DI CAPUA, Eduardo
Daniela Rota
Nacque a Napoli il 12 maggio 1865 da Giacobbe ("posteggiatore", violinista, nonché autore di canzoni napoletane che godettero al tempo di una certa notorietà). Fu il padre [...] vocale di più facile e comune accesso; l'andamento lineare del canto, che rifugge da salti troppo ampi, o da modulazioni che non siano quella - patetica - dal maggiore al minore; la naturalità (o, se si preferisce, la convenzionalità) della tessitura ...
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BORGIOLI, Dino
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Nacque a Firenze il 15 febbr. 1891 da Antonio e da Elvira Rigatti. Si diplomò in ragioneria e nello stesso tempo studiò canto con E. Giachetti. Nel 1917 esordì al Teatro Dal Verme [...] nel repertorio lirico-leggero in generale, per il suo fraseggio disinvolto e aggraziato e per le delicate, patetiche modulazioni, fu interprete eccezionale del Barbiere di Siviglia, della Cenerentola, del Conte Ory, della Favorita, del Don Pasquale e ...
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CIMOSO, Guido
Giuseppe Radole
Nato a Vicenza il 1° febbr. 1804 da Domenico, buon compositore e celebre improvvisatore all'organo, oltre che violinista, apprese "ottimi e chiari fondamenti" nel violino, [...] citato Principî elementari di musica..., 1828, il Trattato teorico-pratico sulla costituzione della scala melodica ed armonica e delle modulazioni e infine Numerica applicata ai 50 Salmi di B. Marcello mai pubblicate, già in possesso degli. eredi e ...
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FILIPPESCHI, Mario
Roberto Staccioli
Nato a Palaia (prov. di Pisa) il 7 giugno 1907, da Uriliana Benvenuti e da Silvestro, dotato d'una voce tenorile di particolare estensione, volume e consistenza [...] delle incisioni discografiche, riscontrò nella sua voce notevoli durezze che causavano alquante difficoltà nel canto legato e nelle modulazioni (p. 54).
In effetti fu spesso imputata al F. una certa mancanza di fantasia interpretativa e per questo ...
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ASIOLI, Bonifacio
Riccardo Nielsen
Nacque a Correggio il 30 ag. 1769 e fu il più illustre rappresentante di una famosa famiglia di artisti. Fin dai sette anni cantava accompagnandosi con un piccolo [...] di composizione ossia seguito del trattato di armonia, libri tre (opera postuma, Milano 1832); Corso di modulazioni classificate; Primi elementi per il canto (1809); Disinganno sulle osservazioni fatte sul temperamento proprio degli istromenti ...
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CALEGARI (Callegari)
Claudio Strinati
Famiglia di musicisti attivi nel Veneto. I più noti sono Giuseppe e il fratello Antonio, detto il seniore rispetto al nipote Luigi Antonio. Secondo il Garbelotto, [...] offre suggerimenti che possono essere accolti in un coerente sistema armonico, specie per quanto riguarda il problema delle modulazioni improvvise e quello più generale dei collegamenti tonali rapidi. Fondamentale in questo senso è il nuovo concetto ...
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GIACOMELLI (Jacomelli), Geminiano
Federico Colonia
Nacque a Colorno, presso Parma, il 28 maggio 1692 da Giuseppe e Maria Tej. In gioventù intraprese gli studi di canto, contrappunto e clavicembalo con [...] , ornata di vocalizzi e colorature secondo la prassi del tempo; l'armonia è sobria, colorita da una varietà di modulazioni che ne vivacizzano la dinamica. Molte delle sue arie di maggior successo contribuirono anche alla fortuna che il Pasticcio ...
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BELLI, Domenico
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Non si Conosce di questo compositore né il luogo né la data di nascita; né si possono avanzare delle supposizioni per la mancanza assoIuta di documenti. La notizia che fosse al servizio [...] egli riesce più efficace laddove l'incisività e la limpida nettezza delle sue raffinate armonie e delle sue modulazioni (di sapore talvolta arcaico) hanno modo di esprimere sentimenti potenti. Duttilità, sveltezza e libertà sttaordinarie, riguardo al ...
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INGHILTERRA (ingl. e ted. England; fr. Angleterre; sp. Inglaterra; denominazioni che si equivalgono per il significato, che è "terra degli Angli"; in lat. Anglia; A. T., 47-48)
Roberto ALMAGIA
Pietro [...] che siasi stampata: i Parthenia del 1611. In alcune delle composizioni di questa scuola si nota singolare ardimento nelle modulazioni e quasi un annuncio della scala temperata.
Oltre a queste grandi scuole di musica dotta son da ricordare, per ...
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WALZER (voce tedesca, da walzen "rigirarsi"; fr. valse; sp. vals; ingl. waltz)
Gastone ROSSI-DORIA
Danza diffusasi dal principio del sec. XIX. Piuttosto arbitrarî appaiono i richiami, tentati da alcuni [...] , più duttile, più ricco di imprevisti (pur subito chiariti) e nei ritmi, e nelle risposte tra frase e frase, e nelle modulazioni e nel colorito dell'orchestra (che meritò l'ammirazione di un Brahms e di un Bülow); ed egualmente unitario, in virtù ...
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modulante
agg. [part. pres. di modulare2]. – Che modula: passaggio m., in musica, passaggio ad altra tonalità; segnale m., in elettronica e nella tecnica delle telecomunicazioni (anche, come s. f., la m.), l’onda che contiene l’informazione...
modulare1
modulare1 agg. [der. di modulo]. – Relativo a un modulo (nel suo sign. primo e più generale), basato su un modulo, e quindi anche costituito dal vario accostamento di elementi (detti essi stessi elementi m.) che ripetono le misure,...