VALENTE, Pietro
Fabio Mangone
– Nacque a Napoli, il 10 agosto 1794, da Pasquale, avvocato, e da Anna Maria Palumbo.
Seguendo la propria inclinazione per l’architettura, tra il 1807 e il 1810 studiò [...] Chiaia, entrambi contrassegnati da un elegante portico dorico; inoltre, un non identificato palazzino Niccolò a nel 1831 a Venafro un innovativo fabbricato per allevare i cavalli ‘al modo inglese’. Rimase su carta il progetto in più varianti (1834-35) ...
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MONALDESCHI DELLA CERVARA, Monaldo
Erminia Irace
– Nacque da Camillo di Luca (III) e da Costanza Monaldeschi «della Montagna» (esponente del medesimo ramo familiare del marito) tra il 1522 e il 1530, [...] basilica Vaticana Giovanni Animuccia (edito a Roma, presso V. e L. Dorico, lo stesso anno) all’Opera del Duomo di Orvieto, che ancora della Toscana, anticamente descritti, si contengono anco in modo di Annali le cose più notabili che sono successe ...
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TRYSA (oggi Giölbashi)
F. Eichler
Abitato licio fortificato, posto sull'altipiano che si stende tra la costa meridionale dell'Asia Minore e il basso corso del Dembre Çay (l'antico Myros), ad oriente [...] porta, cronologicamente anteriore allo heròon; un piccolo tempio dorico; muri di case e cisterne. I ritrovamenti (tomba orna i lati minori. A T. rimangono sarcofagi decorati in modo più semplice: uno ha un busto nel lato minore del coperchio ...
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DEMETRA (Δθμήτηρ, Demēter)
P. E. Arias
Dea madre dei Greci che nel nome stesso - sia che derivi da δή = γῆ (terra) o dalla parola cretese δηαί = ion. Ζειαί, orzo - rivela la sua natura agraria (v. anche [...] Hestia Giustiniani del Museo Torlonia di Roma, chiusa nel peplo dorico e col capo velato, non è improbabile che sia una , dove la dea è seduta sulla cista e panneggiata nel solito modo, col capo velato dall'himàtion. Un tipo dell'alto ellenismo ( ...
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GUILLERY, Stefano (Étienne)
Massimo Ceresa
Nativo di Lunéville, nella diocesi di Toul, in Lorena, fu attivo come tipografo a Roma tra il maggio 1506 e il novembre 1524. Spesso nelle edizioni il nome [...] i bambini; nel 1558 era in società tipografica con Valerio Dorico.
Donati ipotizza l'introduzione di uno stile francese nella decorazione poi venne riassorbito da usi più locali. In questo modo Donati fa risalire l'inizio dell'attività romana del G ...
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Vedi GIUDAICA, Arte dell'anno: 1960 - 1973
GIUDAICA, Arte
M. Avi-Yonah
La produzione artistica degli Israeliti ebbe probabilmente origine contemporaneamente alla loro storia nazionale intorno al XIII [...] di Zaccaria, Tomba di Assalonne). La prima è in puro stile dorico; la Tomba di Zaccaria ha la forma d'una cappella egiziana all'arte ellenistico-romana di età imperiale. In modo particolare ciò si applica ai numerosi mosaici pavimentali di ...
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Vedi GLANUM dell'anno: 1960 - 1994
GLANUM
H. Rolland
Città della Gallia Narbonese sulla via che va dalla Spagna all'Italia attraverso il Monginevro, ricordata dai geografi antichi (Ptolom., vi, 20), [...] colonne monolitiche sormontate da capitelli dorici; case a peristilio d'ordine dorico o ionico, offrono stretta analogia pitture della Villa di Fannio Sinistore a Boscoreale) in modo essenzialmente pittorico.
Il secondo piano del cenotafio è aperto ...
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Vedi MESSENE dell'anno: 1961 - 1961 - 1973 - 1995
MESSENE (v. vol. iv, p. 1082)
A. K. Orlandos
L'esteso scavo che va conducendo dal 1957 ad oggi il Servizio Archeologico Greco, sotto la direzione di [...] dedicato ad una divinità ancora sconosciuta; si tratta di un tempio dorico periptero (m 13,45 × 27,86), ottimo lavoro di età inseriti e con i capelli trattenuti da un nastro metallico. Il modo di lavorazione della testa ha fatto pensare ad un'opera - ...
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GUARNELLI (Guarnello), Alessandro
Emilio Russo
Nacque a Roma nel 1531. Il padre, Agolante, era al servizio dei Farnese e il G. crebbe nella dimora romana della famiglia.
Le notizie biografiche su di [...] Alessandro Farnese, al servizio del quale egli svolse in modo continuato l'ufficio di segretario. Al ritorno del cardinale da del Libro primo dell'Eneide, pubblicata a Roma, presso V. Dorico, nel 1554, con dedica al cardinale Farnese in cui il G ...
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HERODION (Ήρωδεīον)
E. Netzer
Località della Giudea situata 13 km a S di Gerusalemme (a Ν della biblica Tekoa), ai limiti del deserto di Giuda. Nessun insediamento anteriore all'età erodiana (37-4 a.C.) [...] quantità di terra e di ghiaia le furono scaricate attorno. In questo modo si andò costituendo la collina a forma di cono. La colmata copriva pietre appartenevano a un fregio romano in stile dorico, altre avevano motivi fitomorfi, entrambi utilizzati ...
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dorico
dòrico agg. [dal lat. Dorĭcus, gr. Δωρικός] (pl. m. -ci). – 1. Dei Dori, pertinente ai Dori, uno dei tre gruppi etnici (insieme con gli Ioni e gli Eoli) dell’antica Grecia: la stirpe d.; gli stati d.; le colonie d., ecc. 2. a. Dialetto...
iperdorico
iperdòrico (o iperdòrio) agg. [comp. di iper- e dorico; cfr. gr. ὑπερδώριος]. – Nella musica greca antica, modo i., modo di si derivato dal dorico per trasferimento del tetracordo inferiore al superiore.