(russo Moskva) Città capitale della Russia (12.409.738 ab. nel 2017), e dell’oblast´ omonima, all’incrocio dei fiumi Moscova e Oka. Forma un’unità amministrativa autonoma, il cui limite è segnalato dall’autostrada [...] a precise condizioni ideologiche e politiche; il piano (1935) seguì la tesi tradizionale della città impostata sul modulo del «superblocco» (complesso dotato di tutti i servizi cittadini essenziali). Seguirono costruzioni in stile monumentale e il ...
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Vedi DELFI dell'anno: 1960 - 1973 - 1994
DELFI (Δελϕοί, Delphi)
S. Ferri*
B. Conticello
Città e santuario in Grecia, nella regione della Focide, situato sulle pendici meridionali del Parnaso a circa [...] due koùroi del VI sec., dei quali uno più completo scolpito da Polymedes di Argo (v.), dal corpo massiccio di 6 moduli costruito entro la legge della frontalità. Le particolarità plastiche dei due atleti - forse Cleobi e Bitone - rivelano che il loro ...
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CESARIANO (Ciseriano), Cesare
Sergio Samek Ludovici
Nacque nel 1483 a Prospiano (vicino a Olgiate Olona, provincia di Varese), dove suo padre Lorenzo, della nobile famiglia Ciserano o Ciseriano (Cesariano [...] compositivo della grande decorazione di Parma, fa pensare all'educazione bramantesca del C., ma il chiaroscuro e il modulo delle figure ovoidi rimanda ad accenti ferraresi. È atteggiamento che ritroveremo nelle illustrazioni del Vitruvio.Nel 1513 il ...
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PROVENZA
N. Reveyron
(franc. Provence)
Regione storica della Francia sudorientale, delimitata a O dal corso del Rodano, a N dal Delfinato e dal Contado Venassino, a E dal Piemonte e dalla contea di [...] dalle regioni occidentali. In tutta l'architettura del sec. 11°, caratterizzata dall'impiego di pietre da taglio di modulo medio e di lavorazione irregolare (moellons), i tratti della prima arte romanica meridionale sono visibili soprattutto lungo i ...
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FANELLI, Francesco
Franca Franchini Guelfi
Figlio di Virgilio, scultore, nacque a Firenze come attestano i documenti che lo definiscono sempre "florentinus" (Varni, 1879, p. 74; Alizeri, 1880, pp. 197 [...] la chiesa dalle botteghe dei lombardi; la finezza esecutiva, l'idealizzazione classicheggiante delle figure, l'armonioso e composto modulo compositivo, riportano a celebri modelli: le tre statue eseguite dal Giambologna per l'Altare della libertà nel ...
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Vedi GELA dell'anno: 1960 - 1973 - 1994
GELA (Γέλα)
D. Adamesteanu
È una colonia rodio-cretese fondata circa il 689-688 a. C. Gli oikistài sono stati Antifemo ed Entimo, i quali scelsero il sito della [...] stessa zona di Molino Di Pietro venne scoperta una nuova serie di terrecotte architettoniche con il più grande modulo finora conosciuto in Sicilia. Anche intorno a questo tempio dovevano trovarsi altri piccoli edifici sacri decorati con terrecotte ...
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PARIGI
Annamaria Negro Spina
– Famiglia di architetti e scenografi originaria di Prato e attiva a Firenze tra il XVI secolo e la metà del successivo. Giunti in data imprecisata nella capitale del Ducato [...] i due grandi alberi ai lati della composizione che, più morbida e differenziata delle soluzioni precedenti, secondo un modulo che sarà abbondantemente ripreso poi da Ercole Bazzicaluva, ci ragguaglia sulla concezione del paesaggio dell’artista.
Sono ...
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CASTELLO, Valerio (Valeriano)
Giuliana Biavati
Figlio del pittore Bernardo e della sua seconda moglie Cristofina (o Cristoforina) Campanella, nacque a Genova il 15 dic. 1624 (Labò, 1926; Alfonso, 1968, [...] , ma intenso nell'esprimere il rapporto spazio-moto e, nei monocromi, ancora suggestivo dell'interpretazione rinnovata del modulo manieristico.
La critica più recente (Gavazza, 1971) colloca questi tre cicli (arcone trionfale di S. Martino, salone ...
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BARNABA da Modena
A. Bianchi
Pittore italiano del 14° secolo. Apparteneva a una famiglia di origine milanese il cui cognome, Agocchiari, derivava dalla professione di maestro ferraio dei suoi antenati. [...] Civ. di S. Matteo di Pisa. In esse il pittore e i suoi aiuti ripeterono in maniera stereotipata un modulo divenuto evidentemente di successo, caratterizzato quasi da un voluto arcaismo bizantineggiante.Ai primi anni dello stesso ottavo decennio è da ...
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GHERARDI, Antonio
Ivana Corsetti
Nacque a Rieti il 20 sett. 1638 da Stefano Tatoti, calzolaio, e Giulia Poggi (Sacchetti Sassetti, p. 27 n. 13); ma dal 1660 adottò, per ragioni che restano sconosciute, [...] il vano dell'altare maggiore restringendolo fino a fingere una fuga prospettica scandita da colonnine secondo un modulo tipicamente borrominiano; sopra la cupoletta, nel vano antistante l'altare, quattro angeli sorreggono sulle spalle l'aerea ...
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modulo
mòdulo s. m. [dal lat. modŭlus, dim. di modus «misura»]. – In genere, misura, forma, esemplare, che si assume come modello a cui attenersi, o come elemento fondamentale secondo il quale determinare o proporzionare le misure di un insieme;...
modulante
agg. [part. pres. di modulare2]. – Che modula: passaggio m., in musica, passaggio ad altra tonalità; segnale m., in elettronica e nella tecnica delle telecomunicazioni (anche, come s. f., la m.), l’onda che contiene l’informazione...