SOFFITTO
F. Krauss
In generale ogni chiusura superiore di un vano, indipendentemente dalla sua forma. In particolare però, e in questo articolo, viene intesa come S. soltanto la chiusura superiore piana, [...] reciproca di sostegni e di peso non veniva espressa in modo formale. La colonna egiziana ha la forma di una pianta da due fino a quattro scomparti. Originariamente, e nell'architettura dorica fino al periodo classico, tutte le parti dei vani sono ...
Leggi Tutto
SKOPAS (Σκόπας, Skopas)
P. E. Arias
1°. - Scultore greco del IV sec. a. C., nato nell'isola di Paro. Poiché dopo l'88 a. C. un Aristandros figlio di S. restaurò alcune statue (I. G., 287-288), e poiché [...] C. L'Apollo, in veste di citaredo, indossava un lungo peplo dorico cinto in alto e con ampio apòptygma, aveva la cetra nella attribuire a S. anche la lastra 1009, per il modo vibrante con cui è scolpita (si veda specialmente la rappresentazione ...
Leggi Tutto
Vedi OLIMPIA, Maestro di dell'anno: 1963 - 1996
OLIMPIA, Maestro di
G. Becatti
U. Jantzen
G. Becatti
U. Jantzen
Con questo nome convenzionale si indica l'ignoto scultore che creò la decorazione in [...] lavoro ad un unico "Maestro di Olimpia", considerandolo un dorico, forse argivo, distingue anche mani di aiuti e scolari, O., del quale non si è ancora potuto accertare in modo ineccepibile l'origine, si era liberato totalmente dei legami regionali, ...
Leggi Tutto
GINNASIO (Γυμνάσιον)
J. Delorme
In origine il g. è il sito in cui gli antichi Greci praticavano la ginnastica, complesso di esercizi fisici destinati a prepararli alle competizioni atletiche, che venivano [...] questa caratteristica scompare. Il monumento, che si può datare in modo abbastanza preciso attorno al 330 a. C., è posto su A S, quattro edifici circondano una corte quadrata a peristilio dorico. Quello volto a N, più profondo degli altri, è ordinato ...
Leggi Tutto
CURTI, Girolamo, detto il Dentone
Paolo Cassoli
Nacque a Bologna il 7 apr. 1575 da Antonio Maria, originario di Reggio Emilia e da una Orsolina bolognese (Bologna, Archivio arcivescovile, S. Niccolò [...] centrale quadrilobata sostenuto da una loggia di ordine dorico dalla struttura chiusa e solida: un concetto architettonico stampe riguardanti l'attività scenografica del C., e in partitolar modo la "rara" edizione delle scene per le feste farnesiane ...
Leggi Tutto
GALILEI, Alessandro
Silvia Cusmano
Nacque a Firenze il 25 ag. 1691, figlio di Giuseppe Maria, proconsole dei notai dal 1707 al 1711, e di Margherita Merlini, figlia del medaglista della Zecca granducale, [...] Manchester, con colonne su basamento e pilastri d'ordine dorico, trabeazione con metope e triglifi, tetto balaustrato. di architettura civile (Dell'architettura civile e dell'uso e modo di fabbricare e dove ebbe origine, conservato nell'Archivio di ...
Leggi Tutto
TEBE (Θῆβαι, Thebae)
L. Vlad Borrelli
F. Zevi
2°. - Città in Beozia e antica capitale di questa parte della Grecia, una delle più illustri città della leggenda e della storia ellenica, centro di un [...] senza avancella; aveva un pronao profondo circa 5 m con quattro colonne doriche (o due pilastri e due colonne), una cella di circa m sei gradini, limitata da muri di pàrodoi. In tal modo il luogo veniva considerato come un telestèrion a cielo aperto, ...
Leggi Tutto
L'architettura nel mondo greco, etrusco-italico e romano: gli ordini architettonici
Francesco Tomasello
La somma delle conoscenze e il panorama degli studi riguardanti gli apparati decorativi dell'architettura [...] : un echino decorato, un cuscino avvolto alle estremità in modo da generare due volute simmetriche ricadenti, una lastra d'abaco . 35-69; B.A. Barletta, An "Ionian Sea" Style in Archaic Doric Architecture, in AJA, 94 (1990), pp. 45-72; O. Bingöl, ...
Leggi Tutto
ORFEO (῾Ορϕεύς, dorico ῎Ορϕης; Orpheus)
A. Bisi
Mitico aedo di Tracia, considerato dalla tradizione greca figlio del re Eagro e della musa Calliope.
1. - L'origine della sua figura è difficilmente individuabile: [...] xòana, come il simulacro nel tempio di Demetra a Thera), l'unica testimonianza figurativa dell'antichità che possiamo in certo qual modo ricostruire è il dipinto di Polignoto, la celebre Nèkyia nella Lesche degli Cnidî a Delfi. Pausania (x, 30, 6) si ...
Leggi Tutto
FREGIO
H. Kähler
In architettura si intende per f. una zona decorativa con andamento prevalentemente orizzontale; in particolar modo nella trabeazione degli ordini classici la parte fra architrave e [...] generale si ha l'impressione che, in certo modo, qualsivoglia superficie adatta può contenere un f., dato risale al 520 circa. La supposizione che la vicinanza di edifici dorici abbia promosso l'inserzione del rilievo nella trabeazione ionica e che i ...
Leggi Tutto
dorico
dòrico agg. [dal lat. Dorĭcus, gr. Δωρικός] (pl. m. -ci). – 1. Dei Dori, pertinente ai Dori, uno dei tre gruppi etnici (insieme con gli Ioni e gli Eoli) dell’antica Grecia: la stirpe d.; gli stati d.; le colonie d., ecc. 2. a. Dialetto...
iperdorico
iperdòrico (o iperdòrio) agg. [comp. di iper- e dorico; cfr. gr. ὑπερδώριος]. – Nella musica greca antica, modo i., modo di si derivato dal dorico per trasferimento del tetracordo inferiore al superiore.