Testimonianze - Sophia Loren
Carmen Covito
Sophia Loren
Ultima diva di una macchina dei sogni che non ne produce più di quello stampo, donna bellissima che non si è accontentata delle sue dotazioni [...] ".
La tentazione di diventare la 'Grande madre mediterranea' del cinema italiano trasformando l'intensità di Cesira in un modulo interpretativo fisso deve essere stata, in seguito, molto forte per un'attrice che anche fuori scena viveva la maternità ...
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GIRAUD, Fiorello
Roberto Staccioli
Nacque a Parma il 22 ott. 1870, figlio del tenore Lodovico e di Maria Givoni.
Il padre, Lodovico, nato a Parma il 2 marzo 1846, era di condizioni sociali umilissime. [...] suoi ruoli wagneriani, se non si distinsero per eroicità, furono apprezzati per dolcezza d'interpretazione lirica, creando un modulo interpretativo personalissimo che ha avuto emuli solo ai nostri giorni con René Kollo e Placido Domingo.
Fonti e Bibl ...
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CALAGRANO, Girolamo
Roberto Zapperi
Nacque a Ceva in data imprecisata verso la metà del sec. XV. Abbracciò lo stato ecclesiastico e riuscì a entrare al servizio del cardinale genovese Giovanni Battista [...] Ludovico Vivalda. Al sinodo seguì, dopo il suo insediamento nella diocesi, la visita pastorale per verificare, secondo un modulo che avrà la suprema consacrazione nei deliberati del concilio di Trento, l'esecuzione dei decreti sinodali. Nel corso dei ...
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CONTILLI, Gino
Sergio Martinotti
Nato a Roma il 19 aprile dell'anno 1907 da Maurizio e da Anna Colarossi, fu "fanciullo cantore" alla basilica di S. Giovanni in Laterano sotto la guida di R. Casimiri. [...] linguaggio riesce perciò nelle espressioni di levigata eleganza, di una classicità meditata anche e proprio nel suo lento modulo operativo, capace di conferire una storicità al suo discorso musicale, secondo un continuo dislivello emotivo intriso di ...
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BUZZI, Elia Vincenzo
Gabriella Ferri Piccaluga
Figlio di Francesco e di Barbara Giudici, nacque a Viggiù il 5 maggio 1708, in una famiglia di scultori, quadratori, "mercanti ed artefici di marmi" (Viggiù [...] da porre sopra i fianchi dell'altare (cfr. Cattaneo, Piccaluga Ferri). L'elegante figura del S.Giuseppe, pur ripetendo il modulo compositivo del S.Giovanni Buono, appare meno viva ed efficace. Il 16 luglio 1765 il capitolo della Fabbrica del duomo ...
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LA REGINA, Guido
Francesca Franco
Nacque a Napoli il 13 febbr. 1909 da Annibale ed Elvira Venanzi. Dal padre, pittore, apprese i primi insegnamenti e nel 1923, dopo le scuole tecniche, si iscrisse all'istituto [...] la facoltà di belle arti.
Frutto di questo soggiorno fu un ciclo di opere dominate dalla presenza di un modulo geometrico semplice ripetuto per rotazione e molteplice intersezione, come nel dipinto Habibi presentato nel 1968 alla VI Biennale romana ...
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CESARIANO (Ciseriano), Cesare
Sergio Samek Ludovici
Nacque nel 1483 a Prospiano (vicino a Olgiate Olona, provincia di Varese), dove suo padre Lorenzo, della nobile famiglia Ciserano o Ciseriano (Cesariano [...] compositivo della grande decorazione di Parma, fa pensare all'educazione bramantesca del C., ma il chiaroscuro e il modulo delle figure ovoidi rimanda ad accenti ferraresi. È atteggiamento che ritroveremo nelle illustrazioni del Vitruvio.Nel 1513 il ...
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GUICCIARDINI, Lodovico
Dina Aristodemo
Nacque a Firenze il 19 ag. 1521, da Iacopo di Piero e da Camilla d'Agnolo Bardi, decimo di dodici figli. Le poche notizie sicure sulla sua adolescenza riguardano [...] talora letteralmente dei brani dagli ultimi quattro libri della Storia d'Italia. I Comentarii si rifanno a un modulo frequente nella storiografia cinquecentesca, che avrebbe prodotto in seguito ambiziosi progetti di storia universale: si prendeva "un ...
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FANELLI, Francesco
Franca Franchini Guelfi
Figlio di Virgilio, scultore, nacque a Firenze come attestano i documenti che lo definiscono sempre "florentinus" (Varni, 1879, p. 74; Alizeri, 1880, pp. 197 [...] la chiesa dalle botteghe dei lombardi; la finezza esecutiva, l'idealizzazione classicheggiante delle figure, l'armonioso e composto modulo compositivo, riportano a celebri modelli: le tre statue eseguite dal Giambologna per l'Altare della libertà nel ...
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Visconti, Luchino
Lino Miccichè
Regista cinematografico, teatrale e lirico, nato a Milano il 2 novembre 1903 e morto a Roma il 17 marzo 1976. Con la sua attività, intensa fino alla morte, comprendente [...] triennio di mirabili spettacoli lirici. Non casualmente il 1954 segnò anche l'adozione, da parte viscontiana, del modulo del 'melodramma' come chiave dei propri racconti cinematografici, che trovò esplicita attuazione nel film Senso, presentato alla ...
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modulo
mòdulo s. m. [dal lat. modŭlus, dim. di modus «misura»]. – In genere, misura, forma, esemplare, che si assume come modello a cui attenersi, o come elemento fondamentale secondo il quale determinare o proporzionare le misure di un insieme;...
modulante
agg. [part. pres. di modulare2]. – Che modula: passaggio m., in musica, passaggio ad altra tonalità; segnale m., in elettronica e nella tecnica delle telecomunicazioni (anche, come s. f., la m.), l’onda che contiene l’informazione...