(dal gr. βάσις "appoggio, sostegno"; fr. base; sp. base; ted. Basis, Unterlage; ingl. base). -
Architettura. - È una delle tre parti in cui viene distinta la colonna - capitello, fusto, base - e precisamente [...] dintorni fino all'epoca augustea si alternano gli esempî di ordini dorici senza base, come nel Tabularium e nel Teatro di Marcello, una dipodia nella quale un piede funzionasse in certo modo da parte forte rispetto all'altro. I moderni trattatisti ...
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Nacque in Siracusa, probabilmente intorno al 287 a. C. Era, come dice egli stesso, figlio di un astronomo, Fidia. Polibio e Plutarco riferiscono che egli era parente di Gerone, re di Siracusa. Un suo scritto, [...] καὶ κινῶ τὴν γῆν. Forse, secondo Simplicio, Archimede, in dialetto dorico, avrebbe detto: πᾶ βῶ καὶ κινῶ τὰν γᾶν; cfr. Heiberg, di "tagliare una sfera in due parti con un piano, in modo che i due segmenti della sfera siano tra loro in un rapporto ...
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Il vocabolo è venuto dagli Arabi di Spagna, presso i quali al-manākh designava tavole astronomiche che davano il modo di determinare il giorno della settimana, di trasformare una data qualsiasi di un'èra [...] d. C.), e conservate nel Museo Britannico di Londra, le quali dànno il modo di trovare in qual giorno della settimana cada l'inizio di un anno arabo pontificia 20 ottobre 1817 (Torino 1839); Almanacco dorico per l'anno bisestile 1824, con un catalogo ...
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È la città più popolosa della provincia di Argolide e Corinzia (νομὸς 'Αργολίδος καὶ Κορινϑίας - Peloponneso), poiché conta 9038 abitanti (9810 col territorio). È posta nel luogo dove sorgeva la città [...] La cifra delle perdite è certo esagerata; ad ogni modo comprendeva tutta la lega argiva, non la sola metropoli; della strada di Mýloi, mettendo in luce gran parte del colonnato dorico in tufo, ruderi del tempio di Artemide Peito e qualche iscrizione ...
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MANCHESTER (A. T., 47-48)
Herbert John FLEURE
Arthur POHAM
Salvatore ROSATI
Gino LUZZATTO
Anna Maria RATTI
Città dell'Inghilterra, con un proprio governo di contea, situata nella regione sud-orientale [...] Pietro. Fra le costruzioni profane, la Banca d'Inghilterra ha un bel prospetto dorico, dovuto a J. Cockerell, e il Free Trade Hall, in Peter le sue possibilità di sviluppo furono estremamente modeste, in modo che fino al sec. XV la sua popolazione ...
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Divinità della Grecia antica, strettamente unita, nel culto e nel mito, alla figlia, Kore o Persefone; sicché ordinariamente l'una e l'altra venivano designate insieme con appellativi comuni, come "le [...] erano le Aloe, o feste delle aie, di Eleusi. Nelle isole doriche dell'Egeo si onorava D. nelle Talisie, durante l'estate ( della Sicilia: in quella, la città di Metaponto fu in special modo devota della dea delle biade, la cui testa forma il tipo più ...
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SELINUNTE (Σελινοῦς, Sclīnus)
Ettore Gabrici
Antica città greca, nella parte occidentale della costa meridionale della Sicilia. Il nome deriva dalla pianta di σέλινον "apio", che vegeta sulle colline [...] di antagonismo degli elementi etnici che erano contrapposti fra loro: il dorico da una parte, l'elimico e il fenicio dall'altra. Intorno N.-S., e che, prolungata verso N., corrisponde in certo modo allo sperone che limita a NE. la zona dei templi. La ...
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I Greci denominavano questo elemento "epistilio" (ἐπί "sopra" e στῦλος "colonna"). Architrave è l'elemento rigido (pietra da taglio), o elastico (legno, ferro, cemento armato), che si dispone orizzontalmente [...] dimensione e larghezza degli architravi è di diametri 1/9 nei templi dorici più antichi; più tardi, nel secolo III, quando prenderà il sopravvento piattabanda si presta allo scopo, e in tal modo è costruito l'architrave del tempio cosiddetto della ...
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Architetto e scultore, nato a Firenze nel 1377, morto ivi nel 1446. Del padre, ser Brunellesco, si sa che fu notaro, e che la repubblica se ne valse per missioni di fiducia anche in Germania. Sull'adolescenza [...] del capitello corinzio, plasmandolo con piena libertà; il dorico non usò mai; non conformò lo ionico a nessuno castelli in legname. La cupola fiorentina fu potuta innalzare in tal modo per il suo sesto acuto e per l'orditura ingegnosa di ...
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Nella denominazione di decorazione si comprende l'insieme di ornamenti di oggetti o di elementi architettonici di edifici che hanno un ritmo di linea, o di rilievo geometrico o figurativo, o di colore. [...] , nelle loro qualità e derivante dal modo della loro disposizione appartengono tutti i dispositivi nell'archit., Milano 1911; G. Pinza, Le orig. della colonna negli ord. ionico e dorico, in Ann. dell'Ass. Cult. d'archit., Roma 1912; L. Magne, L'art ...
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dorico
dòrico agg. [dal lat. Dorĭcus, gr. Δωρικός] (pl. m. -ci). – 1. Dei Dori, pertinente ai Dori, uno dei tre gruppi etnici (insieme con gli Ioni e gli Eoli) dell’antica Grecia: la stirpe d.; gli stati d.; le colonie d., ecc. 2. a. Dialetto...
iperdorico
iperdòrico (o iperdòrio) agg. [comp. di iper- e dorico; cfr. gr. ὑπερδώριος]. – Nella musica greca antica, modo i., modo di si derivato dal dorico per trasferimento del tetracordo inferiore al superiore.