ROMA - Scultura
A. Melucco Vaccaro
A.M. D'Achille
Dal 6° secolo alla prima metà del 12°. - La produzione superstite del periodo compreso tra il sec. 6° e la metà del 12° si limita, quasi senza eccezioni, [...] spesso ampliate da altre minori bordate da trecce, a sottolineare il percorso verso l'altare. Si tratta di una ripresa di moduli protobizantini del Grande Palazzo e della Santa Sofia a Costantinopoli: è probabile che i primi esempi realizzati a R. e ...
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La scienza in Cina: l'epoca Song-Yuan. Aspetti tecnologici: l'architettura del periodo Song e le Norme di Li Jie
Christophe Gaudier
Aspetti tecnologici: l'architettura del periodo Song e le Norme di [...] e moltiplicazioni a partire da una classe di riferimento, la classe 3 o 6, secondo i casi.
L'impiego di un modulo che scaturisce dalla struttura non è un'invenzione di Li Jie ma un metodo artigianale derivato dalle pratiche di cantiere che aveva ...
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ORIZIA, Pittore di
E. Paribeni
Ceramografo attico, la cui attività si può fissare entro il terzo e quarto decennio del V sec. a. C.
Dipinge grandi vasi, tra cui due singolari anfore appuntite, quasi [...] un fatto episodico che un carattere primario. In realtà il pittore sembra trovarsi più a suo agio in figurazioni di modulo più modesto, mentre il suo stesso temperamento, il segno acuto e incisivo con cui definisce, male si accordano con quel ...
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MONACO 1842, Pittore di
E. Paribeni
Ceramografo attico a figure nere, operante intorno alla metà del VI sec. a. C. Il nucleo principale delle sue opere è stato isolato da C. H. E. Haspels raggruppando [...] 1842 dell'Antiquarium di Monaco. Si tratta di opere modeste e attraenti - quasi tutte le lèkythoi sono di modulo estremamente ridotto - con figurazioni rapide e minute che possono affiancarsi a quelle delle coppe miniaturistiche. Come in queste ...
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ABACO
G. Matthiae
Prende questo nome l'elemento a forma di dado o di tavoletta, interposto fra il capitello e la trabeazione, che ha la duplice funzione di ampliare o rafforzare il piano di posa di [...] dorico a forma di tavoletta, secondo Vitruvio (IV, 3), deve essere, cum cymatio, alto quanto l'echino e cioè un terzo del modulo (ἐμβάτης) calcolato in 1/24 dell'intera fronte nel tempio tetrastilo e in 1/42 in quello esastilo; il capitello ionico ha ...
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Dai primi insediamenti al fenomeno urbano. Aspetti e forme dell'organizzazione del territorio
Mario Liverani
Amodio Marzocchella
Giovanni Uggeri
Giuliano Volpe
Francesca Romana Stasolla
Laurent [...] tentato di individuare delle unità di misura. Nel Gotland, ad esempio, sembra venisse utilizzata un'unità lineare di 7 m e un modulo di area di 195 m²; ad Aosta è stata ipotizzata un'unità lineare corrispondente a 0,31 m. In genere però questo campo ...
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MURA e FORTIFICAZIONE
G. Scichilone
F. Castagnoli
P. Fraccaro
A. Grecia: 1. Generalità. - 2. Mura ciclopiche. - 3. Muratura lesbia. - 4. Opera poligonale. - 5. Opera trapezoidale. - 6. Opera quadrata. [...] (della facciavista, o dei giunti, o di entrambi). In numerosi casi il grado di finitura dei giunti, la costanza di moduli dei blocchi e, talora, delle vere e proprie stratificazioni di scaglie di lavorazione in prossimità o a ridosso del muro provano ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Estremo Oriente
Roberto Ciarla
Marialaura Di Mattia
Oscar Nalesini
Adolfo Tamburello
Paola Mortari Vergara Caffarelli
Filippo Salviati
Caratteri generali
di [...] di non indebolire la forza e la stabilità delle mura. L'impatto visivo è determinato dalla ripetizione e composizione di moduli cubici e trapezoidali, i quali si raggruppano, di preferenza, nei pressi di un tempio o un monastero. Intorno o nelle ...
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L'Italia romana delle Regiones. Regio XI Transpadana: Aosta
Liliana Mercando
Aosta
Colonia augustea (Augusta Praetoria Salassorum) dedotta nel 25 a.C. (Strab., IV, 6, 7), dopo che i Romani ebbero superato la [...] si affiancava una serie di assi viari paralleli e ortogonali, formando una rete urbana regolare con insulae rettangolari a modulo costante, variabili però in corrispondenza dei grandi monumenti pubblici, quali, per esempio, il foro e gli edifici di ...
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ARISTAINETOS (᾿Αρισταίνετος e ᾿Αριστένετος)
G. A. Mansuelli
Architetto greco autore, secondo una iscrizione metrica trascritta da Ciriaco d'Ancona, del tempio di Adriano a Cizico, incominciato al principio [...] grande architettura templare ionica, però questo architetto impone alla costruzione una rigida coerenza sistematica, assumendo il modulo dalla tradizione dorica. Per questo rigore delle proporzioni il tempio, pur di dimensioni non eccezionali, era ...
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modulo
mòdulo s. m. [dal lat. modŭlus, dim. di modus «misura»]. – In genere, misura, forma, esemplare, che si assume come modello a cui attenersi, o come elemento fondamentale secondo il quale determinare o proporzionare le misure di un insieme;...
modulante
agg. [part. pres. di modulare2]. – Che modula: passaggio m., in musica, passaggio ad altra tonalità; segnale m., in elettronica e nella tecnica delle telecomunicazioni (anche, come s. f., la m.), l’onda che contiene l’informazione...