radioricevitore
radioricevitóre [Comp. di radio- nel signif. c e ricevitore] [ELT] Ricevitore di onde radio, modulate o no, che è collegato all'entrata a un'antenna ricevente e dà un segnale d'uscita [...] di produrre un determinato segnale d'uscita (per es., nei r. radiofonici una potenza sonora di 50 mW, con una modulazione al 30 % a 400 Hz); (b) la selettività, che misura la capacità di rispondere soltanto allo spettro occupato dal radiosegnale ...
Leggi Tutto
Apparecchio per rilevare radiosegnali raccolti da un’antenna ricevente. Più specificamente, uno dei due terminali di un circuito di radiocomunicazione (l’altro è un radiotrasmettitore), che, in unione a un’antenna ricevente e a un adatto traduttore (per es., un altoparlante), assolve alle funzioni di ... ...
Leggi Tutto
televisivo
televisivo [agg. Tratto da televisione, secondo il rapporto visione -visivo] [LSF] [ELT] Della televisione, che riguarda la televisione, come particolare sistema di telecomunicazione. ◆ [ELT] [...] 'immagine e l'inizio dell'esplorazione della successiva, nonché all'inizio di ogni riga di analisi), il tipo di modulazione del segnale (positiva oppure negativa), il rapporto dimensionale (fra la larghezza e l'altezza dell'immagine), la frequenza di ...
Leggi Tutto
rivelatore
rivelatóre [agg. e s. (f. -trice) Der. di rivelare, dal lat. revelare "togliere il velo", comp. di re- con il signif. di azione contraria e velum "velo"] [LSF] Dispositivo, apparecchio o sostanza [...] C del gruppo di rivelazione si carica (fig. 2), attraverso il diodo, a una tensione vicina ai valori di picco del segnale modulato Vi, presente ai capi del circuito risonante d'ingresso; tra un picco e l'altro il diodo è interdetto e il condensatore ...
Leggi Tutto
Con questa locuzione si intendono le attività, i prodotti e le applicazioni che si occupano della conversione elettronica di energia elettrica, ovvero del controllo con mezzi elettronici del trasferimento [...] è chiuso e il periodo di commutazione T, che nella trattazione dei convertitori c.c./c.c. viene considerato in luogo della funzione modulante m. Poiché δ può assumere valori tra 0 e 1, la tensione d'uscita può essere regolata con continuità da 0 a Ui ...
Leggi Tutto
radiodiffusione
radiodiffusióne [Comp. di radio- nel signif. c e diffusione] [ELT] Trasmissione di programmi radiofonici (r. radiofonica) e televisivi (r. radiotelevisiva) effettuata da apposite stazioni [...] , a seconda del campo delle lunghezze d'onda usate: (a) r. a onde lunghissime e lunghe, che fa uso di trasmettitori a modulazione d'ampiezza (AM), operanti tra poche decine di kHz e circa 300 kHz (bande VLF e LF), spesso di grande potenza (sino a ...
Leggi Tutto
limitatore
limitatóre [s.m. e agg. (f. -trice) Der. del lat. limitator -oris, dal part. pass. limitatus di limitare (→ limitato)] [LSF] Dispositivo per limitare l'entità di un fenomeno, facendo in modo [...] a un valore costante l'ampiezza della tensione applicata al rivelatore stesso, eliminando o quanto meno riducendo fortemente la modulazione d'ampiezza dovuta a disturbi (allora si parla anche di l. di disturbi), interferenze, ecc. ◆ [FTC] [EMG] L. di ...
Leggi Tutto
profondita
profondità [Der. del lat. profunditas -atis, da profundus "profondo"] [LSF] (a) Generic., una delle dimensioni di un corpo, da precisare di volta in volta; così se, come spesso si fa, si chiama [...] fenomeni e l'ampiezza di certe grandezze, con riferimento alla forma di diagrammi rappresentativi (per es., la p. di modulazione: v. oltre). ◆ [OTT] P. di campo: per un obiettivo (di una macchina fotografica, di un microscopio, un telescopio, un ...
Leggi Tutto
rivelazione
rivelazióne [Atto ed effetto del rivelare, der. del lat. revelatio -onis dal part. pass. revelatus di revelare (→ rivelatore)] [LSF] Il rendere osservabili e misurabili enti fisici, mediante [...] , detta anche demodulazione, cui si sottopone un segnale modulato per estrarne il segnale modulante: v. modulazione di segnali e → rivelatore: R. di segnali modulati a impulsi, modulati d'ampiezza e modulati di frequenza. ◆ [ELT] R. eterodina e r ...
Leggi Tutto
radioripetitore
radioripetitóre [agg. e s.m. (f. -trice) Comp. di radio- nel signif. c e ripetitore] [ELT] Nella radiotecnica, apparato costituito da un'antenna ricevente direttiva e un radioricevitore [...] tutt'intorno (r. circolare) oppure verso una determinata stazione radioricevente (r. direttivo), con le stesse caratteristiche di modulazione dei segnali radio ricevuti ma con assai maggiore livello di potenza; i r. circolari servono come stazioni ...
Leggi Tutto
diversita
diversità [Der. di diverso] [ELT] Sistema in d. (ingl. diversity system): sistema di ricezione radio atto a ridurre gli effetti dell'evanescenza dei segnali, basato sul combinare segnali della [...] loro di almeno 100 Hz difficilmente presentano evanescenza contemporanea; si attua nelle trasmissioni radiotelegrafiche con modulazione sia di ampiezza che di frequenza, irradiando simultaneamente radioonde di frequenza leggermente diversa; (b) il ...
Leggi Tutto
modulazione
modulazióne s. f. [dal lat. modulatio -onis]. – 1. a. In musica, passaggio della voce o del suono da una tonalità a un’altra: può essere stabile o passeggera, secondo che nella nuova tonalità si resti durevolmente (tanto da far...
modulante
agg. [part. pres. di modulare2]. – Che modula: passaggio m., in musica, passaggio ad altra tonalità; segnale m., in elettronica e nella tecnica delle telecomunicazioni (anche, come s. f., la m.), l’onda che contiene l’informazione...