frequènza s. f. [dal lat. frequentia]. – 1. L’essere frequente; l’accadere, il ripetersi spesso: paese umido per la f. delle piogge; m’infastidisce la f. delle sue visite; come giustifica la f. delle sue [...] ci si riferisca a comunicazioni radiofoniche o televisive; per media f. in radiotecnica, v. medio, 2 h; per modulazione di frequenza, v. modulazione, n. 3 a. 3. a. Il frequentare, l’andare spesso in un luogo; assiduità, consuetudine a qualche cosa ...
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modulazione
modulazióne s. f. [dal lat. modulatio -onis]. – 1. a. In musica, passaggio della voce o del suono da una tonalità a un’altra: può essere stabile o passeggera, secondo che nella nuova tonalità si resti durevolmente (tanto da far...
modulante
agg. [part. pres. di modulare2]. – Che modula: passaggio m., in musica, passaggio ad altra tonalità; segnale m., in elettronica e nella tecnica delle telecomunicazioni (anche, come s. f., la m.), l’onda che contiene l’informazione...
Fisica
Variazione temporale del valore o dell’intensità di una grandezza fisica.
In ottica, un raggio luminoso si dice modulato se la sua intensità varia nel tempo secondo una legge nota. La m. della luce si può realizzare con due procedimenti...
MODULAZIONE
Giulio Cesare Paribeni
. Si chiama così, in armonia, il passaggio da un tono all'altro e l'insieme dei mezzi diretti a ottenerlo. La modulazione può essere stabile, se l'ingresso nel nuovo tono è operato in modo da far dimenticare...