PONTI, Giovanni
Fulvio Irace
PONTI, Giovanni (Gio). – Nacque a Milano il 18 novembre 1891 da Enrico e da Giovanna Rigone, in una famiglia molto rappresentativa della borghesia imprenditoriale lombarda.
A [...] di via del Caravaggio (domus Onoria, Aurelia, Livia, Flavia, 1933-38), dove il metodo della variazione modulata di pochi elementi caratterizzanti combinava uniformità e caratterizzazione al tempo stesso.
Significativamente, quando nel 1933 assunse la ...
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PISTOCCHI, Giuseppe
Davide Righini
PISTOCCHI, Giuseppe. – Nacque a Faenza il 12 gennaio 1744 da Antonio, stuccatore e decoratore di finti marmi appartenente a una famiglia con lunghe tradizioni artigiane, [...] al palazzo comunale. L’esterno è semplice, dotato di nove arcate al pianterreno e al piano superiore secondo il modulo compositivo della fronte del teatro, mentre l’interno è connotato da un ricco apparato ornamentale eseguito da Antonio Trentanove ...
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IACOPO di Andrea
Sara Magister
Non si conosce la data di nascita di questo scultore, figlio di Andrea e originario di Firenze. Le notizie sono desunte dall'unico documento che lo riguarda, risalente [...] (Davies, p. 111). Il fregio a girali vegetali che sovrasta le camere funebri di entrambi i monumenti ha un modulo decorativo pressoché identico e, come risulta dagli studi di Davies, sembra non avere altri esempi. Questa sovrapponibilità fa pensare ...
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GIOVANNI BATTISTA di Iacopo, detto il Rosso Fiorentino
Roberto Ciardi
Nacque a Firenze, nel "popolo" di S. Michele Visdomini, l'8 marzo 1494.
Dall'atto del battesimo, celebrato il giorno seguente, non [...] situata la tavola, nella quale la Madonna e i santi appaiono collocati su un fondale che riprende i moduli dell'architettura reale sovrastante l'altare. Il pittore tiene sotto controllo ogni elemento della decorazione, in particolare l'eccezionale ...
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LUTI, Benedetto
Alessandro Serafini
Figlio di un artigiano fiorentino di nome Iacopo (Pascoli, p. 228), nacque a Firenze il 17 nov. 1666. Secondo Hugford (p. 61), il L. apprese l'arte del disegno e [...] vetrina del giorno di S. Bartolomeo (Bowron, 1980, p. 28).
Se la composizione si sviluppa secondo il tradizionale modulo barocco della diagonale, con una forte accentuazione dei contrasti chiaroscurali che ricorda i modi di Francesco Furini, l'enfasi ...
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COMODI (Commodi), Andrea (Giovan Andrea)
Fiorella Sricchia Santoro
Figlio di Riccardo, nacque a Firenze nel 1560.
Coetaneo dell'Empoli, del Boscoli, del Pagani, del Cigoli, del Passignano, cioè della [...] , pur pessimamente conservata, risulta di qualche interesse sia per l'impostazione iconografica, arieggiante un "devoto" modulo quattrocentesco fiammingo (a cui guardava notoriamente con favore la più intransigente critica della "libertà" manierista ...
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DELLE COLOMBE, Michele
Roberta Roani Villani
Figlio di Raffaello, fu pittore; dall'atto di morte (Archivio di Stato di Firenze, Medici e speziali, ed. in Roani Villani, 1984, pp. 60 s.: l'atto non fa [...] , che, tuttavia, riferisce l'opera del D. al Tosini).
Oltre alla componente salviatesca, più che altro ravvisabile nel modulo strutturale di gusto prettamente manierista della figura allungata dalla testa piccola, nel ritratto del D. sarebbe anche da ...
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BRUNELLESCHI, Filippo
HHyman
Nacque a Firenze nel 1377, secondogenito dei tre figli di ser Brunellesco di Lippo Lapi, notaio, e di Giuliana degli Spini.
La prima Vita del B., scritta fra il 1480 e il [...] ), ma in maniera più ricercata, sulle superfici chiare del muro le membrature color grigio scuro, disposte secondo un modulo dato dalle misure della parete, compongono disegni geometrici (rettangoli, cerchi e archi a sesto ribassato). La decorazione ...
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GHETTI
Vincenzo Rizzo
Famiglia di scultori, marmorari e decoratori di origine carrarese attivi a Napoli e nell'Italia meridionale dalla fine del XVII agli anni Settanta del XVIII secolo. La prima testimonianza [...] lì spalancando, al sommo dell'alta cona, un ampio drappo, i cui viluppi sono sorretti da carnosi cherubini, ripetendo il modulo del Bernini della sala ducale in Vaticano.
Negli anni 1683-84 i due fratelli realizzarono l'altare maggiore di S. Maria ...
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CAVALLINO, Bernardo
Oreste Ferrari
Figlio di Giovanni Maria e di Beatrice Lopes, nacque a Napoli, dove fu battezzato il 25 ag. 1616 nella parrocchia della Carità (ora S. Liborio). Èquesto l'unico dato [...] Stanzione (come per altro era stato già ben avvertito dal De Dominici), a valere non tanto come semplice modulo di stile, ma piuttosto come mediazione per una riconsiderazione della eredità del "caravaggismo riformato" di Artemisia Gentileschi e ...
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modulo
mòdulo s. m. [dal lat. modŭlus, dim. di modus «misura»]. – In genere, misura, forma, esemplare, che si assume come modello a cui attenersi, o come elemento fondamentale secondo il quale determinare o proporzionare le misure di un insieme;...
modulante
agg. [part. pres. di modulare2]. – Che modula: passaggio m., in musica, passaggio ad altra tonalità; segnale m., in elettronica e nella tecnica delle telecomunicazioni (anche, come s. f., la m.), l’onda che contiene l’informazione...