un pittore, di uno scultore; fare da m. a...