L’espressione curva melodica si riferisce all’andamento continuo delle variazioni di altezza tonale, prodotte simultaneamente con i foni di un enunciato e realizzate entro un’unità linguistica per convogliare [...] . 1 (con un errore di computazione pari a un salto di ottava nella F0 della vocale finale).
Le modulazioni melodiche che percepiamo possono rappresentare variazioni di tipo categoriale oppure graduale. Il parlante può decidere di realizzare o meno ...
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L’epanalessi (dal gr. epanálēpsis «ripetizione», in lat. geminatio, iteratio o reduplicatio) è una figura retorica che consiste nel ripetere, raddoppiandoli, una parola o un segmento discorsivo all’interno, [...] dell’incontro («Guardaci ben! Ben sem ben sem Beatrice», Purg. XXX, 73). In altri casi, la ripetizione è affidata a complesse modulazioni con incisi (si veda la ripetizione di così: «Opera naturale è ch’uom favella; / ma così o così, natura lascia ...
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Natura e cultura nel linguaggio
Elizabeth Bates
(Center for Research in Language, University of California San Diego, California, USA)
In questo saggio vengono discussi la struttura, le origini, lo sviluppo [...] a una parola di controllo non correlata si parla di attivazione semantica o priming. Se l'accesso al lessico è un processo modulare, e non influenzato da un livello superiore del contesto, allora ci dovrebbe essere un periodo di tempo ridotto in cui ...
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Si tende abitualmente a confondere sotto un unico segno grafico quelli che sono invece due distinti segni interpuntivi: la lineetta (o trattino lungo: ‹–›) e il trattino (o trattino breve o corto o trattino [...] », «effetti polifonici: intrecci di voci o di toni»; «i segmenti in posizione parentetica […] rappresentano altrettante modulazioni nell’enunciazione di un discorso che – sul piano della sintassi – apparirebbe compiuto anche senza le precisazioni ...
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La lingua del testo teatrale è un tipo di ➔ lingua scritta in cui gioca un ruolo primario la dimensione dell’oralità: il testo si realizza infatti nel divenire di un evento, lo spettacolo teatrale, caratterizzato [...] , il catanese Luigi Capuana e soprattutto il veneziano Giacinto Gallina, che, con la Famegia del santolo (1892), riuscì a modulare il goldonismo e il dialetto delle sue prime commedie in un più moderno realismo psicologico espresso in una varietà ...
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segno Fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre indizi, deduzioni, conoscenze ecc. Qualsiasi oggetto o più spesso figura che sia convenzionalmente assunta come espressione e rappresentazione [...] ‘tutti, alcuni ecc.’, dei secondi i connettivi logici, dei terzi i s. d’interpunzione, le intonazioni o modulazioni della voce, quelli che la linguistica moderna classifica come tratti soprasegmentali). Importante inoltre la distinzione proposta da ...
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In ambito linguistico e letterario, con purismo si intende ogni dottrina e atteggiamento critico-normativo, a carattere tradizionalista, che rifiuta e condanna con intransigenza ➔ neologismi, tecnicismi, [...] non parve più»): nel corso del Cinquecento, la lingua smarrì la sua spontanea naturalezza a causa delle eleganti modulazioni artistiche prodotte dalla raffinata cultura rinascimentale (per Cesari «altro è la lingua ed altro è la poesia ed eloquenza ...
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Il saggio programmaticamente intitolato Dialettologia toscana (Giacomelli 1975) inaugura una serie di ricerche che applicano i metodi della dialettologia allo studio delle parlate in un territorio generalmente [...] caratteristiche fonetiche del pisano-livornese sono: l’abbassamento delle vocali medio-basse; la velarizzazione di /a/; vistose modulazioni della frequenza fondamentale (➔ fonetica acustica, nozioni e termini di); lo scambio tra liquide e vibranti in ...
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Il linguaggio della cortesia è l’insieme delle strategie, norme e convenzioni verbali adottate da una comunità per contenere la conflittualità e favorire l’armonia nell’interazione comunicativa. In quanto [...] avrai fame o accomodati ché sarai stanco.
La ricca morfologia degli alterati (➔ alterazione) consente una vasta gamma di modulazioni, semantiche e pragmatiche, del significato di nomi, verbi e aggettivi che, spaziando dall’affettività alla ludicità ...
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Per comprendere il nesso tra storia della lingua e storia della Chiesa è sufficiente ricordare i caratteri cruciali delle cosiddette religioni abramitiche, le religioni, cioè, che vedono nelle vicende [...] ricorrevano all’uso delle immagini o a un’improvvisazione contenuta, ristretta entro temi fissi e sostenuta da gestualità e modulazioni della voce. Più di frequente, quando si muovevano in aree linguistiche non distanti tra loro, si servivano di un ...
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modulante
agg. [part. pres. di modulare2]. – Che modula: passaggio m., in musica, passaggio ad altra tonalità; segnale m., in elettronica e nella tecnica delle telecomunicazioni (anche, come s. f., la m.), l’onda che contiene l’informazione...
modulare1
modulare1 agg. [der. di modulo]. – Relativo a un modulo (nel suo sign. primo e più generale), basato su un modulo, e quindi anche costituito dal vario accostamento di elementi (detti essi stessi elementi m.) che ripetono le misure,...