CILLI, Romualdo
Stella Rudolph
Figlio di Enrico, nacque a Pistoia nel 1711; "fu della classe dei cittadini", e l'ultimo della sua famiglia (Tolomei, 1821). Il 16 nov. 1728 ebbe un posto elettivo di [...] della questura, l'ampio palazzo documenta l'estrema severità e semplicità del repertorio architettonico del Cilli. Lo stesso modulo viene ribadito nell'ultima villa disegnata dall'artista: quella detta "del Merlo" che fu costruita per Cesare Ippoliti ...
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BENVOGLIENTI, Bartolomeo
Piero Craveri
Nacque a Siena da nobile famiglia del Monte dei Riformatori nei primi decenni del sec. XV. Scarse le notizie biografiche rimasteci: sappiamo che, abbracciata la [...] nipote del B., Fabio Benvoglienti. Scritta su sollecitazione dei cardinal Francesco Piccolomini, essa segue lo stesso modulo retorico delle dissertazioni precedenti, controbattendo le tesi del Biondo sull'origine della città e sull'istituzione dell ...
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ALBINI, Franco
Manuela Morresi
Figlio di Baldassarre e di Corinna Toniolo, nacque a Robbiate (Como), il 17 ott. 1905. Trasferitosi a Milano con la famiglia, frequentò la sezione di architettura del [...] per l'IFACP andò oltre la definizione del tessuto residenziale; l'esperienza della progettazione su una sorta di modulo fondiario elementare venne tuttavia utilizzata e approfondita nel quasi contemporaneo progetto urbanistico "Milano verde", per la ...
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ZACCARIA di Martino
Giorgio Tamba
ZACCARIA di Martino. – Nacque forse a Bologna poco dopo il 1207. Il padre Martino, originario della massa ove alla fine del secolo XII il Comune di Bologna fece sorgere [...] sua attività di notaio restano documenti negli archivi di alcuni conventi a partire dal 1250. Rivelano l’adesione al modulo di Ranieri: aperti dal signum notarii, seguito da invocazione, data, luogo, testimoni e, al termine, la sottoscrizione, simile ...
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BUTINONE, Bernardino
Franco Mazzini
Figlio di Iacopo, nacque a Treviglio; ne è ignota la data di nascita, ormai però comunemente riconosciuta intorno al 1450. La prima notizia documentata è del 1484, [...] al repertorio della tipologia devota appena instaurata dal Bergognone, ma al tempo stesso si allinea, significativamente, a certi moduli formali della scultura dei Mantegazza e dell'Amadeo. Nei "tondi" della nave centrale della stessa chiesa l'opera ...
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DE ANGELIS (Angelis, Angeli), Gherardo
Cinzia Cassani
Nacque ad Eboli (provincia di Salerno), il 16 dic. 1705 da Anna de Caroli e da Giovanni, marchese di Trentinara. Debole e malaticcio, ma di ingegno [...] anni iniziò a comporre le prime rime che riflettono, soprattutto quelle di contenuto autobiografico, secondo uno sperimentato modulo petrarchesco, il disagio della sua condizione prodotto dal contrasto tra una giovanile propensione alla vanità della ...
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ALIBRANDI, Girolamo
Stefano Bottari
Pittore, nato a Messina negli ultimi decenni del sec. XV (nel 1470 secondo Hackert e Grano), operoso nei primi decenni del XVI (all'incirca fino al 1523). La più [...] i guasti provocati dal terremoto del 1908). Nella Sacra famiglia, di piccolo formato, la figura della Vergine ha il modulo tipico, ma non la sfumata morbidezza, delle Madonne del pittore lombardo (valga il confronto con quella dell'Adorazione dei ...
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NOVO, Ferruccio
Ivan Balbo
– Nacque a Torino il 22 marzo 1897 da Antonio e da Ernesta Biroli.
Nel 1894 il padre aveva fondato una piccola società in nome collettivo per la confezione di guanti, la A. [...] e Grezar, da lui già schierati in Nazionale, in quanto interessato a un loro impiego in una squadra che adottava un modulo di gioco simile a quello azzurro.
Proprio l’innovativa organizzazione in campo va ascritta a ulteriore merito di Novo: fu lui ...
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JACOBELLO di Bonomo
Alessandro Serafini
Non si conosce la data di nascita di questo pittore veneziano attivo tra l'ottavo e il nono decennio del XIV secolo.
La ricostruzione della sua personalità (Pallucchini) [...] la ricercatezza nella definizione dei particolari. Così le otto figure di santi del polittico leccese, chiuse nel rigido modulo bizantino e quasi impacciate rispetto allo spazio circostante, si riscattano per la fisionomia accigliata dei volti e per ...
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BAGNERA, Giuseppe
Nicola Virgopia
Nacque a Bagheria (Palermo) il 14 nov. 1865. Orfano dall'infanzia e di disagiate condizioni economiche, riuscì a completare gli studi tecnici a Palermo, ove, nel 1890, [...] dei problemi, riducendo ad estrema semplicità dimostrazioni di risultati noti: nel primo di essi, Sopra il limite superiore del modulo di una funzione intera di ordine finito,in Rendiconti del circolo matematico di Palermo,XVIII(1904), pp. 218-220 ...
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modulo
mòdulo s. m. [dal lat. modŭlus, dim. di modus «misura»]. – In genere, misura, forma, esemplare, che si assume come modello a cui attenersi, o come elemento fondamentale secondo il quale determinare o proporzionare le misure di un insieme;...
modulante
agg. [part. pres. di modulare2]. – Che modula: passaggio m., in musica, passaggio ad altra tonalità; segnale m., in elettronica e nella tecnica delle telecomunicazioni (anche, come s. f., la m.), l’onda che contiene l’informazione...