modulazionemodulazióne [Der. del lat. modulatio -onis, dal part. pass. modulatus di modulare (→ modulatore)] [LSF] Operazione consistente nel variare in un certo modo voluto il valore di una determinata [...] di segnali: IV 84 b. ◆ [ELT] M. di frequenza (sigla FM) analogica e numerica: v. modulazione di segnali: IV 83 c, 84 c. ◆ [ELT] M. di posizione di impulsi (sigla PPM): v. modulazione di segnali: IV 82 b. ◆ [ELT] M. di una portante sinusoidale: v ...
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Ottica
Mario Bertolotti
Luigi Alberto Lugiato
Alice Sinatra
(XXV, p. 776; App. II, ii, p. 472; III, ii, p. 338; V, iii, p. 803; v. ottica non lineare, App. IV, ii, p. 701)
Ottica non lineare
di Mario [...] da f(a‡,a) sostituendo agli operatori a‡ e a delle variabili numeriche: a→α, a†→α*, dove il simbolo * indica il complesso una linea di telecomunicazione, per es. sotto forma di modulazione della sua intensità. L'idea della misura non distruttiva ...
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Fotonica
Paolo Lugli
La f. si è andata configurando come quel settore disciplinare che comprende tutte le acquisizioni, le tecniche e i dispositivi che competono alla produzione, alla trasmissione di [...]
dove a è il raggio del nucleo, NA l'apertura numerica della fibra e λ la lunghezza d'onda d'operazione. amplifica e risagoma il segnale, che viene poi utilizzato per modulare una sorgente laser il cui output viene rilanciato in fibra. ...
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trasmissione
trasmissióne [Der. del lat. transmissio -onis "atto ed effetto del trasmettere", dal part. pass. transmissus di transmittere "trasmettere", comp. di trans- "oltre, al di là" e mittere "mandare"] [...] un segnale di relativ. alta frequenza (per es., in un sistema a 240 canali, fino a circa 1 MHz), modulato analogicamente o numericamente dal segnale a frequenza fonica (v. segnali telefonici: V 116 d). ◆ [ELT] T. telefonica PCM: v. segnali telefonici ...
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conversione
conversióne [Der. del lat. conversio -onis, da convertere "trasformare" e quindi "mutamento, trasformazione"] [ELT] C. da analogico a digitale: trasformazione di un segnale analogico, cioè [...] secondo metodo, detto c. per modulazione, consistente nel modulare in ampiezza, con la corrente si chiama rapporto di c. il rapporto percentuale tra il numero di nuclei fertili che si trasformano e il numero totale di essi, a unità di massa e di ...
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sensibilita
sensibilità [Der. del lat. sensibilitas -atis, da sensibilis: → sensibile] [LSF] L'attitudine di una sostanza, un corpo, un apparecchio di reagire a uno stimolo esterno, producendo qualche [...] corrisponde a una unità del valore dato dall'indicatore numerico; è una delle caratteristiche essenziali di un dispositivo di ricevitori radiofonici, per avere una potenza sonora di 50 mW per una modulazione a 400 Hz con profondità 30 %. ◆ [FSN] S. di ...
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modulazione
modulazióne s. f. [dal lat. modulatio -onis]. – 1. a. In musica, passaggio della voce o del suono da una tonalità a un’altra: può essere stabile o passeggera, secondo che nella nuova tonalità si resti durevolmente (tanto da far...
modulo
mòdulo s. m. [dal lat. modŭlus, dim. di modus «misura»]. – In genere, misura, forma, esemplare, che si assume come modello a cui attenersi, o come elemento fondamentale secondo il quale determinare o proporzionare le misure di un insieme;...