GALLACCINI (Gallacini), Teofilo
Fabio Cosentino
Figlio di Claudio e di Eufrasia d'Ansano Molandi, nacque a Siena il 22 sett. 1564. Fu avviato allo studio della grammatica e della retorica dai padri [...] rivela però un atteggiamento seicentesco legato in qualche modo al gusto barocco, quando si convince della necessità razionale del capitello. Quindi il tuscanico non subisce variazioni, il dorico si effigia di semplici ornamenti (c. 45r), lo ionico ...
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GALILEI, Vincenzio
Raoul Meloncelli
Nacque a Santa Maria a Monte (oggi in provincia di Pisa) intorno al 1520 da Michelangelo e da Maddalena di Carlo di Bergo. Non si hanno notizie sulla sua prima formazione [...] ma il significato del suono di una sola". In tal modo venivano a porsi le basi del "recitar cantando" che avrebbe Intavolature de lauto, madrigali e ricercatelibro primo (Roma, V. Dorico, 1563) e tra gli scritti di carattere teorico: il Fronimo ...
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FOSSATI, Gaspare
Lucia Pedrini Stanga
Nacque a Morcote, in Canton Ticino, il 7 ott. 1809 da Ambrogio Marcellino e Virginia Rippa. La sua famiglia contava personalità di rilievo nel campo dell'architettura, [...] cinquecenteschi. Invece nei progetti di edifici privati, in particolar modo case di campagna e padiglioni da giardino, l'architetto 1984; Paestum. La fortuna di Paestum e la memoria moderna del dorico 1750-1830, Firenze 1986, p. 55; G. Heinrich, Die ...
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FAVARA, Alberto
Nicola Balata
Nacque a Salemi (Trapani) il 1º marzo 1863, quinto di sei figli, da Simone e Francesca Maria Mistretta Verderame, cugini di primo grado appartenenti ad una famiglia di [...] l'Antica Madre, sui versi di G. Pascoli, in ritmo dattilico-dorico, da un antico canto della chiesa latina (eseguita il 3 sett. feste, canti religiosi e funebri; ognuno con la data, il modo, il nome del cantore, le varianti della melodia, e ancora ...
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HEREDIA (Eredia), Pietro
Arnaldo Morelli
Figlio di Carlo, segretario del duca Emanuele Filiberto di Savoia, nacque a Vercelli intorno al 1570, da famiglia di probabile origine spagnola.
Fanciullo cantore [...] voce sola e tre strumenti; il madrigale, condotto negli antichi modi dorico e frigio, fu poi pubblicato da Doni nel Compendio del trattato servizio in una chiesa. Pietro Della Valle, parlando del modo di "sonare per reggere un coro", afferma che "con ...
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CACIALLI, Giuseppe
Marco Dezzi Bardeschi
Nacque a Firenze nel 1770. Allievo dell'Accademia di Belle Arti di Firenze, riformata da Pietro Leopoldo, compì gli studi unitamente al coetaneo P. Poccianti [...] privati. In questo campo va ricordato anche un tempietto dorico per il giardino del conte G. A. della contributi progettuali del C. è da ricordare il "Parere sul miglior modo di preservare dall'umidità la copertura del tempio di S. Giovanni ...
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GHINELLI, Pietro
Raffaella Cioccoloni
Figlio di Giuseppe e Felice Gongetti, nacque il 21 ag. 1759 a Senigallia, dove si formò professionalmente come architetto.
Risalgono al 1778 i primi suoi studi [...] progetto del suo palazzo in Urbino, avendo il G. già avuto modo nel 1826 di lavorare in quella città, perché chiamatovi dal gonfaloniere a pianta basilicale, recante al pianterreno sei colonne doriche in mattoncini e capitelli in pietra d'Istria e ...
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ANTICO, Andrea (Anticho, Antigo, Antiques, Aiítiquis, Antiquo, Antiquus, De Antiquis)
Antonio Garbelotto
Nacque a Montona (Istria), nella diocesi di Parenzo, verso la fine del sec. XV (tra il 1470 e [...] , e, dopo aver ceduto tutto il materiale tipografico ai fratelli Dorico, nel 1520 Vi si stabilì di nuovo, accordandosi col Petrucci ed e di N. Pifaro, mentre l'Ambros poneva riserve sul modo di comporre dell'Antico. Assai più importante è, infatti, l ...
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FONTANESI, Francesco
Olga Jesurum
Nacque a Reggio Emilia il 4 ott. 1751 da Giovanni e Chiara Prati. Compì i primi studi sotto la guida dello scenografo G. Bazzani e di P. Zanichelli, pittore di prospettiva; [...] Emilia, Biblioteca municipale, ms. D. 164).
Qui il F. mostrò di prediligere l'ordine dorico, per l'architettura in generale e, in special modo, per la costruzione dei teatri; quanto all'ornamentazione, rifiutò quella ridondante di tipo rococò per ...
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DOMINICI, Paolo (Pawel Rzymianin, Paolo Romano)
Marius Karpowicz
Figlio di Domenico e di una Domenica, romani, ma originari di Chiamut nei Grigioni, nacque probabilmente a Roma verso il 1555 e fu operoso [...] Ambrogio Nutclaus. Da allora avrebbe agito sempre in questo modo: dopo aver eretto l'edificio fino allo stato in cui 'esterno, scandito da arcate cieche su lesene doriche e ornato da un fregio dorico, ricorda soluzioni milanesi. L'interno si avvicina ...
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dorico
dòrico agg. [dal lat. Dorĭcus, gr. Δωρικός] (pl. m. -ci). – 1. Dei Dori, pertinente ai Dori, uno dei tre gruppi etnici (insieme con gli Ioni e gli Eoli) dell’antica Grecia: la stirpe d.; gli stati d.; le colonie d., ecc. 2. a. Dialetto...
iperdorico
iperdòrico (o iperdòrio) agg. [comp. di iper- e dorico; cfr. gr. ὑπερδώριος]. – Nella musica greca antica, modo i., modo di si derivato dal dorico per trasferimento del tetracordo inferiore al superiore.