BELLI, Silvio
Franco Barbieri
Nacque a Vicenza, in anno non precisabile, ma con tutta probabilità tra la fine del primo e l'inizio del secondo decennio del sec. XVI, da un Francesco Belli "rasoniero" [...] di ingegnere del duca di Ferrara, il B. ebbe ad occuparsi, assieme con un ferrarese, G. Maria Crispo, di una controversia tra Modena e Reggio relativa alla distribuzione delle acque del fiume Secchia. Con il Crispo il B. visitò più volte i luoghi in ...
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PERANDA, Sante
Stefano L'Occaso
PERANDA, Sante (Santo). – Nacque da Nicolò a Venezia nel 1566 (Ridolfi, 1648, 1924, p. 264). Le fonti danno conto di un più che verosimile apprendistato presso i pittori [...] . Ivanoff, S. P. e una sua pala a S. Giusto, Trieste 1956, pp. 3-6; R. Marchiori Ascione, S. P. alla Mirandola e a Modena, in Arte veneta, XII (1958), pp. 126-133; Disegni veneti del Museo di Budapest (catal.), a cura di I. Fenyő - G. Fiocco, Venezia ...
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Pittore (Bologna 1574 - Milano 1625), figlio e allievo di Ercole il Vecchio, è una delle più originali personalità della pittura lombarda del periodo. Da principio scultore e stuccatore (altare del Sacramento, [...] e del Parmigianino (Miracoli di s. Carlo, 1610, Milano, duomo; Circoncisione con i ss. Ignazio e Francesco Saverio, 1613-16, Modena, Galleria nazionale estense; Sposalizio mistico di s. Caterina, Milano, Brera). A Genova (1618), la conoscenza di P. P ...
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Miniatore ferrarese (m. dopo il 1477), attivo alla corte estense. Collaborò (1445) con Giorgio d'Alemagna, forse suo maestro, a un breviario per Lionello d'Este (ora perduto) e miniò il primo volume della [...] . Cristoforo (1471, Ferrara, museo Schifanoia). Opera sua principale, ove si riscontrano i caratteri peculiari della pittura ferrarese, è un salterio, eseguito (1475) in collaborazione con suo nipote Alessandro dei Leoni (Modena, Biblioteca Estense). ...
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REIMPIEGO
A. Esch
Il r. nel senso della riutilizzazione di vecchi e, per lo più, antichi pezzi (le c.d. spoglie) in un contesto nuovo, analogo o differente, ovvero in un nuovo ordine funzionale, è ravvisabile [...] . Bittel, a cura di R.M. Boehmer, H. Hauptmann, Mainz a. R. 1983, pp. 369-382; M.C. Parra, Rimeditando sul reimpiego: Modena e Pisa viste in parallelo, Annali della Scuola normale superiore di Pisa. Classe di lettere e filosofia, s. III, 13, 1983, pp ...
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BADALOCCHIO, Sisto
Creighton Gilbert
Nacque a Parma il 28 giugno 1585, figlio di Giovanni e di una Margherita; padrino fu certo Andrea della Rosa, ciò che plausibilmente spiega il nome "Sisto Rosa" [...] a Reggio, fece la perizia di un quadro; il 10 ottobre un agente del marchese Enzo Bentivoglio scriveva a quest'ultimo da Modena sulle pitture che il B. aveva in corso nella sua tenuta di Gualtieri. Era difficile andar d'accordo col B., che finalmente ...
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GENESINI (Canozi, Camozzi)
Francesco Mozzetti
Famiglia di intarsiatori e intagliatori che operò tra la metà del Quattrocento e gli anni 1520-30 in territorio emiliano e veneto.
Capostipite fu Andrea [...] della stessa chiesa di S. Pietro, realizzata dopo il 1518. L'ipotesi non è da escludere se si considera che a Modena Daniele fu stipendiato dalle autorità cittadine, dal 1525 al 1544, in qualità di "inzegnero" (ibid., p. 221).
L'opera della bottega ...
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Icaro, Paolo (propr. Paolo Icaro Chissotti). – Scultore italiano (n. Torino 1936). Allievo di U. Mastroianni, è stato partecipe delle fasi germinali dell’arte povera; affascinato da materie duttili e modeste [...] e Contemporanea di Trento, 1995; Galleria Lorenzelli di Milano, 2006; Centro d’Arte e Cultura Chiesa di San Paolo di Modena, 2008; Galleria P420, Bologna, 2012. Membro dell’Accademia Nazionale di San Luca dal 2008, tra le collettive più recenti cui ...
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Pittore (Venezia 1480 circa - ivi 1531); fu dapprima rigido seguace dello stile di Antonello da Messina, semplificandone la forma in geometrico schema, da lui conosciuto attraverso Alvise Vivarini più [...] manifestazioni ultime, luminose, del Giambellino, come nelle sue Sacre Conversazioni di Budapest, di Glasgow, di Berlino, di Modena. Ma nella sua arte si inseriscono anche elementi giorgioneschi e tizianeschi, sebbene rivissuti sempre da uno spirito ...
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Miniatore e umanista (n. in Ungheria 1430 circa - m. Bologna dopo il 1471), familiare di Giovanni Hunyadi (v.). Certosino (dal 1445 circa), vicario, poi (1469) priore della Certosa presso Ferrara, consigliere [...] (1471 circa) a Pavia. Scrisse e miniò per Mattia Corvino il De regiis virtutibus (1467), ora alla Biblioteca Vaticana, e per Ercole I d'Este il De origine clarissime illustrissimeque domus (attualmente alla Biblioteca Estense di Modena). ...
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modenese
modenése agg. e s. m. e f. – Appartenente o relativo alla città di Mòdena, capoluogo di provincia dell’Emilia: la cucina m.; i salumi m.; pozzi m., altro nome dei pozzi artesiani; razza m. (o buoi m.), razza di bovini allevata in...
nudo
agg. [lat. nūdus]. – 1. a. Non coperto da vestito o da altro indumento, riferito al corpo umano: un bambino n., un uomo n., una donna n.; spesso in funzione predicativa: essere, stare, restare n.; spogliare n. il bambino, e spogliarsi...