Nel parlato e nello scritto più sorvegliati, nel caso descritto da chi ci ha posto il quesito (tecnicamente: coreferenza del soggetto del verbo della reggente e soggetto del verbo della subordinata), la subordinata completiva oggettiva assume la for ...
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Aprire un buon dizionario della lingua italiana, anche in rete, può essere molto utile, quando si sia indecisi sulle reggenze. Consultiamo in questa circostanza il Sabatini-Coletti on line, alla voce necessità, e leggiamo: «1 Condizione di impossibi ...
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Le interrogative indirette esplicite, come nel caso qui presentato, possono avere il verbo sia al congiuntivo (avesse comprata), sia all'indicativo (ha comprata), di solito senza che vi sia un diverso contrassegno di certezza: si tratta di una scelt ...
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Diamo spazio a questo turbato quesito perché dà conto di una ragguardevole fiducia nelle sfumature semantiche esprimibili dalla nostra lingua, ma sopravvaluta forse la capacità di un singolo lessema di farsi enciclopedia di istanze tanto complesse e ...
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Sembra di poter dire che si è in presenza di strutture che sono più tipiche del parlato che dello scritto, ma che, ormai, vanno penetrando anche nello scritto, e non soltanto in quello di tono meno formale. Probabilmente il superlativo relativo perd ...
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Niente di meglio, probabilmente, anche se i generici mettere a posto e sistemare sembrano adeguati. Non bisogna farsi sovrastare dall'ansia della precisione, che rischia, talvolta, di dare luogo ad arzigogolato precisionismo. Da qualche anno, a prop ...
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Si tratta di un verbo di registro colloquiale, adoperato per indicare lo schiacciarsi di un arto, tipicamente un dito del piede o della mano, che viene sospinto con forza dentro, rispetto al corpo, a causa di un urto, di un colpo subìto. Nota anche ...
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Per quanto riguarda il primo quesito, senz'altro si concorda con quanto diffusamente spiegato già all'interno della formulazione della domanda stessa: mai e poi mai può ben essere recepita come una forma elativa assoluta di mai. Nel secondo caso, di ...
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Le “varie ricerche” non possono che portare dalle parti di “Medusa, Gorgoni, Erinni”, nel caso del vocabolo cercato: probabilmente anguicrinito (possibile variante: anguichiomato), che significa ' che ha le chiome formate da serpenti' (latino anguis ...
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Sara ScarabottiniCon buona pace delle differenti scuole di pensiero, sulla scorta di grammatiche e dizionari si possono dare risposte di dirimente certezza. Nel caso di edile, ci viene in soccorso l'etimologia, ricordandoci il latino aedìlis, parola ...
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modo
mòdo s. m. [lat. mŏdus «misura», e quindi anche «norma, regola, modo»]. – 1. La forma particolare di essere, di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e sim. In questo sign. generico (e in qualche altro), è sinon. di maniera,...
grosso modo
locuz. avv., lat. («in modo grossolano»). – Su per giù, approssimativamente, all’incirca: si può dire, g. m., che la questione sta così; ha, g. m., la forma di un cilindro.
La forma particolare di essere o di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e simili.
Diritto
Il m. è tradizionalmente considerato un elemento accidentale del negozio giuridico. Consiste in un onere o peso che può essere imposto all’erede...
Il modo è tradizionalmente considerato un elemento accidentale del negozio giuridico. Consiste in un onere o peso che può essere imposto all’erede e al legatario (art. 647 c.c.); può essere altresì previsto a carico del donatario (art. 793 c.c.)...