DEL CONTE, Iacopo (Iacopino)
Enrico Bassan
Fiorentino, nacque intorno al 1515 se nel 1598 al momento della morte, aveva 83 anni come risulta dal Liber mortuorum di S. Maria in Via Lata, e dal Necrologio [...] nell'età della Controriforma, che verrà poi adottato, non senza personali modifiche, dal suo presunto allievo Scipione Pulzone. Tale modulo può essere illustrato sia dal Ritratto di Paolo III e Ottavio Farnese, già nella coll. A. Barsanti di Roma ...
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PONTI, Giovanni
Fulvio Irace
PONTI, Giovanni (Gio). – Nacque a Milano il 18 novembre 1891 da Enrico e da Giovanna Rigone, in una famiglia molto rappresentativa della borghesia imprenditoriale lombarda.
A [...] di via del Caravaggio (domus Onoria, Aurelia, Livia, Flavia, 1933-38), dove il metodo della variazione modulata di pochi elementi caratterizzanti combinava uniformità e caratterizzazione al tempo stesso.
Significativamente, quando nel 1933 assunse la ...
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PISTOCCHI, Giuseppe
Davide Righini
PISTOCCHI, Giuseppe. – Nacque a Faenza il 12 gennaio 1744 da Antonio, stuccatore e decoratore di finti marmi appartenente a una famiglia con lunghe tradizioni artigiane, [...] al palazzo comunale. L’esterno è semplice, dotato di nove arcate al pianterreno e al piano superiore secondo il modulo compositivo della fronte del teatro, mentre l’interno è connotato da un ricco apparato ornamentale eseguito da Antonio Trentanove ...
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IACOPO di Andrea
Sara Magister
Non si conosce la data di nascita di questo scultore, figlio di Andrea e originario di Firenze. Le notizie sono desunte dall'unico documento che lo riguarda, risalente [...] (Davies, p. 111). Il fregio a girali vegetali che sovrasta le camere funebri di entrambi i monumenti ha un modulo decorativo pressoché identico e, come risulta dagli studi di Davies, sembra non avere altri esempi. Questa sovrapponibilità fa pensare ...
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Ragghianti, Carlo Ludovico
Paola Scremin
Storico e critico d'arte, nato a Lucca il 18 marzo 1910 e morto a Firenze il 3 agosto 1987. È una delle principali figure di riferimento della moderna critica [...] di un artista: in Stile di Piero della Francesca (1954), R. imposta il suo discorso critico facendo appello a un modulo che compone lo 'stile assoluto' dell'artista; le opere compaiono difficilmente nella loro interezza per un uso, a volte smodato ...
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FONDAZIONI (XV, p. 611; App. II, 1, p. 958; III, 1, p. 652. Vedi anche Geotecnica, App. II, 1, p. 1030; Terreni, Meccanica dei, App. II, 11, p. 983; App. III, 11, p. 946)
Carlo Viggiani
Teorie e metodi [...] = (q•b/Eo)I1I2, in cui q è il carico netto sulla f., b una dimensione caratteristica delle f. stessa, Eo il modulo di Young del terreno in condizioni non drenate, I1 e I2 coefficienti d'influenza calcolati, in prima approssimazione, sulla base della ...
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PIANO, Renzo
Giampiero Donin
Architetto, nato a Genova il 14 settembre 1937. Laureatosi presso la facoltà di Architettura del Politecnico di Milano (1964), successivamente opera sotto la guida di F. [...] tensione tecnologica, emerge in P. quello per l'architettura come servizio sociale, che produce le ricerche sul modulo ospedaliero standardizzato (Washington 1971) e sul ''laboratorio di quartiere'', per il recupero dei centri storici (Otranto 1976 ...
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GIOVANNI BATTISTA di Iacopo, detto il Rosso Fiorentino
Roberto Ciardi
Nacque a Firenze, nel "popolo" di S. Michele Visdomini, l'8 marzo 1494.
Dall'atto del battesimo, celebrato il giorno seguente, non [...] situata la tavola, nella quale la Madonna e i santi appaiono collocati su un fondale che riprende i moduli dell'architettura reale sovrastante l'altare. Il pittore tiene sotto controllo ogni elemento della decorazione, in particolare l'eccezionale ...
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TETRARCHI
F. Zevi
Col nome di T. si indicano solitamente nella letteratura archeologica due gruppi di immagini in porfido, a Roma (Vaticano) e a Venezia (S. Marco).
Queste immagini sono state poste [...] raffigurati a circa due terzi del vero, e le colonne raggiungevano forse (secondo un calcolo fatto dal Delbrück in base al modulo di quelle vaticane) i 7-8 m d'altezza. Quanto all'iconografia, vi sono alcune differenze rispetto ai gruppi romani. In ...
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LUTI, Benedetto
Alessandro Serafini
Figlio di un artigiano fiorentino di nome Iacopo (Pascoli, p. 228), nacque a Firenze il 17 nov. 1666. Secondo Hugford (p. 61), il L. apprese l'arte del disegno e [...] vetrina del giorno di S. Bartolomeo (Bowron, 1980, p. 28).
Se la composizione si sviluppa secondo il tradizionale modulo barocco della diagonale, con una forte accentuazione dei contrasti chiaroscurali che ricorda i modi di Francesco Furini, l'enfasi ...
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modulo
mòdulo s. m. [dal lat. modŭlus, dim. di modus «misura»]. – In genere, misura, forma, esemplare, che si assume come modello a cui attenersi, o come elemento fondamentale secondo il quale determinare o proporzionare le misure di un insieme;...
modulante
agg. [part. pres. di modulare2]. – Che modula: passaggio m., in musica, passaggio ad altra tonalità; segnale m., in elettronica e nella tecnica delle telecomunicazioni (anche, come s. f., la m.), l’onda che contiene l’informazione...