VERRI, Pietro
Carlo Capra
– Nacque a Milano il 12 dicembre 1728, primogenito di Gabriele, patrizio milanese e giurista, futuro senatore (1749) e reggente (v. la voce in questo Dizionario), e di Barbara [...] È giusto vedere in tali aspirazioni un preannuncio del liberalismo moderato ottocentesco e un distacco definitivo dal modulo dell’assolutismo illuminato, ma si sbaglierebbe a considerarle come un’espressione completa delle idee politiche dell’ultimo ...
Leggi Tutto
LORENZETTI, Pietro
Michela Becchis
Non si conosce la data di nascita di questo pittore senese, documentato dal 1306 al 1345, fratello di Ambrogio, come attestava la scritta apposta sotto gli affreschi [...] senesi, II, I Lorenzetti, in Bollettino d'arte, L (1965), pp. 211-215; C. Volpe, P. L. ad Assisi, Milano-Ginevra 1965; A. Mariotti, Modulo di progettazione del polittico di Arezzo di P. L., in Critica d'arte, XV (1968), 100, pp. 35-46; F. Zeri, Un S ...
Leggi Tutto
DALLA, Lucio
Marinella Venegoni
Cantautore, clarinettista, regista, visionario, nato a Bologna il 4 marzo 1943, figlio unico di Giuseppe e di Iole Melotti.
Lucio Dalla è stato un artista complesso, che [...] (o la capra Elisabetta); era già il segno forte di una personalità artistica irriverente, paradossale, tentata dalla rottura dei moduli correnti del consumo musicale.
Gesù Bambino
La svolta arrivò nel 1971, dal palco di San Remo. La canzone che ...
Leggi Tutto
BERCHET, Giovanni
Giuliano Innamorati
Nacque a Milano il 23 dicembre 1783, da Federico e da Caterina Silvestri, primogenito di otto figli.
Il padre era un modesto commerciante di origine svizzero-francese [...] Lombardo-Veneto, che sempre ha "nel cor l'Italia, s'ella anche oblia chì l'ama". Il sogno-visione (antico modulo preromantico radicato nel B. dagli anni della traduzione del Bardo)si svolge evocando tempi e luoghi diversi, mentre sviluppa il doppio ...
Leggi Tutto
LONGANESI, Leopoldo (Leo)
Alessandra Cimmino
Nacque a Bagnacavallo, in Romagna, il 30 ag. 1905 (ma fu iscritto all'anagrafe il 3 settembre), figlio unico di Paolo e di Angela Marangoni.
Il padre, di [...] autori, rubriche di varietà ("Il giardino dei supplizi", "Giro del mondo", "Il vizio dei premi") -, secondo un modulo che avrebbe preso piede in numerose aziende analoghe.
La linea editoriale della Longanesi corrispose alle direttive fondamentali di ...
Leggi Tutto
DE GASPERI (Degasperi), Alcide
Piero Craveri
Nacque il 3 apr. 1881 a Pieve Tesino (Trento) da Amedeo e Maria Morandini. Di famiglia povera, profondamente cattolica, fu primo di quattro figli, ebbe due [...] la DC doveva "fare da sé". E questa fu la sua carta originale al congresso di Napoli del giugno 1954. In esso modulò il suo credo "centrista" con la sua proposta "organizzativista".
In proposito più che la forma contava la prassi che era maturata in ...
Leggi Tutto
BOCCACCIO, Giovanni
Natalino Sapegno
Frutto di una libera relazione di Boccaccio, o Boccaccino, di Chellino con una donna di cui nulla sappiamo, nacque, forse a Certaldo, ma più probabilmente a Firenze, [...] la trama di un exemplum già usufruito, nel suo stretto senso religioso. da Iacopo Passavanti). E la ricca gamma dei moduli narrativi trova la sua unità in una intelligenza profondamente comprensiva dei vizi e delle virtù umane, tesa verso un tipo di ...
Leggi Tutto
ARIOSTO, Ludovico
Natalino Sapegno
Nacque a Reggio Emilia l'8 sett. 1474 da Niccolò e da Daria Malaguzzi Valeri. Il ramo degli Ariosti, da cui discendeva il padre, s'era trasferito da Bologna a Ferrara [...] un patrimonio di favole, di situazioni affettive e di moduli formali, e di far reagire quella cultura poetica al più varia, più cordiale ed espansiva, già pronta a risolversi in moduli di figurazione e di racconto. Tanto è vero che i momenti migliori ...
Leggi Tutto
ARETINO, Pietro
Giuliano Innamorati
Nacque ad Arezzo la notte fra il 19 e il 20 apr. 1492. Intorno all'ambiente familiare ed alla giovinezza dell'A. si hanno poche notizie sicure, le quali pur consentono [...] due di Lettere a P. A., dati alle stampe nel 1551. Così, del resto, sviluppando fino all'esaurimento della vena il modulo che aveva incontrato fortuna, si era condotto con i generi, o meglio le " serie " essenziali della propria produzione, ed ai ...
Leggi Tutto
BONIZONE
Giovanni Miccoli
Nulla di effettivamente certo si sa delle origini di B.: sconosciuta la famiglia, sconosciuto il luogo e l'anno di nascita.
Dal suo parlare, soprattutto nel Liber ad amicum, [...] , ricorre più volte. Non si tratta soltanto di un modulo letterario, già di per sé curioso. Perché esso costituisce il carattere dell'epistola dedicatoria, che presenta alcuni tipici moduli bonizoniani, e il confronto che il Perels ha potuto ...
Leggi Tutto
modulo
mòdulo s. m. [dal lat. modŭlus, dim. di modus «misura»]. – In genere, misura, forma, esemplare, che si assume come modello a cui attenersi, o come elemento fondamentale secondo il quale determinare o proporzionare le misure di un insieme;...
modulante
agg. [part. pres. di modulare2]. – Che modula: passaggio m., in musica, passaggio ad altra tonalità; segnale m., in elettronica e nella tecnica delle telecomunicazioni (anche, come s. f., la m.), l’onda che contiene l’informazione...