LUTERI, Battista, detto Battista Dossi
Alessandro Serafini
Figlio di Nicolò di Alberto di Costantino e fratello minore di Giovanni, il famoso pittore Dosso Dossi, da cui prese il soprannome, nacque [...] I d'Este, in L'età di Alfonso I e la pittura del Dosso. Atti del Convegno, Ferrara( 1998, a cura di A. Ghinato, Modena 2004, pp. 187-200; F. Veratelli, Problemi di iconografia teatrale nelle opere di Dosso e B. Dossi: tre schede, ibid., pp. 69-81 ...
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Pittore (Sassuolo 1577 - Bologna 1660). Fu influenzato prima da L. Carracci, poi dai maestri veneziani (Natività e Adorazione dei Magi, 1612-13, in S. Paolo a Bologna). Parimenti d'influsso veneto è la [...] pala con La Madonna e i ss. Alò e Petronio nella Pinacoteca di Bologna (1614). Altre sue opere notevoli sono il Battesimo di Cristo (Modena, S. Pietro) e il Miracolo della Cena (Bologna, S. Salvatore). ...
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GAVIGNANI, Giovanni
Alfonso Garuti
Figlio di Bernardino e Margherita Mazzoccoli, nacque a Carpi nel 1632 (Garuti, in Cabassi, p. 209 n. 207) e non nel 1615 come indicato da Cabassi (p. 93), in una famiglia [...] 1992, pp. n.n.; Id., La chiesa di S. Nicolò di Carpi…, in A. Garuti - D. Colli - R. Pelloni, S. Nicolò in Carpi…, Modena 1992, p. 29; Id., G. G., in Le collezioni dei cappuccini di Reggio Emilia (catal.), Bologna 1992, p. 95; G. Manni, Le scagliole ...
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Antonio Paolucci
Arte contesa
Clariora artificum excellentium
opera ad exteros avecta…
Diritto di provenienza' e universalità del museo
di Antonio Paolucci
8 dicembre 2002
I direttori di 18 fra le più [...] -artisti che voi avete inviato si comportano benissimo e sono assidui nel loro incarico. Hanno preso 15 quadri a Parma, 30 a Modena, 25 a Milano, 40 a Bologna, 10 a Ferrara […]. Siamo molto imbarazzati per tutto ciò che ci deve dare Roma, tutte le ...
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BIANCHI, Baldassarre, detto Bianchini
Anna Ottani
Nacque a Bologna nel 1614. Ornatista e scenografo, fu avviato all'arte del disegno dall'incisore G. B. Coriolano, ma le sue inclinazioni spiccatamente [...] dal prof. E. Santarelli alla R. Gall. di Firenze, Firenze 1870, p. 305; A. Gandini,Cronistoria dei teatri di Modena dal 1539 al 1871, Modena 1873, I, p. 24; P. N. Ferri,Catal. riassuntivo della racc. di disegni antichi e moderni posseduta dalla R ...
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Vedi TERRAMARICOLA, Civilta dell'anno: 1966 - 1997
TERRAMARICOLA, Civiltà
A. M. Sestieri
Cultura protostorica che prende nome dal termine emiliano "terra marna", indicante un tipo di terreno particolarmente [...] fertile per la ricchezza di resti organici. È diffusa nell'Emilia (province di Parma, Piacenza, Modena e Reggio) e nella Lombardia meridionale, durante l'Età del Bronzo Media e Recente con attardamenti fino all'Età del Ferro.
Manca per questa cultura ...
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Scultore e architetto (Firenze 1418 - Perugia, dopo il 1481). Attivo in molte città italiane, la sua arte raggiunse una inarrivabile eleganza nella decorazione del Tempio malatestiano a Rimini.
Vita [...] e opere
La sua prima opera, del 1442, è la lastra marmorea con scene della vita di s. Geminiano nel duomo di Modena. Nel 1446 è a Venezia, e nello stesso anno a Rimini, addetto alla decorazione plastica del Tempio Malatestiano, cui attende fino al ...
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campionési, maèstri Scultori, architetti e lapicidi, attivi in Italia settentr. tra il 12° e il 14° sec., così detti dalla critica ottocentesca dal luogo di origine di molti di essi (Campione, Lugano e [...] zona dei laghi lombardi). I m.c. furono attivi a Modena (duomo), Milano (duomo; statua equestre di Barnabò Visconti), Bergamo (cattedrale), Verona (arca di Cansignorio della Scala), rivelando complessi rapporti con l'arte provenzale e con B. Antelami ...
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Pittore (Parma 1460 circa - Carpi 1540), figlio di Iacopo di Ilario (Parma 1425 - Carpi 1503), arcaicizzante pittore rivolto soprattutto alla cultura lombarda e mantegnesca, ereditò da lui forme arcaiche [...] alle fabbriche della Sagra del Duomo, della chiesa di S. Niccolò e di alcune parti del castello (sue pitture si conservano nel castello e nel Museo civico di Carpi, nella Galleria Estense a Modena e nella chiesa di S. Felice sul Panaro). ...
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Miniatore tedesco (m. 1534), il più importante di una famiglia di artisti di Norimberga. Il G. eseguì, tra l'altro, un prezioso Messale (bibl. di Aschaffenburg, 1524), una Bibbia (Bibl. Civica di Wolfenbüttel), [...] un codice contenente le Meditationes in vitam Jesu Christi (Bibl. Estense di Modena). Le sue miniature, caratterizzate da uno stile fluido, ricco di colore, derivano generalmente da opere di A. Dürer, di L. Cranach, di M. Schongauer. ...
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modenese
modenése agg. e s. m. e f. – Appartenente o relativo alla città di Mòdena, capoluogo di provincia dell’Emilia: la cucina m.; i salumi m.; pozzi m., altro nome dei pozzi artesiani; razza m. (o buoi m.), razza di bovini allevata in...
nudo
agg. [lat. nūdus]. – 1. a. Non coperto da vestito o da altro indumento, riferito al corpo umano: un bambino n., un uomo n., una donna n.; spesso in funzione predicativa: essere, stare, restare n.; spogliare n. il bambino, e spogliarsi...