OSI
OSI 〈ó-és-ai o, all'it., ò-èsse-i od ósi〉 [ELT][INF] Nella tecnica dei sistemi di comunicazione e di elaborazione, sigla dell'ingl. Open System Interconnection "interconnessione a sistema aperto" [...] per indicare una norma emanata dall'ISO (←) riguardante i protocolli di comunicazione fra sistemi informativi: v. calcolatori, sistemi di: I 401 d. ◆ [ELT] Modello di riferimento OSI: v. telecomunicazione, reti di: VI 69 a. ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] celebrò epicamente la difesa di Parigi contro i Normanni) e Raoul di Caen, allievo di Arnolfo di Rohes, che cantò su modelli virgiliani le gesta di Tancredi alla prima crociata. Più tardi Gerberto d’Aurillac a Reims e Fulberto a Chartres segnano un ...
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Filosofia e semiotica
di Stefano Gensini
La nozione di comunicazione (dal lat. tardo e medievale communicatio, l'atto di mettere in comune con altri, di trasmettere a) ha un'ampia nel dibattito filosofico-linguistico [...] ), con forti implicazioni etiche e nella prospettiva di una grammatica a suo modo 'politica' della comunicazione.
Un quarto modello, proposto da D. Sperber e D. Wilson nel 1986, e successivamente sviluppato e riarticolato (Sperber, Wilson 19952, 2004 ...
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L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] nativa. Grazie a loro, alla loro rapida fortuna e alla potenza economica e politica di Firenze, il fiorentino divenne un modello di riferimento per il resto dell’Italia che scrisse (lo riconobbe già ai primi del Trecento il padovano Antonio da Tempo ...
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L'Italia di Trento, l'Italia senza Trento
Vincenzo Lavenia
Illiade per le cose di Germania, Italiade
A più di cento anni dalla chiusura del concilio, la città di Trento meritò una descrizione a stampa [...] , II, cit., p. 216.
84 La definizione è di G. Miccoli, “Vescovo e re del suo popolo”. La figura del prete curato tra modello tridentino e risposta controrivoluzionaria, in St.It. Annali, cit. IX, pp. 881-928, in partic. p. 901.
85 Cfr. P. Sforza ...
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Epistemologia delle scienze sociali
Hans Albert
Introduzione
Le moderne scienze sociali si articolano in una pluralità di discipline teoriche, storiche e normative aventi per oggetto lo studio dei contesti [...] altri motivi 'estrinseci'. Una teoria contenente enunciati di questo tipo implica (v. Bunge, 1967, vol. I, p. 385) un 'modello ideale' che rappresenta determinati aspetti dei sistemi reali. Il suo carattere 'ideale' è dato dal fatto che gli elementi ...
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analogia
analogìa [Lat. analogia, der. del gr. analoġía, da analoġízomai "calcolare proporzionalmente"] [LSF] (a) In generale, relazione di somiglianza tra due oggetti o enti, tale che dall'uguaglianza [...] tali oggetti o enti si possa dedurre l'uguaglianza o la somiglianza per tutti gli altri elementi: a. positiva, neutra, negativa: v. modello e analogia: IV 71 d. (b) In partic., si parla di a. tra due fenomeni fisici differenti quando essi sono retti ...
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Comportamento sessuale in cui il soggetto stimola il proprio corpo per ottenere il soddisfacimento, senza l’intervento di altri; tipico comportamento autoerotico è la masturbazione.
In psicanalisi il termine [...] , quando il bambino non è ancora giunto a un’immagine unitaria del proprio corpo e l’eccitazione sessuale nasce e viene soddisfatta localmente. Il modello ideale dell’a., così come è inteso in psicanalisi, è quello delle labbra che baciano se stesse. ...
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Filosofia e semiotica
di Stefano Gensini
La nozione di comunicazione (dal lat. tardo e medievale communicatio, l'atto di mettere in comune con altri, di trasmettere a) ha un'ampia nel dibattito filosofico-linguistico [...] ), con forti implicazioni etiche e nella prospettiva di una grammatica a suo modo 'politica' della comunicazione.
Un quarto modello, proposto da D. Sperber e D. Wilson nel 1986, e successivamente sviluppato e riarticolato (Sperber, Wilson 19952, 2004 ...
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L'Opera dei congressi
Liliana Ferrari
«Come spiegasi che siasi giunto da qualcuno a tanta fierezza di ostilità da intimare pel prossimo Congresso di Bologna l’aut aut, o voi scaccierete noi, o noi ci [...] un mandato, «senza per questo togliere ai laici la necessaria libertà d’azione». Il documento segnò di fatto la fine del modello voluto da Pio XI.
La rassicurazione di Paolo VI, in un discorso del 7 dicembre 1963 alla giunta centrale («Siete al ...
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modello
modèllo s. m. [lat. *modĕllus, dim. di modŭlus: v. modulo]. – 1. a. In genere, qualsiasi oggetto reale che l’artista si propone di ritrarre, o che un artigiano, un operaio abbia dinanzi a sé per costruirne un altro uguale o simile,...
modella
modèlla s. f. [femm. di modello]. – Donna che, come attività professionale, posa come modello per opere artistiche figurative o fotografiche, generalm. di nudo: fare la m.; essere la m. di un pittore, di uno scultore; fare da m. a...