guisa /'gwiza/ s. f. [dal germ. wīsa], lett. - [maniera di presentarsi: in tal g.; in altra g.] ≈ aspetto, forma, maniera, modo, sorta. ▼ Perifr. prep.: lett., a (o in) guisa di [in modo analogo o simile [...] quando si posa (Dante)] ≈ alla maniera di, a mo' di, a somiglianza di, come, simile a. ↔ differentemente da, diversamente da; lett., in (o di) guisa che [in g. che persona non se ne accorgesse (G. Boccaccio)] ≈ cosicché, di modo che, in modo che. ...
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regola /'rɛgola/ s. f. [dal lat. regŭla (der. di regĕre, propr. "guidare diritto"), che significò dapprima "assicella di legno, regolo", poi "regola, norma"]. - 1. a. [modo di svolgersi ordinato e costante [...] ● Espressioni: mettere in regola [riferito a lavoratori clandestini, rendere regolare] ≈ regolarizzare. ▲ Locuz. prep.: a regola d'arte [in modo perfetto: un lavoro fatto a r. d'arte] ≈ a dovere, alla perfezione, (fam.) come Dio comanda, come si deve ...
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Fabio Rossi
inventare. Finestra di approfondimento
Invenzioni e scoperte - I. significa «dar vita a qualcosa che prima non esisteva». Sia il verbo sia il sost. der. (invenzione) vengono spesso usati per [...] fam., trovata: con la tua trovata guadagneremo un sacco di soldi. Trovare è riferito soprattutto ai sost. modo o sistema: vedi di trovare il modo di farci uscire di qui; ha trovato un sistema per consumare meno acqua. In questo caso scoprire è ...
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stesso /'stes:o/ (ant. o lett. istesso) [lat. iste ipse, accus. istum ipsum]. - ■ agg. 1. [che è proprio quello, che non è diverso o altro da quello di cui si parla o a cui si allude: vorrei lo s. posto [...] ≈ identico, medesimo, pari, uguale. ↔ differente, distinto, disuguale, diverso, ineguale. 3. [di fatto, evento e sim., che si ripete in modo uguale o simile, fino alla noia: è sempre la s. storia; mi ha ripetuto cento volte lo s. discorso] ≈ medesimo ...
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Fabio Rossi
particolare. Finestra di approfondimento
Non di tutti - Ciò che non è di tutti, bensì di un singolo individuo o di un gruppo di individui, è detto particolare. A seconda dei contesti, questo [...] quadro di rara ra·natezza; vi dovea essere veramente qualcosa di straordinario nel suo aspetto, poiché tutti lo guardarono in un certo modo come di sorpresa (G. Verga). Da questo sign. di p. deriva l’uso assai com. di particolarmente come sinon. di ...
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riparare¹ [dal lat. reparare, propr. "riacquistare, ricuperare", der. di parare "procurare", col pref. re-]. - ■ v. tr. 1. [dare protezione da una cosa pericolosa o dannosa, opponendo a essa un ostacolo, [...] . a o assol.: r. a un inconveniente, a un malanno; purtroppo tocca a me r.] ≈ ovviare, provvedere, rimediare, [in modo veloce, urgente, con uso assol.] correre ai ripari, [con uso assol.] intervenire, [con uso assol.] prendere riparo. ■ ripararsi v ...
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tanto [lat. tantus agg., tantum avv.]. - ■ agg. 1. a. (solo al sing.) [riferito a cose non numerabili e generalm. anteposto al sost., in grande quantità o misura: c'è t. spazio qui; ho t. fame, sonno; [...] ≈ a tal punto, così (tanto), (lett.) cotanto, in tal modo. 2. [come antecedente di una prop. consecutiva introdotta da che o da sfinito] ≈ al punto, così (tanto), in misura (o modo) tale, in tal modo, talmente (tanto), [posposto all'agg. o al verbo] ...
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rompere /'rompere/ [lat. rŭmpĕre] (io rómpo, ecc.; pass. rem. ruppi, rompésti, ecc.; part. pass. rótto). - ■ v. tr. 1. a. [dividere qualche cosa in due o più parti: r. un ramo] ≈ spaccare, spezzare. b. [...] , e di solito si riferisce a oggetti più solidi e difficili a rompersi: spaccare una noce. Così come spezzare, è talora un modo fam. di minacciare: ti spacco la faccia; oppure volg.: se non la pianti ti spacco il culo. Intens. è fracassare, che è ...
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tentare v. tr. [lat. temptare e tentare (prob. due verbi di diversa origine, confusisi già in latino)] (io tènto, ecc.). - 1. (lett.) [toccare leggermente: il mio duca mi tentò di costa, Dicendo: "Parla [...] a telefonare sembrano inferiori. Se lo sforzo richiesto all’azione non è particolarm. gravoso, un sinon. adatto è fare in modo di (o, più raram., da) o, fam., vedere (di), mentre, per sforzi più consistenti, si dispone del sinon. formale procurare ...
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Il modo è tradizionalmente considerato un elemento accidentale del negozio giuridico. Consiste in un onere o peso che può essere imposto all’erede e al legatario (art. 647 c.c.); può essere altresì previsto a carico del donatario (art. 793 c.c.)...
La forma particolare di essere o di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e simili.
Diritto
Il m. è tradizionalmente considerato un elemento accidentale del negozio giuridico. Consiste in un onere o peso che può essere imposto all’erede...