Filosofo ispano-romano del sec. 1º d. C., seguace dell'indirizzo neopitagorico, in cui sono sensibili influssi platonizzanti, che preannunciano il neoplatonismo e le sue "ipostasi". Nelle sue Lezioni pitagoriche, [...] di cui restano alcuni frammenti, dette un significato simbolico alle concezioni pitagoriche dei numeri, vedendo significate, per es., nell'uno (la "monade") l'unità, l'identità e l'armonia, nel due (la "diade") l'alterità, la divisione e la mutazione ...
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Movimento filosofico-religioso (1° sec. a.C.-2° d.C.), fiorito in Alessandria, che si ricollega ecletticamente non solo e non tanto all’antico pitagorismo quanto alle scuole platonica, aristotelica e stoica. [...] suo fondatore, secondo alcuni, in Nigidio Figulo, il suo maggiore esponente in Apollonio di Tiana e altri rappresentanti in ModeratodiGades, Nicomaco di Gerasa, Numenio di Apamea, e, per alcuni suoi aspetti, nello Pseudo-Ermete Trismegisto. Tipiche ...
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