La grande scienza. Oncologia
Umberto Veronesi
Francesco Bertolini
Giuseppe Curigliano
Oncologia
Il termine 'cancro' trova origine nella parola greca karkínos, granchio, e con esso si identificano [...] rischio di malattia. Negli Stati Uniti la quantità di acri destinata a raccolti geneticamentemodificati è in continua espansione; i cibi e i prodotti alimentari di raccolti modificati, compresi i semi di soia, le piante oleifere, il grano, il cotone ...
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Le basi genetiche del cancro
Joseph F. Costello
(Ludwig Institute for Cancer Research, University of California San Diego, California, USA)
H.-J. Su Huang
(Ludwig Institute for Cancer Research, University [...] accordo con l'aumento del cancro con l'età.
Le alterazioni genetiche che conferiscono un vantaggio di crescita possono essere di diversa natura. Le mutazioni possono modificare molecole che regolano la crescita normale (per esempio geni soppressori ...
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Oncogeni e oncosoppressori
Carla Boccaccio
Paolo M. Comoglio
Il cancro è una malattia genetica somatica che colpisce un numero ristretto di geni: gli oncogeni e i geni oncosoppressori. I primi controllano [...] un corpo estraneo. Per indirizzare geni 'terapeutici' alle cellule cancerose si stanno usando virus geneticamentemodificati. I virus sono vettori genetici naturali molto potenti, poiché si sono selezionati per penetrare all'interno delle cellule con ...
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Memoria
Alessandro Cavalli
La nozione di memoria
In termini molto generali, la memoria può essere intesa come la capacità di un sistema qualsiasi (un robot, un organismo, un individuo, un gruppo, un'istituzione, [...] utilizzarle nel suo agire. Acquisisce, cioè, oltre alla memoria genetica di cui già dispone, una memoria prodotta dall'esperienza. ", come l'ha chiamata K. Polanyi, ha senz'altro modificato anche il nostro modo di percepire il tempo e le funzioni ...
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Anticorpi e meccanismi genetici della diversità anticorpale
Francesca Di Rosa
Angela Santoni
Gli anticorpi o immunoglobuline sono glicoproteine che riconoscono perlopiù molecole estranee all'organismo [...] tratta per lo più di anticorpi 'umanizzati', cioè modificati in modo da renderli più simili ad anticorpi umani coinvolti in questo processso. Infine, nella HIGM4 il difetto genetico coinvolge uno o più fattori ancora non identificati che agiscono a ...
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Bioetica
Gilberto Corbellini
Poiché non possiede un corpus coerente e strutturato di conoscenze e metodi, la bioetica non è una disciplina in senso proprio. Si tratta di un insieme differenziato di [...] . Ma, a partire da quel momento, i ricercatori che sviluppavano e utilizzavano le biotecnologie per modificaregeneticamente gli organismi, per sequenziare il genoma umano o per clonare animali biologicamente molto prossimi all'uomo si sono trovati ...
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Come i parassiti inattivano la sorveglianza Immunitaria: il caso del protozoo Leishmania
Pascal Launois
(World Health Organization, lmmunology Research and Training Center, lnstitut de Biochimie, Université [...] ipotesi che la suscettibilità a L. major sia di origine genetica e che la rapida ed elevata progressione verso la via differenziativa localizzazione e il traffico linfocitario siano temporaneamente modificati in seguito all'inoculo dei parassiti nel ...
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Adattamento
Rosadele Cicchetti e Per-Olof Åstrand
Il termine indica, in generale, il conformarsi a determinate condizioni e situazioni. In biologia sta a significare la relazione tra le strutture e [...] adattata all'ambiente ricevendo da questo la spinta a modificare le proprie strutture, che potevano così essere trasmesse alla altrimenti avrebbero fitness uguale a zero (per fitness in genetica si intende l'idoneità per l'ambiente misurata in ...
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Stress
Paolo Pancheri
Massimo Biondi
Il termine inglese stress, che significa propriamente "sforzo" (dal francese antico estrece, "strettezza, oppressione", derivato del latino strictus, "stretto") [...] 'attacco o nella fuga, attiva un complesso di risposte, veri e propri 'programmi' di stress geneticamente preordinati (ed eventualmente modificati dalle esperienze successive). Un primo programma, di tipo biologico, porta all'attivazione di sistemi ...
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Anna Meldolesi
L’anno delle neuroscienze
Dalla scoperta dell’esistenza di un sistema linfatico nel cervello all’avvio di un maxi progetto internazionale per lo studio della morfologia dei neuroni, fino [...] oltre. Con l’optogenetica si possono accendere e spegnere in tempo reale i neuroni di animali che sono stati geneticamentemodificati in modo tale da possedere cellule nervose sensibili alla lunghezza d’onda della luce: questo metodo, per esempio, è ...
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genetico
genètico agg. [der. di genesi; il gr. aveva γενητικός, come variante di γεννητικός, der. di γεννάω «generare»] (pl. m. -ci). – Che riguarda l’origine, la formazione, la riproduzione, l’eredità biologica: caratteri g., contrapposti...
ogmfree
(ogm-free), loc. agg.le Non manipolato geneticamente; privo di organismi geneticamente modificati. ◆ La definizione di quali prodotti possano considerarsi completamente privi di geni modificati (ogm-free). (Anna Bartolini, Corriere...